Chiusura del porticato e tettoia stabile: quando serve il permesso di costruire
L'abbattimento dell'originaria parete perimetrale e la contestuale annessione del portico esterno preesistente, che è stato totalmente chiuso, determinano un'opera edilizia necessitante di permesso di costruire per essere assentita.
Quando la chiusura del porticato e l'installazione della tettoia necessitano di permesso di costruire e, senza tale titolo abilitativo, sono abusivi e pertanto passibili di ordinanza di demolizione?
Il portico e la tettoia del contendere
Ci torna, brevemente ma comunque in maniera chiara, il Consiglio di Stato nella sentenza 4641/2024 del 24 maggio, relativa all'impugnazione, da parte di alcuni privati, dell'ordinanza di demolizione relativa ai seguenti interventi, di cui il Comune ha contestato l'esecuzione in assenza di titolo edilizio:
- ampliamento volumetrico della zona residenziale al piano terra, per una dimensione di circa mq. 7,80 (mt. 3,90 x mt. 2,00), operato mediante l'abbattimento dell'originaria parete perimetrale del fabbricato e contestuale annessione del preesistente portico esterno, che risultava essere stato totalmente chiuso mediante la realizzazione di parete in muratura dotata di un’apertura a porta e una a finestra; tale zona ampliata, provvista di impianti tecnologici ed adibita ad angolo cottura, risultava annessa all’originario vano “soggiorno”;
- tettoia spiovente ad unica falda avente dimensioni di mt. 3,90 x 2,00, con altezza pari a circa mt. 2,60 nel minimo e mt 2,75 nel massimo; tale copertura, costituita da orditura in tavole e travi di legno, risultava ancorata alla pavimentazione ed al muro dell'edificio mediante staffe e viti metalliche; in corrispondenza dei muri di confine con le due proprietà limitrofe, per una lunghezza pari alla profondità della stessa tettoia, risultavano essere state realizzate n. 2 pareti in vetro-cemento.
Secondo il TAR competente, era evidente tanto la destinazione residenziale dell'ampliamento al piano terra, quanto il carattere duraturo della tettoia: entrambe le opere avrebbero dovuto essere assentite cioè con permesso di costruire.
Chiusura del porticato con pannelli in vetro: quando serve il permesso di costruire
L'installazione di pannelli in vetro atti a chiudere integralmente un porticato che si presenta aperto su tre lati determina senz'altro la realizzazione di un nuovo locale autonomamente utilizzabile.
Scopri tutto su Ingenio!
Serra solare? No, porticato chiuso
Gli appellanti sostengono di aver realizzato una serra solare, alla quale sarebbe applicabile la disciplina della SCIA.
Non è così per Palazzo Spada, secondo cui l'intervento al piano ha comportato l'abbattimento dell'originaria parete perimetrale e la contestuale annessione del portico esterno preesistente, che è stato totalmente chiuso.
La circostanza che in questo modo sia stata ampliata la zona residenziale interna conduce a presumere che anche il nuovo spazio – meglio, il maggior spazio – abbia tale destinazione.
Tutto ciò, peraltro, è avvalorato dalla presenza, nella zona ampliata, di impianti tecnologici e di un angolo cottura, che sono tipici e caratteristici dell’uso abitativo.
Tettoia in legno: le grandi dimensioni portano al permesso di costruire
Il rilascio del permesso di costruire per la realizzazione di una tettoia è necessario quando, per le sue caratteristiche costruttive, essa sia idonea ad alterare la sagoma dell'edificio.
Scopri tutto su Ingenio!
Tettoia precaria? No, duratura
Per quel che riguarda la tettoia, essa è «costituita da orditura in tavole e travi di legno» ed è «ancorata alla pavimentazione ed al muro dell’edificio mediante staffe e viti metalliche», oltre che corredata da due pareti in vetrocemento per una lunghezza pari alla sua profondità e in corrispondenza dei muri di confine con le due proprietà limitrofe.
I materiali e il modus operandi per la realizzazione della stessa escludono, secondo il Consiglio di Stato, che possa ritenersi precaria, dato che per la sua rimozione sarebbe comunque necessario un intervento edilizio di demolizione, e non vi sono elementi che possano indurre a credere che si tratti di un’opera precaria dal punto di vista “funzionale”, come vorrebbero gli appellanti.
Diversamente, le sue caratteristiche rendono piuttosto presumibile che sia a stabile servizio dell'edificio residenziale, con funzioni analoghe a quelle in precedenza svolte dal portico che è stato poi chiuso e annesso al soggiorno.
Ricorso rigettato e demolizione confermata.
LA SENTENZA INTEGRALE E' SCARICABILE IN ALLEGATO PREVIA REGISTRAZIONE AL PORTALE
Abuso Edilizio
L'abuso edilizio rappresenta la realizzazione di opere senza permessi o in contrasto con le concessioni esistenti, spaziando da costruzioni non autorizzate ad ampliamenti e modifiche illegali. Questo comporta rischi di sanzioni e demolizioni, oltre a compromettere la sicurezza e l’ordine urbano. Regolarizzare tali abusi richiede conformità alle normative urbanistiche, essenziale per la legalità e il valore immobiliare.
Edilizia
Esplora il mondo dell'edilizia, il settore dedicato alla progettazione, costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici e infrastrutture. Scopri come la normativa italiana, come il Testo Unico dell'Edilizia (D.P.R. 380/2001) e le Normative Tecniche per le Costruzioni (NTC), regolano le pratiche edilizie per garantire sicurezza e qualità. Approfondisci il significato etimologico del termine "edilizia" e come le leggi locali e regionali influenzano la costruzione e gestione degli immobili.
T.U. Edilizia
Il D.P.R. 380/2001 (più conosciuto come Testo unico per l'edilizia) definisce le regole fondamentali da seguire in ambito edilizio.
Titoli Abilitativi
In questa area troverai tutte ultime novità sulle normative e sulle sentenze relative ai titoli abilitativi per realizzare interventi di nuova costruzione o su edifici esistenti.
Condividi su: Facebook LinkedIn Twitter WhatsApp