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Cessione dei crediti bonus edilizi: in arrivo le lettere antifrode di Poste Italiane

I correntisti che hanno ceduto a Poste Italiane il credito derivante da Superbonus o altri bonus edilizi tra il 2020 e il 2022 (prima dell'avvento del DL Blocca Cessioni) devono rispondere entro 30 giorni alla richiesta di controllo, producendo una serie di documenti atti a dimostrare la legittimità e la regolarità della cessione.

Poste Italiane, come anticipato da "Il Sole 24 Ore", ha avviato una massiccia operazione antifrode sui crediti - maturati per tutti i tipi di bonus edilizi, dal Ristrutturazioni al Superbonus - ceduti prima della stretta del 2023, quindi tra il 2020 e 2022, invitando chi ha ceduto i crediti all'Istituto a produrre idonea documentazione dimostrativa e a inviarla all'Istituto entro 30 giorni dalla ricezione della lettera di antifrode.

Entro 30 giorni, quindi, chi ha ceduto crediti per bonus edilizi dal 2020 al 2022 a Poste Italiane - e quindi ha ricevuto la lettera - dovrà fornire informazioni in merito.

 

Documenti antifrode: cosa bisogna inviare a Poste?

Visto che prima del DL Blocca Cessioni (11/2023, in vigore dal 17 febbraio 2023) non era stato introdotto un elenco di documenti da richiedere al cedente in fase di acquisto del bonus, Poste ha avviato questo controllo allargato.

L'elenco dei documenti richiesti è molto lungo e comprende - come anticipato da Il Sole 24 Ore - quattordici voci, tra le quali figurano:

  • il titolo edilizio abilitativo degli interventi;
  • le fatture ricevute o altri documenti comprovanti le spese sostenute e i bonifici parlanti per attestare l’avvenuto pagamento;
  • le asseverazioni, quando obbligatorie per legge, dei requisiti tecnici degli interventi e della congruità delle spese;
  • il visto di conformità e i dati relativi alla documentazione che attesta i presupposti che danno diritto alla detrazione;
  • l'attestazione rilasciata dai soggetti obbligati alla disciplina antiriciclaggio che intervengono nelle cessioni relativa al rispetto delle norme in materia;
  • la notifica preliminare all'ASL;
  • la delibera condominiale di approvazione dei lavori.

Tutti questi documenti non erano infatti previsti prima dell'avvento del DL Blocca Cessioni.

 

Indicazioni sulla cessione del credito: documenti da inviare entro 30 giorni!

I correntisti che hanno effettuato operazioni dal 2020 al 2022 e ceduto il credito a Poste Italiane devono quindi rispondere entro 30 giorni all'Istituto.

Alla controparte (cioè i correntisti) viene contestato un inadempimento contrattuale ai sensi dell’articolo 1262 del Codice civile, che impone al cedente l’obbligo di fornire al cessionario tutta la documentazione giustificativa relativa al credito ceduto.

La comunicazione, tramite PEC o raccomandata, deve essere inviata all'indirizzo specifico dell'ufficio "Affari Legali" di Poste Italiane.

In caso di mancato adempimento, Poste si riserva fin da ora il diritto di far valere le proprie ragioni in qualunque sede giudiziaria ritenuta idonea.

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