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Chiude l’impianto di produzione di cemento di ESTE di Cementizillo

Dei 12 impianti operativi nel nord est italiano ne sono rimasti appena tre. Il calo di consumo di cemento - si è passati da 1.015 kg/abitante a 340 nel 2015 - ha portato a una drastica riduzione degli impianti in tutto il territorio nazionale.

Il calo di consumo di cemento - si è passati da 1.015 kg/abitante a 340 nel 2015 - ha portato a una drastica riduzione degli impianti in tutto il territorio nazionale e nel Nord Est dei 12 impianti operativi ne sono rimasti appena tre.

E’ questo il contesto di mercato nel quale Cementizillo Spa ha annunciato l'avvio della procedura di interruzione della produzione nello stabilimento di Este. «Una decisione inevitabile di razionalizzazione, vista la grave crisi strutturale che ha irreversibilmente colpito il settore cementiero - si legge nella nota dell'azienda - In poco piu? di 10 anni il settore ha perso il 60% dei volumi a fronte di un calo negli investimenti dell'edilizia di oltre il 30%. In un contesto di mercato nazionale e locale cosi? negativo l'interruzione della produzione ad Este, impianto storico dell'azienda, e? una scelta obbligata e meditata, seppur sofferta, per non compromettere in modo permanente la competitivita del gruppo».

La scelta di sacrificare Este «ha consentito di non chiudere e non delocalizzare, confermando la precisa volonta? di salvaguardare il know how acquisito in oltre 130 anni di storia. Cementizillo annuncia di non voler abbandonare «nessuno dei collaboratori», impegnandosi «a favorire un serio percorso di rioccupazione, con la certezza che questa fase di contrazione sia un passaggio inevitabile per garantire lo stato di salute e il mantenimento della presenza dell'industria cementiera in Veneto».