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Centro Studi ANCE: il 2016 forse anno di svolta per le costruzioni

Segnaliamo che il Centro Studi di ANCE ha pubblicato il report congiunturale di febbraio '16.

Dal rapporto emerge che la ripresa dell'economia italiana prosegue ma a ritmo lento; per le costruzioni il 2016 potrebbe essere l'anno di svolta.

Per il 2015 i livelli produttivi del settore risultano ancora in flessione. La stima formulata dall’Ance e? di una riduzione degli investimenti in costruzioni dell’1,3% in termini reali, in rallentamento rispetto ai significativi cali degli anni precedenti (-7% nel 2013 e -5,2% nel 2014). La flessione piu? contenuta rispetto agli anni precedenti e? correlata alla proroga del potenziamento degli incentivi fiscali per le ristrutturazioni edilizie e per l’efficientamento energetico (previsti dalla Legge di Stabilita? 2015) e ad uno sviluppo della domanda di opere pubbliche che si e? manifestata con un aumento dei bandi di gara nel 2014 e nel 2015.

I dati Istat sui permessi di costruire segnalano, nel primo semestre 2015, una flessione per le nuove abitazioni del 10,7% su base annua, piu? contenuta rispetto al -11,8% del 2014 e del -34,9% del 2013. Tale dinamica conferma il trend fortemente negativo in atto ormai da un decennio. Nel confronto con il picco del 2005 (305.706 abitazioni), il numero dei permessi ritirati per la costruzione di nuove abitazioni e ampliamenti e?, infatti, progressivamente diminuito, e, nel 2014, si stima che il numero di abitazioni concesse sia di circa 54.000, con una flessione complessiva dell’82,3%. Si tratta di uno dei livelli piu? bassi mai raggiunti, inferiore, escludendo gli anni del secondo conflitto mondiale, al 1936.

Complessivamente, tra il 2008 al 2015, il settore delle costruzioni ha perso il 34,8% degli investimenti. Negli otto anni, per la nuova edilizia abitativa la flessione raggiunge il 61,1%, l’edilizia non residenziale privata segna una riduzione del 35,0%, mentre le costruzioni non residenziali pubbliche registrano una caduta del 48,7% (-54,7% dal 2005 al 2015). Solo il comparto della riqualificazione degli immobili residenziali, che e? giunto a rappresentare il 36,3% degli investimenti in costruzioni, mostra una tenuta dei livelli produttivi (+19,4%) grazie anche all’effetto di stimolo derivante degli incentivi fiscali (55% e 65%) relativi agli interventi di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica.

Il 2016 potrebbe rappresentare l’anno di svolta per il settore delle costruzioni. La previsione dell’Ance e? di un aumento dell’1% in termini reali degli investimenti in costruzioni che interrompe il trend negativo in atto dal 2008. L’inversione di tendenza sara? guidata dal prolungamento della crescita del comparto della riqualificazione del patrimonio abitativo, dal cambio di segno nelle opere pubbliche, dopo un decennio di forti cali, e da un’attenuazione della caduta dei livelli produttivi nella nuova edilizia abitativa e nel non residenziale privato.

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