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Ciao Deanna, il tuo sorriso illuminava il settore del calcestruzzo

E' mancata Deanna Zanasi, per anni all'interno della filiera con ruoli nell'ambito delle aziende italiane di realizzazione di impianti di betonaggio. Un breve ricordo in sua memoria.

Scomoda, vera, ottimista, trascinante.

Correva l’anno 1992 in occasione di una presentazione di un nuovo sistema di automazione destinata ai mercati esteri presso una azienda Leader nella produzione ed esportazione di impianti di Betonaggio, e mi trovai a conferire quale responsabile marketing estero con una signora bionda, anche piuttosto presuntuosa, cosa veramente insolita se non unica per l’epoca essendo che tale ruolo nel settore era riservato quasi esclusivamente a figure maschili. Debbo dire che in un primo momento il mio scetticismo sulla riuscita della presentazione era alquanto evidente, come pure il disagio e l’imbarazzo della mia interlocutrice, la quale pur non essendo avvezza a valutare sistemi elettronici, si riteneva pero’ presuntuosamente in grado di gestire in autonomia a tutto tondo e sopratutto per i mercati esteri il prodotto della propria azienda. Ben presto con mio grande stupore ho potuto constatare effettivamente la sua ottima conoscenza dell’aspetto meccanico tecnico e tecnologico, la capacita’ di stesura di un layout di massima dell’impianto, e relativa quotazione, gestire con astuzia la trattativa e l’intrattenimento del cliente, che non si esauriva con la vendita, ma continuava con il coordinamento delle fasi di installazione montaggio e post vendita dei prodotti della azienda  rappresentata.  Questa signora si chiamava Zanasi Deanna, una icona per gli addetti del settore e per tante aziende sopratutto estere, ma anche italiane. Grazie alla perfetta conoscenza di tre lingue primarie, ha viaggiato in tutto il mondo per portare la tecnica italiana. Conosciuta come grande intrattenitrice e organizzatrice di eventi, intraprendente e determinata, sempre ottimista, con doti eccezionali di interfaccia e coordinamento tra l’azienda, fornitori strategici e il cliente finale.

Da quell’incontro inaspettatamente è nato un nuovo tipo di rapporto sinergico imprescindibile di collaborazione che la tipologia del nostro prodotto richiede per ottenere il risultato tecnicamente ottimale e il miglior risultato economico possibile per l’azienda che fornisce l’impianto completo. Questo modello vincente ha seguito il suo stile di approccio anche nelle varie aziende ove ha collaborato e adottato anche dai competitors più lungimiranti.

Ciao Dea, amica mia, mancheranno i tuoi commenti diretti a volte scomodi o severi, ma sempre  sinceri e imparziali. Hai saputo cogliere ed  apprezzare il bello che la vita propone, superando nel contempo con coraggio, ottimismo e determinazione le situazioni avverse. L’ invidia e la banalità i grandi assenti nel tuo concetto di vita. Riposa in pace….+

Elvio Suozzi


Protagonista del settore senza alcun riflettore

La scomparsa di questa amica - anche se era molto tempo che non sentivo - mi porta a due riflessioni.

La prima entra all'interno dei ricordi personali, di quando da tecnico e direttore poi di ATECAP ebbi la fortuna di conoscerla e di frequentare quel gruppo di gioiosi amici che si era formato nella zona di Modena. Deanna non era semplicemente una fine commerciale degli impianti di betonaggio, capace di portare una piccola azienda italiana a competere con i grandi colossi in tutto il mondo, ma anche una persona di grandissima compagnia, con quella simpatia trascinante che anima molte persone della sua zona. 

La seconda riflessione è più generale. Deanna era una delle protagoniste dell'età dell'oro dell'industria del calcestruzzo italiano. Anni in cui le nostre aziende - interamente italiane - rappresentavano gli standard più importanti e apprezzati nel mondo, in cui la percentuale di calcestruzzo/abitante italiana era una delle più elevate, in cui le nostre norme venivano prese ad esempio per l'evoluzione normativa internazionale. Non più quindi solo per la progettazione - a seguito delle grandi scuole dell'ingegneria e architettura italiana - ma anche l'industria nazionale aveva un ruolo primario a livello internazionale da tutti riconosciuto. Questa età era caratterizzata dalla presenza e dall'azione di persone come Deanna, più o meno conosciute, e oggi spesso dimenticate, che hanno invece avuto un ruolo importante nel settore. Tra i tanti scomparsi ricordo Giovanni Battista Benazzo per l'imprenditoria e la rappresentanza del settore, Giovanni Cavaggioni nel settore degli impianti, Lelio Anti nel settore degli additivi, Braglia tra i commerciali del calcestruzzo, Giorgio Moretti e Gianni Bebi tra i tecnici. 

E come editore cercherò sempre di mantenere un riflettore acceso sul ricordo della loro presenza - a prescindere dalla loro importanza - in questo settore che amo e frequento da trent'anni. Ciao Dea, ciao amica mia.

Andrea Dari