Cifa e lo Shotcrete: Non solo macchine
Cifa oggi offre una gamma articolata di prodotto shotcrete, l R&D è comunque impegnato in un continuo lavoro di analisi volto a soddisfare le richieste del mercato
Per conoscere la situazione del mercato delle macchine dedicate al tunnelling ed in particolare quelle specifiche allo shotecrete, abbiamo intervistato Massimo Galimberti, Shotcrete Product Manager della CIFA
Prodotto: cosa offre Cifa oggi?
Cifa oggi offre una gamma articolata di prodotto shotcrete, il reparto R&D è comunque impegnato in un continuo lavoro di analisi volto a soddisfare le richieste del mercato.
Ovviamente il cuore del prodotto shotcrete è il sistema di dosaggio. Ci stiamo concentrando sulla qualità di questo sistema, della sua perfetta integrazione con le altre componenti della macchina, della pompa e del braccio, limitando le tolleranze di calcolo e la costanza di rendimento in grado di ottenere la massima qualità della messa in opera. Altro aspetto a cui stiamo dedicando le risorse è il miglioramento della semplicità di utilizzo, realizzando interfacce smart, intuitive e funzionali, che inglobino anche molte funzioni di monitoraggio in tempo reale, con un database storico che faciliti il servizio di assistenza.
Figura 1. L’ultima evoluzione del CSS3: l’EVO.
Oltre al conosciutissimo CSS3 abbiamo sviluppato da zero il CST8.20, macchinario lanciato durante l’INTERMAT di Parigi lo scorso anno; il CST è una macchina pensata per spazi angusti che si presta particolarmente a opere idrauliche e al mining, ed è caratterizzata da un autotelaio articolato e da un inedito braccio e che utilizza tutte le soluzioni già testate e sviluppate con successo sul CSS3.
Abbiamo inoltre rinnovato l’attrezzatura per lo shotcrete manuale, sia in versione elettrica che diesel. Questo prodotto non è molto diffuso in Italia ma è impiegato con molteplici scopi in molti Paesi, dagli impieghi classici dello shotcrete come lo conosciamo noi, a quelli più “fantasiosi” come piscine, skatepark fino ai bungalow di villaggi vacanze e ultimamente anche per soluzioni “a cupola” con dimensioni più impegnative. L’utilizzo dello shotcerte permette di coniugare una libertà di forma e tempi di realizzazione molto rapidi.
Cifa oggi sviluppa tutto internamente, compresi anche i software che gestiscono l’automezzo,; questo forse limita leggermente la fase di sviluppo ma permette di realizzare prodotti ad hoc sotto tutti gli aspetti e di soddisfare ogni specifica necessità.
Un altro aspetto che stiamo sviluppando e che caratterizza fortemente il made in Italy è il design; tutti i prodotti Cifa, non solo quelli legati all’underground, in futuro saranno caratterizzati da una un’estetica più curata come già sperimentato sul K39H presentato allo scorso BAUMA.
Cifa ha conseguito un nuovo salto tecnologico con la prima l’autobetoniera ibrida plug-in al mondo, l’ENERGYA. Ci saranno trasferimenti di questa nuova tecnologia sui prodotti shotcrete?
Si, queste tecnologie che abbiamo implementato su l’ENERGYA hanno un grosso potenziale. Stiamo analizzando e sviluppando diverse idee ed è possibile che in un futuro prossimo vengano alla luce nuovi prodotti. Sicuramente quelli shotcrete possono sfruttare appieno i vantaggi che queste tecnologie offrono.
Figura 2. La nuova betoniera ibrida plug-in ENERGYA presentata al Bauma2013.
Com’è la situazione attuale in Italia?
Le difficoltà dell’economia Italiana si ripercuotono ovviamente sul settore delle grandi opere. Questo calo del numero di opere, unito all’elevatissimo numero di macchine vendute fino al 2010, stanno limitando molto il mercato interno che una volta era il nostro riferimento. L’incertezza legata alla continuità degli investimenti porta ad un’ulteriore freno all’acquisto di nuove macchine a favore di ricondizionamenti di quelle ormai datate e ad una crescente richiesta di noleggio.
E all’estero?
La crisi non è solo italiana e questa contrazione negli investimenti si nota anche all’estero, in particolare in Europa. Anche in questo caso le richieste di buy-back e noleggio sono spesso lo standard in alcuni paesi.
Ma ci sono molti mercati che per diversi motivi non avevamo ancora esplorato e ci concentreremo su quelli.
Come si sta muovendo Cifa per competere a livello mondiale?
Ci stiamo muovendo a tutto tondo, dallo sviluppo di nuovi modelli alla riorganizzazione della rete commerciale sia interna che internazionale, dedicata appositamente al prodotto e soprattutto abbiamo stilato un programma di avvicinamento e penetrazione per quanto riguarda il mercato mining.
Mercato meno soggetto a variazioni repentine causate dalla situazione economica.
Figura 3. Metropolitana di Istanbul, CST8.20 in azione.
Come viene impiegato lo shotcrete nel mining?
Il calcestruzzo proiettato è nato in miniera, non certo come lo conosciamo noi oggi in Italia ma nel metodo a secco. In particolar modo veniva utilizzato esclusivamente nel sotterraneo e con funzione di protezione delle travi in legno dal fuoco. Oggi è utilizzato maggiormente per il rinforzo delle zone di maggior passaggio. L’attuale metodo di estrazione con l’utilizzo di mezzi di dimensioni e pesi importanti si ripercuote sull’ambiente circostante con vibrazioni che possono portare a smottamenti pericolosi. È impiegato anche nelle miniere a cielo aperto dove le dimensioni delle attrezzature sono a volte imponenti.
Quali sono le differenze tra construction e mining?
Ci sono enormi differenze sia a livello tecnico che commerciale.
Il mining è caratterizzato da esigenze di personalizzazioni molto spinte, quasi ogni società mineraria ha uno standard-macchine e solo soddisfacendo questo standard è possibile fornire i macchinari.
Parlando di miniera ovviamente molte di queste richieste riguardano i dispositivi di sicurezza, sia preventivi che in caso di incidente, sono molteplici e spesso devono soddisfare esigenze ambientali.
Cifa si è già mossa in proposito con la certificazione ROPS-FOPS per quanto riguarda le cabine di guida, dotandosi di un apposita attrezzatura nella propria area di test dove è possibile simulare i carichi su diverse soluzioni ipotizzate per poi andare nel centro di test per la certificazione ufficiale con una soluzione ottimale. Ad oggi il modello CSS3 è già disponibile con questa certificazione e a breve lo sarà anche il CST.
Il mining è un ambiente molto conservatore e Cifa si caratterizza per soluzioni tecniche molto differenti dalla concorrenza già affermata, soluzioni che riteniamo diano sicuri vantaggi una volta “capite” dagli operatori.
Inoltre vengono richiesti piani specifici e dettagliati sulla manutenzione ordinaria e straordinaria e una formazione specifica del personale operante, forse questa è una delle maggiori differenze con l’ambito costruzioni, anche per questo Cifa da alcuni anni è entrata a far parte dell’ EFNARC.
Cos’è l’EFNARC?
È associazione di aziende costruttrici di macchine e di additivi per calcestruzzo, le più importanti a livello mondiale, con lo scopo di uniformare e migliorare i processi che portano all’incremento della qualità nello sviluppo e nella messa in opera dello shotcrete.
Una delle attività, sicuramente la più conosciuta, dell’EFNARC è la formazione e certificazione di istruttori per i cosidetti lancisti, cioè gli operatori specializzati su questa tipologia di macchine.
In questi ultimi anni si è giunti ad un alto livello di qualità del calcestruzzo proiettato: mix design sempre più mirati, additivi acceleranti con alti rendimenti e macchine continuamente sviluppate ed evolute, oggi è giunta l’ora di occuparsi del quarto attore: l’operatore.
Secondo me il lancista non è considerato come merita, spesso per esigenze di cantiere ricopre anche altri incarichi, a differenza di altre categorie poi non ha un programma di formazione specifico. A breve Cifa potrà svolgere questa attività a tutte le società e ai singoli lancisti che lo vorranno. La perfetta conoscenza da parte dell’operatore della tecnica di proiezione e del corretto utilizzo della macchina è indispensabile per raggiungere una realizzazione di uno shotcrete ottimale, in cui si fondano: la sicurezza dell’operatore, le prestazioni del calcestruzzo; il minimo costo di messa in opera e la salvaguardia dell’attrezzatura.
Anche per tutti gli altri prodotti stiamo sviluppando programmi di formazione, riorganizzando e investendo fortemente nella struttura di training, Cifa Academy, allestendo presso la nostra sede le aule attrezzate e che già ora può avvalersi di un campo prova dedicato.
In conclusione posso affermare che tutto questo processo che ho descritto porterà nel giro di pochi anni ad un riposizionamento del prodotto Shotcrete di Cifa e proiettare il livello di eccellenza raggiunto in Italia anche a livello mondiale.
Per maggiori informazioni www.cifa.com