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Certificazione acustica: nuove regole in arrivo

Pronti tre decreti legislativi attuativi di stampo europeo in materia di requisiti acustici degli edifici e inquinamento da rumori

Pronti tre decreti legislativi attuativi di stampo europeo in materia di requisiti acustici degli edifici e inquinamento da rumori

Requisiti acustici passivi degli edifici, inquinamento acustico delle infrastrutture e delle attrezzature: questi, i tre decreti in arrivo sul fronte della certificazione acustica e dell’inquinamento dai rumori.
Le nuove regole, attuative della legge 161/2014, che delega il Governo a riordinare le norme su tutela dell’ambiente esterno e abitativo dall’inquinamento acustico per configurarsi alle direttive europee 2002/49/CE e 2000/14/CE.

Requisiti passivi
Sono attualmente disciplinati dal Dpcm 5 dicembre 1997. Il nuovo decreto definisce i contenuti e le modalità di presentazione della documentazione attestante il rispetto dei requisiti acustici passivi degli edifici, e l’effettuazione dei relativi controlli. Le disposizioni si applicano agli ambienti abitativi.
I progetti presentati ai fini della Dia o della Scia, quindi, devono contenere il certificato acustico di progetto e, per scuole, asili nido e ospedali, una relazione di valutazione previsionale del clima acustico, ossia un documento che attesti il rispetto dei requisiti acustici degli edifici da parte dei progetti, indicandone le informazioni al suo interno. I documenti devono essere redatti da un tecnico competente in acustica ambientale.

Inquinamento acustico infrastrutture
Si riferisce all’inquinamento acustico derivante dalle sorgenti sonore fisse e mobili: il decreto fissa adempimenti e scadenze su mappatura acustica, piani di azione e contenimento del rumore degli aeroporti e degli agglomerati stradali e ferroviari principali.
Inquinamento acustico macchine e attrezzature
Qui si va a semplificare il d.lgs. 262/2002 sull’emissione acustica ambientale delle macchine e delle attrezzature destinate a funzionare all’aperto, per armonizzare la normativa con la direttiva 2000/14/CE.