Pavimenti per Esterni | Ceramica
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Ceramica per pavimentazioni esterne in ambito urbano: due interessanti casi a Rimini

In occasione di Cersaie 2022, Ingenio ha approfondito all’interno del suo Café della Stampa il tema delle pavimentazioni ceramiche esterne in ambito urbano affrontando l’argomento nelle sue varie declinazioni: progetto, posa in opera e manutenzione. In questo articolo alcuni dettagli relativi al progetto di riqualificazione del Lungomare di Rimini e il link per rivedere la conversazione tecnica sul progetto.

La ceramica protagonista nella riqualificazione del Lungomare di Rimini

Al centro della conversazione organizzata da Ingenio a Cersaie 2022 c'era il progetto di riqualificazione del lungomare di Rimini e le motivazioni che hanno spinto a scegliere il materiale ceramico per la realizzazione delle pavimentazioni delle aree pedonali.

Il progetto di riqualificazione dei tratti di lungomare di Rimini Nord e Sud è parte dell’intervento di valorizzazione urbana ed ambientale denominato “Parco del Mare”: un sistema continuo di spazi dedicati al passeggio, alla mobilità attiva, al wellness e alla socialità, che coinvolge 16 chilometri della costa di Rimini. Un’opera pubblica pluriennale, iniziata nel 2019. Si tratta, probabilmente, anche dell'unico esempio progettuale in Europa in cui sia stato fatto un così ampio uso del materiale ceramico per realizzare pavimentazioni in ambito urbano.

Il tratto di Lungomare di Rimini Nord

Nel progetto del tratto nord – spiega l’architetto Filippo Boschi, coordinatore generale del progetto architettonico - L’alternanza dei materiali, delle soluzioni e dei linguaggi formali, che caratterizza il progetto, crea diversi paesaggi che raccordano la spiaggia con il fronte urbano, valorizzando la percezione del mare, garantendo un decisivo miglioramento del confort e intercettando le esigenze di uno spettro ampio di fruitori. La soluzione con un unico piano, senza gradini, ha permesso di creare uno spazio flessibile, capace di essere percepito come un’unica piazza lineare.

(Foto Cotto d’Este © ph. Moreno Maggi)

Circa la scelta dei materiali utilizzati nell’intervento di riqualificazione, l’architetto Boschi ha specificato che il trattamento delle superfici ha previsto l’utilizzo di pavimentazioni in gres dall’aspetto lapideo per le aree esclusivamente pedonali, cemento architettonico levigato per i percorsi ciclabili, asfalto con bitume albino per la corsia carrabile, inserti di cemento architettonico lavato nelle porzioni con un più alto grado di naturalità e soft landscape con aree verdi e vegetazione di tipo mediterraneo-dunale.

"Il gres ci ha consentito una grandissima varietà di scelte cromatiche, di taglio, di formati e di spessori nonché la capacità di poter personalizzare i diversi tratti da riqualificare con dei costi che sono diventati ovviamente molto interessanti per l'Amministrazione" ha specificato nel suo intervento l'arch. Boschi. Una scelta, quella del materiale ceramico, ampiamente condivisa da tutti gli attori coinvolti nella realizzazione. Infatti, nel corso della conversazione è emerso che fu allestita anche una "sala campioni" per valutare, di concerto con la PA, tutti gli aspetti qualitativi e prestazionali del rivestimento.

Le superfici ceramiche in gres porcellanato coprono una superficie totale di 44.000 mq. Le lastre multiformato (20/30/40x120 cm) e di 20 mm di spessore, dalle elevate prestazioni ed estetica impeccabile, sono state realizzate custom made.

L’effetto grafico e materico scelto per le lastre si ispira ai sedimenti dei fondali marini. La rugosità superficiale della lastra in gres deriva dall’utilizzo di calchi ricavati da pietre naturali e dal trattamento di ‘fiammatura’. Sono state scelte due tonalità chiare e brillanti – Cream e Sand - che si alternano nella posa della pavimentazione. Il pattern generato assume un effetto naturale e dal carattere contemporaneo.

Un'altra caratteristica peculiare di questo progetto è la seguente: "molti privati sono ricorsi all'uso delle stesse piastrelle di gres per finire la pertinenza privata affacciata sul lungomare".

(Foto Cotto d’Este © ph. Moreno Maggi)

Alcuni dati relativi al progetto del tratto nord del Lungomare di Rimini:

  • 6,1 km di lungomare;
  • 90.000 mq di area pubblica;
  • 5,8 km di passeggiata e di percorsi ciclabili;
  • 80.000 mq di area pedonalizzabile;
  • 10.000 mq di nuove aree verdi;
  • 500 giardini della pioggia;
  • oltre 700 nuovi alberi.

Il tratto di Lungomare di Rimini Sud

Nel 2017 il Comune di Rimini bandì una gara a procedura aperta con l'obiettivo di individuare uno studio di progettazione che potesse definire delle Linee di indirizzo progettuale per il Parco del Mare, ovvero delle linee guida architettoniche e paesaggistiche per i nove lotti del lungomare sud, così da fornire indicazioni sia per la progettazione dell’opera pubblica, sia per gli interventi dei privati. Ad aggiudicarsi l'incarico fu il raggruppamento temporaneo di professionisti guidato dallo studio Miralles Tagliabue (EMBT) di Barcellona.

L'obiettivo della PA era quello di riuscire ad arrivare a definire i caratteri di un disegno unitario del lungomare e dell’arenile, così da creare piena integrazione e continuità tra gli spazi pubblici e i percorsi ciclo-pedonali sul lungomare.

Il design della pavimentazione scelto per il tratto di lungomare sud richiama elementi identitari e caratteristici della città di Rimini. Nella trama della pavimentazione è ben visibile il richiamo ai banchi di sardine che popolano il Mar Adriatico.

"Le tematiche utilizzate vanno dalle radici antiche della città come i mosaici romani della Domus del chirurgo, nel centro storico della città, alle forme del Tempio Malatestiano, rendendo omaggio ai personaggi felliniani, ricordando momenti del divertimento e della tradizione folklorica quali il ballo liscio, esaltando l’importanza dei motori, del mare ..."
Estratto delle linee di indirizzo progettuale per il Parco del Mare.

Inizialmente, il raggruppamento di progettisti che si occupò della definizione delle linee guida propose alla PA l'utilizzo di formelle esagonali in cemento - innegabile il riferimento alle formelle disegnate da Gaudì per rivestire le strade e le piazze di Barcellona - ma i tecnici della PA decisero di scartare questa ipotesi a favore di una pavimentazione a mosaico realizzata con piastrelle esagonali in gres porcellanato.

Come ha sottolineato l'ing. Alberto Dellavalle nel corso del suo intervento, l'attenzione per una posa in opera a regola d'arte dei rivestimenti ceramici è stata molto alta. Nel corso delle varie gare d'appalto per i lavori dei tratti di lungomare, infatti, la certificazione dei posatori di gres ha assunto il valore di punteggio premiale per le imprese concorrenti. "Ci eravamo resi conto che quello era un tema cruciale del progetto. Fallire sulla posa in opera avrebbe voluto dire inficiare l'intero progetto" ha dichiarato ing. Alberto Dellavalle.

GUARDA LA VIDEO REGISTRAZIONE DELL'EVENTO

Ringraziamo i nostri ospiti intervenuti durante l'evento: l'arch. Filippo Boschi, coordinatore generale del progetto architettonico del tratto nord del lungomare di Rimini nonché consulente per l’attuazione del Piano Strategico di Rimini, l'ing. Alberto Dellavalle, Dirigente settore infrastrutture, mobilità e qualità ambientale del Comune di Rimini, l'arch. Roberto Ricci, vincitore del concorso di architettura Markitecture 2005 con un progetto di riqualificazione di un tratto del lungomare della città malatestiana che prevedeva proprio l’uso di pavimentazioni ceramiche, e infine Luigi Lupo dell'impresa Lupo Vito F. di Lupo Luigi & c. sas che si è occupato della realizzazione dei massetti e della posa in opera del rivestimento per il tratto di lungomare sud.

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