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Che cos’è il Design for Manufacture and Assembly – DfMA?

Design for Manufacture and Assembly - DfMA è un modo per rendere il settore dell’edilizia migliore, più snello e più sicuro, basato sulla produzione e l’assemblaggio. Scopriamo di più.

Le problematiche del settore edile sono ben note. La produttività è rimasta ferma per decenni, abbiamo una forza lavoro che invecchia, un enorme divario tra le competenze e una scarsa cultura su salute e sicurezza, sia fisica che mentale.

A Bryden Wood abbiamo sempre considerato inaccettabile il gap tra il nostro settore e tutte le altre industrie e il Design for Manufacture and Assembly - DfMA - aiuta ad affrontare alcune di queste problematiche.

Il DfMA risponde alla domanda:

“Come possiamo rendere il settore dell’edilizia migliore, più snello e più sicuro?”


Si tratta di Design to Value e di cercare di imparare dall’industria manifatturiera ed altre industrie simili, osservando come operino e chiedendoci cosa possiamo imparare da loro.

Il DfMA non riguarda la scelta di come costruire, semplicemente scegliendo i materiali da utilizzare.

È un approccio all’edificio e all’ambiente costruito fondamentalmente diverso da quello tradizionale, basato sulla produzione e l’assemblaggio; e inizia con la progettazione. Non è possibile progettare un edificio in modo tradizionale per poi provare ad applicare del DfMA. Questo non funziona. O l’asset è progettato per la manifattura e l’assemblaggio, oppure no, e la scelta va fatta in fase iniziale.


Il progetto e il nuovo concetto dell'ottimizzazione attraverso l'assemblaggio

Designing for Manufacture and Assembly significa trovare il modo di utilizzare meno materiale e meno parti nella costruzione di un edificio, perché ciò rende più semplice l’assemblaggio, migliore la qualità, permette di ridurre la manodopera e potenzialmente di automatizzare il processo edilizio.

Iniziamo con il brief del cliente e insieme lavoriamo per renderlo il più concreto possibile. Di seguito guardiamo al design.

La D in DfMA è molto importante. Se il design non è eseguito bene, non si otterrà mai il risultato desiderato.

 

  

L’attenzione dovrebbe essere riposta sul processo, piuttosto che lavorare su un concetto particolare.

Non dovremmo iniziare il processo di progettazione sapendo dove ci porterà, o avendo già deciso quale sarà la soluzione. Dovremmo iniziare con la comprensione dei singoli fattori trainanti per un cliente e utilizzare il DfMA per creare il miglior risultato possibile per le sue esigenze particolari.

 

   

I designer iniziano di solito con un’idea giá definita di come sarà l’edificio, giungendo troppo presto alla soluzione.

Cosí facendo si perdono i vantaggi del DfMA, che ripone grossa parte del successo nello stesso processo di design.

Si tende ad associare il DfMA con l”off-site”, come metodo di realizzazione lontano dal cantiere. Ancora una volta, questo perde molto del valore del Designing for manufacture and assembly. L’industria perde diverse opportunità a causa della mancata comprensione del processo DfMA e di come implementarlo.

Un esempio perfetto è il volumetrico modulare, che parte dal presupposto che la soluzione sia realizzare grandi parti di edificio in una fabbrica, per poi trasportarle in cantiere. In sostanza una costruzione in un capannone, con gli stessi problemi che ha la costruzione in cantiere, ma realizzata all’asciutto. Con il solo risultato di spostare il problema dal cantiere alla fabbrica.

Ma spostandolo in una posizione diversa, non si risolve il problema ne si affronta nessuno dei problemi originari. Questo non cambierà il modo in cui facciamo le cose.

 

La soluzione adottata

Solitamente, in un cantiere, ognuno vuole una propria area dove poter lavorare e concentrarsi senza interferenze da parte di altri lavoratori o discipline. Questo in termini di design si traduce, per esempio, in spazi enormi nel controsoffitto.

Si finisce cosi ad avere edifici sovra dimensionati con volumi eccessivi rispetto al necessario. Ancora una volta, questo è dovuto alla mancanza di adeguato coordinamento del progetto da un punto di vista globale.


Se si guarda sotto la carrozzeria di un’auto moderna, è tutto concentrato in modo da non lasciare nemmeno uno spazio inutilizzato, risultato di una continua ricerca da parte degli ingegneri per eliminare sprechi di spazio.

Anche in edilizia dovremmo cercare di comprimere le cose; gli elementi prefabbricati dovrebbero essere pensati come prodotti e quindi compressi e concentrati nel minor spazio possibile.

In questo modo, ad esempio, è possibile caricare più componenti su un mezzo di trasporto, il che si traduce in una riduzione del numero di viaggi per il cantiere, e quindi meno congestione, rumore, costi e inquinamento. Questo permette di ridurre significativamente il carbon footprint dell’edificio.

Il DfMA è un cambiamento pratico, ma è anche un cambiamento culturale, perché ci costringe a guardare costantemente a tutti gli elementi di un progetto contemporaneamente.

 

La terminologia conta: DFMA, MODULARE, OFF-SITE, MMC...

Oggi questi termini sono usati in modo casuale e spesso impreciso. Si utilizzano dando loro significati sempre leggermente diversi, il che è fonte di confusione e non molto utile alla causa.

   

Modern Methods of Construction (MMC)

Con la terminologia “metodi moderni di costruzione” (MMC) non solo si intendono nuovi metodi di costruzione, ma anche progettazione algoritmica, progettazione generativa, Internet of things, realtà virtuale, realtà aumentata, droni che eseguono scansioni point cloud, etc. MMC copre non solo gli aspetti fisici, ma anche strumenti digitali e flussi di lavoro. È l’ecosistema di tutta una serie di nuove tecnologie nell’edilizia.

Il problema tuttavia è che l’elenco non viene aggiornato molto spesso. Sarebbe quasi utile avere un termine di prescrizione su quanto tempo qualcosa può essere chiamato MMC prima che diventi troppo vecchio e vada escluso dall’elenco. Le travi prefabbricate, le travi composite acciaio-cemento e le solette alveolari, ad esempio, sarebbero dovute uscire dall’elenco di MMC diverso tempo fa: le facciamo ormai da moltissimo tempo.

 

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