Cessione dei crediti: possibili deroghe per IACP, ONLUS, zone terremotate e soluzione immediata per crediti incagliati

Il Decreto Stop Cessioni è bombardato dagli emendamenti: alla scadenza del 7 marzo, ne sono arrivati 311 in Commissione Finanze alla Camera.

Ricordando che l'iter per la conversione in legge prevede passaggi obbligati come l'ammissibilità degli emendamenti e poi la loro approvazione, prima di incardinarli nel testo che dovrà comunque essere approvato dai due rami del Parlamento, vediamo cosa emerge dalle prime indiscrezioni fornite dai principali organi di stampa italiani dopo la riunione dei tecnici del MEF svoltasi nella serata di martedì.

Crediti incagliati

E' tutto in divenire, meglio ricordarlo subito, ma l'ANSA fa sapere che "si va verso una soluzione rapida per consentire la cessione dei crediti edilizi maturati nel 2022, ma attualmente bloccati nell'iter di approvazione in banca e con la scadenza del 31 marzo che minaccia la loro decadenza".

La prima delle correzioni che il Governo potrebbe 'accettare' in sede di conversione riguarda quindi i crediti bloccati: si tratterebbe di una soluzione, proposta dal relatore al DDL Cessione Crediti Andrea De Bertoldi, che consentirebbe di iscrivere il credito sulla piattaforma di riferimento (Agenzia delle Entrate) già dal momento in cui viene presa in carico dalla banca.

Il tutto tramite un "comunicato-legge", che quindi considererebbe come ceduti entro i termini i crediti comunicati con istanza alla banca, e che ptrebbe essere operativo prima della definitiva conversione del DDL Cessioni (60 giorni dalla pubblicazione del DL 11/2023, avvenuta il 16 febbraio).

Ma la possibilità degli F24 che si era paventata inizialmente? E' prevista in altri svariati emendamenti, sempre presentati alla Commissione Finanze della Camera e sui quali, ovviamente, bisognerà fare un sunto generale.

Cessione dei crediti: possibile riapertura per Onlus, case popolari, Sismabonus nelle aree terremotate

L'ANSA fa sapere, inoltre, che sarebbero arrivate aperture anche sulla riapertura della cessione dei crediti/sconto in fattura - post 17 febbraio, con deroga - per Onlus, Iacp (case popolari), enti no profit, spese di Sismabonus nelle zone terremotate, barriere architettoniche, rigenerazione urbana.

Unifamiliari: chiesta proroga oltre il 31 marzo

Un altro emendamento ha chiesto la proroga del termine del 31 marzo per le case unifamiliari: in questo caso si tratta dei lavori negli edifici per i quali il 30% del SAL (stato avanzamento lavori) è stato completato entro lo scorso 30 settembre.

La proroga - si legge sull'ANSA - potrebbe essere di tre mesi, dal 31 marzo al 30 giugno 2023, per la conclusione dei lavori con Superbonus al 110% per le villette e le abitazioni Iacp.

Interventi in edilizia libera: cessioni ok con autocertificazione

Infine, per i lavori in edilizia libera (ad esempio, caldaie e infissi), per poter scegliere ancora di cedere il credito o farsi scontare la fattura sarà sufficiente un'autocertificazione del contratto firmato entro il 17 febbraio o la prova del pagamento dell'acconto.

In effetti, se i lavori non sono ancora iniziati ma non c'è necssità di presentare SCIA o chiedere un titolo abilitativo, come dimostrare di aver 'pattuito' gli interventi prima della dead-line del 16 febbraio?