Cemento in lutto, è mancato l’imprenditore Giovanni Colaiacovo
Aveva 85 anni, aveva fondato insieme ai fratelli la Colacem e il gruppo Financo
E’ mancato all’età di 85 anni Giovanni Colaiacovo, fondatore nel 1966 con i fratelli Pasquale, Franco e Carlo di Colacem, di cui ancora oggi era Presidente, e delle società appartenenti al gruppo Financo.
Lutto nel mondo imprenditoriale di Gubbio e dell’Umbria, ma anche per tutta la filiera del cemento.
Era ricoverato da alcuni giorni all’ospedale comprensoriale di Branca, a seguito di un malore improvviso dal quale non si era più ripreso. Giovanni Colaiacovo era fortemente legato alla città di Gubbio e alle sue tradizioni. Stimato e apprezzato per le qualità umane oltre che per la saggezza manageriale.
Andrea Dari, e la casa editrice Imready, esprimono le più sentite condoglianze ai familiari di Giovanni Colaiacovo, ai figli Gabriella, Maria Carmela, Ubaldo e Lucia e ai nipoti tutti.
Una vita per il cemento, e non solo
La storia della Colacem inizia nel 1966 quando la famiglia Colaiacovo, già proprietaria di un’azienda produttrice di mattonelle, acquisì un vecchio impianto per la produzione di cemento: “La Marna” a Ghignano di Gubbio (Perugia). Nel 1970 venne inaugurato il nuovo cementificio, puntando sin da subito sull’innovazione tecnologica; l’impianto in questione presentava una capacità produttiva pari a 200.000 tpa (tonnellate per anno). Nel 1974 venne avviato un secondo forno che permise di aumentare la capacità produttiva fino a 6/700.000 tpa e, nello stesso anno, venne acquistata un’importante azienda agricola a Poggiavalle sul confine tra Umbria e Toscana. Nel 1976 entrò a far parte del Gruppo la società di trasporto Tra.Cem S.r.l. che assicurò il servizio di trasporto e consegna del cemento in modo tempestivo ed efficiente. In seguito ad un forte aumento della domanda estera, negli anni ’78-’79 la società cominciò ad esportare verso i paesi del Mediterraneo notevoli quantità di cemento via mare, mettendo a punto, per la prima volta in Europa, un sistema di imballaggio dei suoi prodotti termotraibile, in grado di garantire una totale protezione impermeabile e di impedire l’idratazione del prodotto. Nel 1980 nasce la Financo S.r.l.: l’azienda comincia ad adottare una struttura a Holding, con a capo una finanziaria che controlla aziende specializzate nel loro business. Nello stesso anno la Colacem rileva un altro stabilimento, e nell’anno successivo viene acquisito un impianto per la produzione di calce idrata ad Acquasparta (Terni), che dà origine ad una nuova società, la Ital-Leganti S.r.l.. Negli anni successivi il gruppo continua la sua espansione, aprendo nuovi depositi e uffici commerciali in diverse zone d’Italia, acquisendo un nuovo stabilimento in Puglia, e ampliando la propria capacità produttiva (che salì a 1,2 milioni di tpa) grazie all’apertura di una terza linea di produzione nel cementificio di Gubbio. Il 1988 segna l’ingresso del gruppo Financo nel settore del calcestruzzo, con l’acquisizione di numerose centrali di betonaggio che verranno inglobate nella Colabeton S.r.l., società del gruppo per la produzione di calcestruzzo preconfezionato, che in pochi anni ha raggiunto il secondo posto nel mercato nazionale con oltre cento impianti in tutto il territorio italiano. Questo è anche l’anno della diversificazione degli investimenti, avvenuta tramite l’acquisizione dell’Autodromo di Santa Monica a Misano Adriatico e l’acquisto dell’albergo Grand Hotel ai Cappuccini di Gubbio. Alla fine degli anni ottanta nelle cementerie Colacem si inizia a produrre cemento bianco, cosa che permette alla società di diventare uno dei tre principali produttori nazionali.Nel periodo successivo l’azienda rafforza la propria presenza nel centro e nel sud Italia, e nel 1994 espande definitivamente il proprio raggio d’azione al nord, rilevando il controllo della finanziaria Ru.Fin. alla quale faceva capo lo stabilimento Cementi Felice Rusconi di Caravate (Varese). Così facendo la Colacem completa la sua presenza sul territorio nazionale, aprendo anche un varco alle esportazioni verso la Svizzera, l’Austria e la Francia. Agli inizi del 2000, Colacem S.p.a. ha acquistato l’Industria Siciliana Cementi (Insicem), proprietaria di due stabilimenti per la produzione di cemento, ma ancor di più notevole importanza è l’acquisto, sempre nello stesso anno, dell’intero pacchetto azionario della Societé Des Ciments Artificiels Tunisiens (CAT) proprietaria di una cementeria a Tunisi. A quest’ultimo decisivo passo per il Gruppo verso l’espansione internazionale e la competizione globale, si aggiungono le acquisizioni di terminal import in Spagna, Montenegro e Albania, e la costituzione di un nuovo stabilimento, la Domicem S.A., nella Repubblica Dominicana, che consacra il processo di internazionalizzazione intrapreso dalla Colacem S.p.a. LINK alla Fonte.