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Ceramica: cosa succede se grafica e colore della piastrella differiscono dal campione scelto?

L’aspetto estetico finale di una piastrellatura ceramica è molto importante per l’utilizzatore finale e per questo motivo possono verificarsi contestazioni a posa ultimata. Tuttavia, quando si sceglie una piastrella di ceramica è necessario tenere in considerazione alcuni aspetti. In questo articolo parliamo di tono e stonalizzazione della piastrella di ceramica.

Un recente reclamo in cui sono stato coinvolto mi fornisce il pretesto per approfondire un tema che ho già introdotto nell’articolo dedicato alla gestione delle contestazioni in campo ceramico dal titolo “Controversie nei pavimenti e rivestimenti in ceramica”, ovvero i problemi di aspetto superficiale delle piastrelle che coinvolgono grafica e colore.

Nel caso specifico l’utilizzatore finale contestava il tono di colore ricevuto, ritenuto troppo diverso dal campione scelto nella sala mostra del rivenditore.

L'aspetto estetico assume un ruolo prioritario nell'esperienza dell'utilizzatore finale, poiché percepisce il pavimento o il rivestimento scelto come un elemento d'arredo essenziale per la propria abitazione. È naturale che desideri che il colore e il design siano in sintonia con l'arredamento domestico, poiché ciò contribuisce a creare un'atmosfera emotivamente coerente e piacevole.

Per non rimanere delusi, visto che una piastrellatura ceramica è un acquisto che dura parecchi anni, occorre quindi considerare alcuni aspetti, in particolar modo i professionisti (rivenditori, progettisti, imprese) devono essere padroni della materia e assimilare le regole del settore.

Due sono gli aspetti legati a questo specifico tema di carattere sostanzialmente estetico ma importantissimo:

  • Tono del colore scelto
  • Stonalizzazione della piastrellatura

 

Che cosa definisce un colore?

Tre fattori identificano le caratteristiche di un colore:

  1. Tonalità: La tonalità si riferisce alla caratteristica che permette di distinguere i diversi colori. È ciò che comunemente identifichiamo come il nome del colore stesso, come il rosso, il blu, il verde, ecc. La tonalità è determinata dalla lunghezza d'onda della luce riflessa o emessa dal colore.
  2. Saturazione: La saturazione è la vivacità o l'intensità del colore. Indica quanto il colore è puro o brillante. Un colore altamente saturo è vivido e ricco, mentre un colore poco saturo appare sbiadito o più vicino al grigio. Una saturazione massima rappresenta il colore in tutta la sua intensità, mentre una saturazione zero equivale a una scala di grigi.
  3. Luminosità: La luminosità è la quantità di luce riflessa o emessa da un colore. È la componente che determina quanto un colore appare chiaro o scuro. Un colore luminoso ha un alto valore luminoso e appare molto chiaro, mentre un colore scuro ha un basso valore luminoso e appare più scuro. La luminosità viene spesso rappresentata come un valore numerico, dove 0 indica il nero assoluto e 100 il bianco assoluto.

Questi tre fattori insieme definiscono il “colore” che caratterizza un determinato lotto di piastrelle.

Dato che nella fabbricazione industriale è quasi impossibile produrre pezzi di identica tonalità cromatica, prima del confezionamento si provvede a raggrupparle per omogeneità di colore, cioè per “tono” (aspetto) come si dice nel gergo abituale.

Ogni lotto di produzione, anche della stessa serie, è quindi definito da:

  • Un numero/lettera per individuare il lotto di produzione.
  • Un numero o una lettera per indicare il tono della partita.

 

Il tono di una piastrella di ceramica

Normalmente viene definito un “tono base” come campione di riferimento e da quello vengono definiti i toni di produzione.

Partendo quindi dal presupposto che è praticamente impossibile che un lotto di produzione sia identico al precedente, anche se fabbricati allo stesso modo, è naturale che il campione esposto in una sala mostra possa non coincidere con il lotto compravenduto. Nelle condizioni di vendita e sui cataloghi, cartacei e online, le aziende ceramiche dichiarano espressamente che il tono di scelta è puramente indicativo e non vincolante a meno di accordi specifici preventivi fra le parti.

Non esiste una normativa specifica in merito per cui la definizione dei toni deriva dalla esperienza e dalla capacità degli operatori di capire fino a che punto una piastrella conserva le caratteristiche cromatiche del campione di riferimento. L’analisi qualitativa di una superficie ceramica viene effettuata osservandola perpendicolarmente, mai radente, da una distanza massimo di 1 m sotto una luce di intensità costante di 300 lx.

In altre circostanze il tono è influenzato da:

  • Intensità di luce.
  • Angolo di inclinazione della luce.
  • Condizioni ambientali.
  • Posizionamento del campione di scelta rispetto alle condizioni di posa.
  • Presenza delle fughe più o meno colorate.
  • Il campione di scelta può essere vecchio, anche di qualche anno, rispetto alla produzione cui appartiene la piastrella compravenduta.

Le aziende specificando che non vengono accettate contestazioni per questi problemi, si riservano di consegnare i toni disponibili a magazzino a meno, ripeto, di accordi specifici preventivi.

Prima della posa, è necessario controllare immediatamente il lotto ricevuto per segnalare eventuali problemi. Una volta posato il pavimento o rivestimento, l’eventuale contestazione viene rigettata in quanto i difetti palesi non vengono accettati d’ufficio dopo la posa del materiale.

 

Stonalizzazione della piastrellatura

Per stonalizzazione si intende l’indice di variazione cromatica e/o superficiale che si presenta tra le piastrelle di una stessa collezione.

Con V-Shade si intende un passaggio di gradazioni cromatiche visibili e differenti anche all'interno dell'estetica di una stessa piastrella ceramica o comunque del medesimo colore. Sono state individuate delle classi entro le quali sono classificate le diverse collezioni di piastrelle:

V1= uniforme
V2= lieve stonalizzazione
V3= moderata stonalizzazione
V4= forte stonalizzazione

Come riferimento è adottata la norma ANSI 137 .1

Questo valore indica quanto le piastrelle di una stessa collezione presentino grafiche uniformi.

È un parametro molto diverso rispetto al tono, che indica invece il grado di saturazione di un colore, e non quanto sia eterogenea esteticamente una piastrella e quanto sia simile alle altre della stessa collezione.

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