Certificazione CSC del calcestruzzo: un costo o un valore sostenibile per la filiera

Certificazione CSC del calcestruzzo: perplessità su un modello europeo ancora poco percepito a livello nazionale

La CSC è probabilmente la forma più avanzata di certificazione di tipo ambientale nel settore del calcestruzzo.

Nasce da un’associazione internazionale fondata nel 2016 che ha lo stesso nome e riguarda non solo il calcestruzzo ma anche il cemento.

Un’Associazione che conta tra i suoi membri importanti realtà imprenditoriali internazionali del settore (tra le quali LafargeHolcim, il gruppo HeidelbergCement, il gruppo Buzzi Unicem), le principali associazioni industriali europee del settore (per l’Italia Federbeton), e organismi di certificazione (tra i quali ICMQ quale unico organismo italiano), oltre ad altre tipologie di organizzazioni e soggetti.

Lo schema di certificazione è stato sviluppato nel 2017, e il suo scopo è quello di valutare la sostenibilità dei processi realizzativi e di gestione dei calcestruzzi prodotti da un’organizzazione in uno specifico impianto.

Su INGENIO ne abbiamo parlato più volte, nessuno potrà sostenere di non averci creduto, di non averne dato sostegno.

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Le caratteristiche della certificazione CSC

Il “CSC Certificate” ha una durata di tre anni e può essere di più livelli, identificata tra le seguenti quattro in ordine crescente: bronze, silver, gold, platinum a seconda del grado di sostenibilità raggiunta dall’impianto.

Lo schema ha quale caratteristica distintiva quella di effettuare una valutazione ad ampio raggio e prevede il rispetto obbligatorio di 5 prerequisiti (il cui soddisfacimento non fornisce alcun punteggio) e di oltre
24 crediti (il cui soddisfacimento contribuisce al punteggio), questi ultimi suddivisi in 5 aree tematiche: management, environmental, social, economic, chain of custody. A sua volta ciascun credito risulta suddiviso in diversi criteri, per un totale di più di novanta criteri di valutazione complessivi presenti nello schema.

Lo schema ha il riconoscimento di importanti rating system internazionali quali BREEAM del BRE e del DGNB per la valutazione della sostenibilità degli edifici, oltre che di ENVISION, il rating system del Institute for Sustainable Infrastructure (ISI) per la valutazione della sostenibilità delle infrastrutture.

In Italia il CSC è rappresentato da Federbeton in qualità di Regional System Operator.

L’elenco degli impianti viene pubblicato sul sito del CSC

Gli impianti certificati ad oggi

Calcestruzzi SpA - Bologna San Lazzaro (BO) - Ready Mix Concrete — San Lazzaro di Savena (BO), Italy
Certificate Number 888-CSC21-2022 Date of certification Dec 20, 2022
Certificate Type Concrete, Ready mixed Version 2.1 English

Calcestruzzi SpA - Sestu (CA) - Ready Mix Concrete — Sestu (CA), Italy
Certificate Number 887-CSC21-2022 Date of certification Dec 20, 2022
Certificate Type Concrete, Ready mixed Version 2.1 English

Calcestruzzi SpA - Taranto - Ready Mix concrete — Taranto, Italy
Certificate Number 886-CSC21-2022 Date of certification Dec 20, 2022
Certificate Type Concrete, Ready mixed Version 2.1 English

Unical S.p.A. - Oleggio (NO) - Ready Mixed Concrete — Oleggio, Italy
Certificate Number 787-CSC21-2021 Date of certification Aug 4, 2022
Certificate Type Concrete, Ready mixed Version 2.1 English

Unical S.p.A. - Novi Ligure (AL) - Ready Mixed Concrete — Novi Ligure (AL), Italy
Certificate Number 771-CSC21-2021 Date of certification Jun 24, 2022
Certificate Type Concrete, Ready mixed Version 2.1 English

Unical S.p.A. - Alessandria (AL) - Ready Mixed Concrete — Alessandria, Italy
Certificate Number 770-CSC21-2021 Date of certification Jun 24, 2022
Certificate Type Concrete, Ready mixed Version 2.1 English

Unical S.p.A. - Sant'Albano Stura (CN) - Ready Mixed Concrete — Sant'Albano Stura (CN), Italy
Certificate Number 769-CSC21-2021 Date of certification Jun 24, 2022
Certificate Type Concrete, Ready mixed Version 2.1 English

Unical S.p.A. - Robilante (CN) - Ready Mixed Concrete — Robilante, Italy
Certificate Number 768-CSC21-2021 Date of certification Jun 13, 2022
Certificate Type Concrete, Ready mixed Version 2.1 English

Calcestruzzi SpA - Roma Flaminio - Ready MIx Concrete — Roma, Italy
Certificate Number 783-CSC21-2021 Date of certification May 27, 2022
Certificate Type Concrete, Ready mixed Version 2.1 English

Calcestruzzi SpA - Roma Tiburtina - Ready Mix Concrete — Roma, Italy
Certificate Number 782-CSC21-2021 Date of certification May 27, 2022
Certificate Type Concrete, Ready mixed Version 2.1 English

Calcestruzzi SpA - Palermo - Ready Mix Concrete — Palermo, Italy
Certificate Number 781-CSC21-2021 Date of certification May 27, 2022
Certificate Type Concrete, Ready mixed Version 2.1 English

Unical S.p.A. - San Maurizio Canavese (TO) - Ready Mixed Concrete — Fraz. Ceretta - San Maurizio Canavese, Italy
Certificate Number 767-CSC21-2021 Date of certification Apr 27, 2022
Certificate Type Concrete, Ready mixed Version 2.1 English

Unical S.p.A. - Rondissone (TO) - Ready Mixed Concrete — Rondissone, Italy
Certificate Number 766-CSC21-2021 Date of certification Apr 27, 2022
Certificate Type Concrete, Ready mixed Version 2.1 English

Betonrossi S.p.A. - Piacenza (PC) - Ready Mixed Concrete — Piacenza, Italy
Certificate Number 634-CSC21-2021 Date of certification Feb 24, 2022
Certificate Type Concrete, Ready mixed Version 2.1 English

Calcestruzzi SpA - Campomorone (GE) - Ready-mix concrete — Campomorone (GE), Italy
Certificate Number 715-CSC21-2021 Date of certification Dec 17, 2021
Certificate Type Concrete, Ready mixed Version 2.1 English

Unical S.p.A. - Villanova d'Asti (AT) - Ready Mixed Concrete — Villanova d'Asti, Italy
Certificate Number 685-CSC21-2021 Date of certification Nov 26, 2021
Certificate Type Concrete, Ready mixed Version 2.1 English

Calcestruzzi S.p.A. - Casalnuovo di Napoli (NA) - Ready Mix Concrete — Casalnuovo di Napoli (NA), Italy
Certificate Number 595-CSC19-2018 Date of certification May 28, 2021
Certificate Type Concrete, Ready mixed Version 2.0 English

Calcestruzzi S.p.A. - Bari - Ready Mix Concrete — Bari, Italy
Certificate Number 594-CSC19-2018 Date of certification May 28, 2021
Certificate Type Concrete, Ready mixed Version 2.0 English

Unical S.p.A. - Cura Carpignano (PV) - Ready Mixed Concrete — Cura Carpignano, Italy
Certificate Number 447-CSC19-2018 Date of certification May 28, 2021
Certificate Type Concrete, Ready mixed Version 2.0 English

Unical S.p.A. - Brandizzo (To) - Ready Mixed Concrete — Brandizzo, Italy
Certificate Number 441-CSC19-2018 Date of certification Mar 29, 2021
Certificate Type Concrete, Ready mixed Version 2.0 English

Calcestruzzi S.p.A. - Cologno Monzese (MI) - Ready MIxed Concrete — Cologno Monzese (MI), Italy
Certificate Number 512-CSC19-2018 Date of certification Dec 18, 2020
Certificate Type Concrete, Ready mixed Version 2.0 English

Unical S.p.A. - Quarto d'Asti (AT) - Ready Mixed Concrete — Asti, Italy
Certificate Number 440-CSC19-2018 Date of certification Oct 28, 2020
Certificate Type Concrete, Ready mixed Version 2.0 English

Unical S.p.A. - Orbassano (To) - Ready Mixed Concrete — Orbassano, Italy
Certificate Number 410-CSC19-2018 Date of certification Sep 29, 2020
Certificate Type Concrete, Ready mixed Version 2.0 English

Calcestruzzi S.p.A. - Genova Chiaravagna - Ready Mix Concrete — Genova, Italy
Certificate Number 423-CSC19-2018 Date of certification May 8, 2020
Certificate Type Concrete, Ready mixed Version 2.0 English

CSC: quale futuro

E’ indubbio che 24 impianti certificati in tre anni, sei dalla pubblicazione del protocollo, sia un numero troppo piccolo per poter incidere nel comparto del calcestruzzo preconfezionato.

Troppo pochi per poter essere uno strumento di dialogo con le istituzioni, per poter pianificare un percorso condiviso con le stazioni pubbliche e private, per poter incidere sul mercato.

E si continua a crescere di 8/10 unità l’anno l’impressione è che arriveremo ad ottenere qualche risultato fra circa 15 anni.

Ma perchè ci sono state così poche certificazioni?

Innanzitutto è un problema di fiducia: se solo tre aziende hanno certificato impianti in questi anni su circa un migliaio di aziende presenti in Italia significa che c'è un enorme problema di fiducia da parte del settore produttivo. Questo mi fa pensare che il progetto non sia partito con i presupposti giusti, non so se per una mancata comunicazione o per un non condivisione strategica degli obiettivi. Forse c'è stato troppo ottimismo iniziale, con la speranza che pian piano altre aziende avrebbero aderito.

Parlando con qualche azienda ho riscontrato che una delle motivazioni che hanno portato a un mancato impegno è che questa certificazione non porti alcun vantaggio sul mercato o nei rapporti con le istituzioni.

Sul primo punto posso osservare che siamo nel tipico caso del «gatto che si morde la coda». Finchè non ci sarà un numero sufficiente di impianti certificati lo schema difficilmente verrà riconosciuto dalle controparti e dal mercato, parimenti finchè non ci saranno vantaggi non ci saranno imprese che investono nella certificazione.

La domanda quindi che ci si deve porre a livello di settore e di governance è che cosa vogliamo fare con la certificazione CFC, e parafrasando AL Pacino o "vinciamo tutti insieme o perdiamo singolarmente".

CSC: proposte per il futuro

Personalmente ritengo le certificazioni non un obiettivo ma degli utili strumenti per raggiungere degli obiettivi. Non sono quindi una strategia ma elementi strumentali all’interno di una strategia.

E se la strategia del settore è quella di portare una quota importante della produzione, diciamo un 20%, ad essere fortemente qualificata dal punto di vista della sostenibilità al fine di raggiungere come obiettivo quello di poter far riconoscere questo tipo di investimento dal mercato, almeno nella fascia pubblica delle forniture, occorre almeno:

• definire un programma adeguato di impianti certificati anno per anno, con un impegno formale da parte delle aziende;
• condividere questo piano con alcune stazioni appaltanti perchè possano riconoscerne i valori e il percorso fin dall’inizio;
• avviare un’azione di informazione interna ed esterna mirata e continuativa prevedere delle fasi di monitoraggio dello stato del processo.

Più o meno quello che facciamo nelle nostre aziende.

Se manca anche solo uno di questi elementi, la mia sensazione è che purtroppo anche questo strumento si possa trasformare in un "solo costo" per il settore, come già accaduto per la certificazione FPC, e non un valore aggiunto.

E sarebbe un peccato, perchè dal punto di vista della sostenibilità il nostro settore ne avrebbe bisogno anche dal punto di vista dell’immagine, e la certificazione CSC ha il valore aggiunto di essere seria.

Se il settore valuterà di andare avanti, con questi nuovi presupposti, noi con INGENIO gli saremo a fianco. Ma i presupposti devono esserci, altrimenti meglio fare altro.