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Che cosa è la norma UNI EN 206. La risposta dell’intelligenza artificiale

Abbiamo fatto un esame all’intelligenza artificiale sul tema del calcestruzzo. Ecco come è andata.

La norma UNI EN 206 nel settore del calcestruzzo la conosciamo un po’ tutti, almeno di nome. 

Mi sono chiesto quale fosse il livello di conoscenza anche di ChatGPT, la nuova App in versione beta di supporto informativo basata sull’intelligenza artificiale, e l’ho quindi interrogata.

Gli ho chiesto, molto semplicemente:

Che cosa è la UNI EN 206 ?

E la chat mi ha risposto “La norma UNI EN 206 è una norma europea che stabilisce i requisiti per la progettazione, la produzione e la verifica della resistenza e della durabilità del calcestruzzo utilizzato in costruzione.

La norma fornisce anche i metodi di prova per verificare che il calcestruzzo soddisfi i requisiti stabiliti. In sostanza, la norma UNI EN 206 fornisce gli standard per la qualità del calcestruzzo utilizzato in costruzioni edili.”

Quali sono i requisiti per la progettazione del calcestruzzo secondo la EN 206 ?

La prima risposta era semplice, e mi sembra anche azzeccata. Ma direi che ChatGPT si era risparmiata … allora ho insistito e gli ho fatto la domanda “Quali sono i requisiti per la progettazione del calcestruzzo secondo la EN 206 ?”

Ed ecco la risposta:

La norma UNI EN 206 stabilisce i requisiti per la progettazione del calcestruzzo in termini di resistenza, durabilità e qualità. I requisiti specifici includono:

  1. Resistenza: Il calcestruzzo deve avere una resistenza meccanica adeguata per sostenere le sollecitazioni a cui sarà sottoposto durante il suo utilizzo.
  2. Durabilità: Il calcestruzzo deve avere una durabilità adeguata per resistere agli agenti aggressivi dell'ambiente, come l'acqua, l'aria e il gelo, e alle sollecitazioni meccaniche.
  3. Qualità: Il calcestruzzo deve essere preparato con materiali di qualità appropriata e mescolati in modo adeguato per garantire che soddisfi i requisiti di resistenza e durabilità.
  4. Controllo della Qualità: Il controllo della qualità deve essere effettuato durante la produzione del calcestruzzo per garantire che soddisfi i requisiti stabiliti.
  5. Requisiti per la preparazione del calcestruzzo: La norma EN206 fornisce anche i requisiti per la preparazione del calcestruzzo, come la consistenza, la densità, e la durabilità al gelo e alle sollecitazioni meccaniche
  6. Requisiti per la classificazione del calcestruzzo: La norma EN206 fornisce anche i requisiti per la classificazione del calcestruzzo in base alla resistenza meccanica, alla durabilità e alla qualità del materiale utilizzato
  7. Requisiti per la verifica del calcestruzzo: La norma UNI EN 206 fornisce i metodi di prova per verificare che il calcestruzzo soddisfi i requisiti stabiliti per la resistenza, la durabilità e la qualità”

Per un purista della materia si vedono le prime ripetizioni e qualche imprecisione, ma devo dire che tutto sommato, se la inseriamo in un contesto di cultura media sul calcestruzzo non è per niente male. Siamo ancora generici, ma è una risposta che comincia a fornire qualche elemento utile.

Quali sono le classi di esposizione del calcestruzzo secondo la UNI EN 206?

A questo punto ho voluto verificare se l’Intelligenza Artificiale di ChatGPT poteva approfondire l’argomento ulteriormente. Gli ho chiesto quindi quali sono le classi di esposizione del calcestruzzo. E mi ha risposto …

“La norma UNI EN 206 stabilisce cinque classi di esposizione per il calcestruzzo, in base al grado di aggressività dell'ambiente a cui sarà esposto. Le classi di esposizione sono:
X0: Ambiente non aggressivo, ad esempio interni asciutti.
XC1: Ambienti in cui la presenza di acqua è limitata e non ci sono agenti aggressivi.
XC2: Ambienti con presenza intermittente di acqua e agenti aggressivi, ad esempio pavimenti esterni e coperture.
XC3: Ambienti con presenza continua di acqua e agenti aggressivi, ad esempio piscine e vasche.
XF1: Ambienti con congelamento e disgelo ripetuti, ad esempio pavimenti esterni in zone con gelate frequenti.

Il calcestruzzo utilizzato in una determinata costruzione deve soddisfare i requisiti di resistenza, durabilità e qualità per la classe di esposizione appropriata. In generale, le classi di esposizione più aggressive richiedono calcestruzzi con resistenza meccanica e durabilità maggiore rispetto alle classi meno aggressive.”

In questo caso l’intelligenza artificiale si è dimentica diversi pezzi ed è rimasta indietro. La norma attuale infatti prevede che le classi di esposizione del calcestruzzo siano 6, ovvero se macroclassi.

Le 6 classi di esposizione calcestruzzo sono le seguenti:

  1. assenza di rischio di corrosione o attacco
  2. corrosione indotta da carbonatazione
  3. corrosione delle armature indotta da cloruri esclusi quelli provenienti dall’acqua di mare
  4. corrosione delle armature indotta da cloruri presenti nell’acqua di mare
  5. attacco dei cicli gelo/disgelo con o senza sali disgelanti
  6. attacco chimico (da parte di acque del terreno e acque fluenti)

Macro classi perchè poi c’è un’ulteriore suddivisione:

  • X0 = Per calcestruzzo privo di armatura o inserti metallici: tutte le esposizioni eccetto dove c’è gelo e disgelo, o attacco chimico. Calcestruzzi con armatura o inserti metallici: in ambiente molto asciutto.

Poi le classi legate ai problemi da corrosione delle armature indotta da carbonatazione

  • XC1 = Calcestruzzo asciutto o permanentemente bagnato
  • XC2 = Calcestruzzo bagnato, raramente asciutto
  • XC3 = Calcestruzzo in una situazione di umidità moderata
  • XC4 = Ciclicamente asciutto e bagnato

Poi le classi legate ai problemi di corrosione delle armature indotta da cloruri esclusi quelli provenienti dall’acqua di mare

  • XD1 = Calcestruzzi in situazioni di umidità moderata
  • XD2 = Calcestruzzo bagnato, raramente asciutto
  • XD3 = Calcestruzzo ciclicamente asciutto e bagnato

Poi i calcestruzzi soggetti a problemi di corrosione delle armature indotta da cloruri presenti nell’acqua di mare:

  • XS1 = Calcestruzzo esposto alla salsedine marina ma non direttamente in contatto con l’acqua di mare
  • XS2 = Calcestruzzo permanentemente sommerso
  • XS3 = Calcestruzzo che si trova in zone esposte agli spruzzi oppure alla marea

E poi la quinta macroclasse, dove ci sono problemi di attacco dei cicli gelo/disgelo con o senza sali disgelanti:

  • XF1 = Calcestruzzo che si trova in situazioni di moderata saturazione d’acqua, in assenza di agente disgelante
  • XF2 = Calcestruzzo che si trova in situazioni di moderata saturazione d’acqua in presenza di agente disgelante
  • XF3 = Calcestruzzo che si trova in condizioni di elevata saturazione d’acqua in assenza di agente disgelante
  • XF4 = Calcestruzzo che si trova in condizioni di elevata saturazione d’acqua in presenza di agente antigelo oppure acqua di mare

Infine la sesta macroclasse, la più critica, in cui il calcestruzzo si trova sotto attacco chimico (da parte di acque del terreno e acque fluenti):

  • XA1 = Calcestruzzo che si trova in ambiente chimicamente debolmente aggressivo secondo il prospetto 2 della UNI EN 206-1
  • XA2 = Calcestruzzo che si trova in ambiente chimicamente moderatamente aggressivo secondo il prospetto 2 della UNI EN 206-1
  • XA3 = Calcestruzzo che si trova in ambiente chimicamente fortemente aggressivo secondo il prospetto
    2 della UNI EN 206-1.

Una seconda chance per l’intelligenza artificiale.

Ho voluto dare una seconda chance alla ChatGPT, e gli ho chiesto “Hai fatto riferimento alle norme vecchie, oggi ci sono sei classi di esposizione, puoi darmi una risposta corretta ?”

E in effetti si è corretto, ma non del tutto. Ecco la risposta:

“Mi scuso per l'errore nella mia risposta precedente. La norma UNI EN 206 attualmente stabilisce sei classi di esposizione per il calcestruzzo, in base al grado di aggressività dell'ambiente a cui sarà esposto. Le classi di esposizione sono:
X0: Ambiente non aggressivo, ad esempio interni asciutti.
XC1: Ambienti in cui la presenza di acqua è limitata e non ci sono agenti aggressivi.
XC2: Ambienti con presenza intermittente di acqua e agenti aggressivi, ad esempio pavimenti esterni e coperture.
XC3: Ambienti con presenza continua di acqua e agenti aggressivi, ad esempio piscine e vasche.
XF1: Ambienti con congelamento e disgelo ripetuti, ad esempio pavimenti esterni in zone con gelate frequenti.
XA1: Ambienti con presenza continua di acqua di mare o alta salinità, ad esempio opere marittime o costiere
Il calcestruzzo utilizzato in una determinata costruzione deve soddisfare i requisiti di resistenza, durabilità e qualità per la classe di esposizione appropriata. In generale, le classi di esposizione più aggressive richiedono calcestruzzi con resistenza meccanica e durabilità maggiore rispetto alle classi meno aggressive”.

Non ci siamo ancora, mancano delle classi.

Cosa prevede la classe di esposizione XA3 del calcestruzzo?

Ho provato ad approfondire tecnicamente una delle classi di esposizione non citate. Ecco la risposta:

“La classe di esposizione XA3 del calcestruzzo si riferisce a ambienti con presenza continua di acqua di mare o alta salinità e un elevato tasso di cloruri, ad esempio opere marittime o costiere.
Per soddisfare i requisiti di questa classe di esposizione, il calcestruzzo deve essere progettato per resistere alla corrosione delle armature causata dai cloruri e alla degradazione del materiale causata dall'acqua di mare. Ciò può essere ottenuto utilizzando materiali speciali, come cementi ad alte prestazioni o additivi per migliorare la resistenza alla corrosione, o utilizzando tecniche di progettazione specifiche, come l'utilizzo di barre d'acciaio inossidabili o barriere al cloruro.
Inoltre il calcestruzzo deve avere una resistenza meccanica adeguata per sostenere le sollecitazioni a cui sarà sottoposto durante il suo utilizzo, una durabilità adeguata per resistere agli agenti aggressivi dell'ambiente, come l'acqua di mare, l'aria e il gelo, e una qualità adeguata per garantire che soddisfi i requisiti di resistenza e durabilità.
Il controllo della qualità deve essere effettuato durante la produzione del calcestruzzo per garantire che soddisfi i requisiti stabiliti per la resistenza, la durabilità e la qualità.”

No, non ci siamo. ChatGPT ha fatto confusione con tutta la 4a classe. 

Conclusioni, intelligenza artificiale bocciata

l momento ChatGPT ha dato risposte che vanno bene solo per ricerche elementari, da scuole medie. Meglio non fidarsi.

Ma è una questione di tempo. Torneremo ad esaminare l’intelligenza artificiale per capire a che punto è nelle prossime settimane.

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