Norme e Sentenze

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Condoni e Sanatorie

Condono edilizio del seminterrato: per la sanatoria conta il volume lordo

Le regole del secondo condono edilizio fissano i presupposti per la definizione agevolata delle violazioni con riferimento al limite di cubatura di 750 metri cubi; quello che rileva ai fini della condonabilità dell'opera è il c.d. volume lordo, comprensivo dei muri perimetrali e delle tramezzature interne.

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Abuso Edilizio

Gli abusi in zone demaniali, anche di natura provvisoria, non sono sanabili

Le aree demaniali comprendono spazi marittimi, corsi d'acqua, boschi e infrastrutture pubbliche e sono sottoposte a regolamentazioni rigorose che ne limitano la cessione e l'alterazione. Attraverso l'analisi di una sentenza del Consiglio di Stato, viene illustrato un caso specifico in cui sono state contestate opere edilizie realizzate su suolo demaniale senza titolo, sottolineando il rischio idrogeologico dell'area e la non sanabilità di tali opere.

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Titoli Abilitativi

Trasformazione da garage a locali residenziali con opere: permesso di costruire o SCIA?

La trasformazione di un garage, di un magazzino o di una soffitta in un locale abitabile è urbanisticamente rilevante e richiede, di norma, il permesso di costruire se accompagnato da opere edilizie che ne necessitano. Se, però, il cambio di destinazione d'uso avviene senza opere o con opere edilizie assentibili con semplice CILA, come ad esempio lo spostamento di tramezzi interni, allora è possibile, nel rispetto del regolamento edilizio comunale, procedere con una semplice SCIA in virtù delle nuove regole del Decreto Salva Casa.

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Abuso Edilizio

Opere edilizie ante 1967 legittime senza titolo abilitativo: servono prove esaustive

Le prove documentali e fotografiche per la dimostrazione dello stato legittimo di un immobile ante 1° settembre 1967 e quindi non assogettato al permesso di costruire fuori dal centro abitato sono a carico del privato, ma devono essere certe, esaustive e rigorose per assolvere all'onere richiesto. Se ci sono delle discrepanze, la risalenza a quell'epoca non può essere determinata con certezza e scatta l'abuso edilizio.

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Antincendio

Quanto pesa il parere dei Vigili del fuoco per la dichiarazione dello stato di inagibilità di un fabbricato

Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è un ente civile italiano che svolge un ruolo cruciale nella protezione della sicurezza pubblica, con compiti che spaziano dal soccorso alle attività di prevenzione incendi. La sentenza del Tar dell'Abruzzo n. 176/2024 ha evidenziato l'importanza del parere dei Vigili del Fuoco come elemento fondamentale per la dichiarazione di inagibilità di un immobile per motivi di sicurezza.

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Condoni e Sanatorie

I vincoli sopravvenuti sono un ostacolo per il condono edilizio?

I vincoli sopravvenuti hanno un impatto rilevante sulle richieste di condono edilizio in Italia. La sentenza del Tar Lazio (n. 21453/2024), esamina un caso specifico in cui il Comune di Tarquinia ha negato la sanatoria per opere edilizie realizzate in un'area soggetta a vincoli idrogeologici, ribadendo che i vincoli sopravvenuti devono essere considerati nel processo di valutazione delle domande di condono.

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Abuso Edilizio

Lavori di sopraelevazione: quando scatta l'abuso edilizio

Se si è ottenuto un permesso di costruire per dei lavori di sopraeleveazione di due piani del piano rialzato e si eseguono, oltre alle divisioni interne, alle aperture e ai balconi difformi, anche tre unità abitative in più rispetto a quelle autorizzate (una per piano), si è in totale difformità dal titolo abilitativo e quindi scatta l'abuso edilizio con conseguente demolizione.

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Abuso Edilizio

Abuso edilizio, quanto mi costi? L'omessa demolizione va da 2 mila a 20 mila euro

In caso di inottemperanza ad un ordine di demolizione per un abuso edilizio, si rischiano sanzioni che vanno da 2 mila a 20 mila euro ma se l'opera non può ritenersi realizzata in totale difformità o con variazioni essenziali rispetto al permesso di costruire, il comune non può applicare il massimo della multa.

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Edilizia

Distanze tra edifici: come funziona la regola dei 3 metri

In materia di distanze tra edifici, il Codice Civile prescrive 3 metri tra fabbricati contigui o confinanti, se le costruzioni su fondi finitimi non sono realizzate in aderenza sul confine, mentre scattano i 10 metri in caso di edifici antistanti con almeno una parete finestrata.

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Salva Casa

La seconda chance del Salva Casa: l'istanza di sanatoria sospende l'ordine di demolizione

La presentazione di un'istanza di sanatoria ai sensi del Decreto Salva Casa non può influire sull'esito del giudizio, data la giurisprudenza secondo cui la presentazione della richiesta di sanatoria non incide sulla legittimità dell'ordinanza di demolizione ma solo sulla sua efficacia, ma può sospendere la demolizione in attesa del suo perfezionamento: se favorevole, rende legittimo l'intervento sulla base della nuova normativa, a prescindere da quanto affermato dal giudice amministrativo nella sentenza.

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Dissesto Idrogeologico

I proprietari sono i responsabili della sicurezza e della stabilità dei versanti?

Le ripe sono pendii o versanti molto scoscesi e accidentati spesso soggetti a erosione e frane, richiedendo quindi una manutenzione specifica per prevenire situazioni di pericolo legate al cedimento del terreno. La sentenza n. 125/2025 del Consiglio di Stato chiarisce ulteriormente le responsabilità legate alla manutenzione delle ripe, confermando che spetta ai proprietari garantire la stabilità del terreno e prevenire il rischio di frane.

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Abuso Edilizio

Ordinanza di demolizione: quando opere abusive temporanee di grande portata sono soggette a permesso di costruire

Un intervento edilizio di grande portata, seppur prevedendo opere tecnicamente di carattere temporaneo, implica modifiche significative all'assetto urbanistico e paesaggistico, spesso coinvolgendo la costruzione di nuovi edifici o la ristrutturazione di quelli esistenti. La sentenza TAR Lazio n. 284/2025 chiarisce la legittimità dell'ordinanza di demolizione per opere abusive, sottolineando che qualsiasi trasformazione urbanistica che alteri l'assetto del territorio necessita di un permesso di costruire.

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Ristrutturazione

Ristrutturazione ricostruttiva con SCIA o nuova costruzione col permesso di costruire: le differenze

In materia edilizia, si inquadra come ristrutturazione ricostruttiva assentibile con SCIA l'intervento di ripristino di edificio crollato, che mantiene sagoma, prospetti, sedime, caratteristiche planivolumetriche e tipologiche dell'edificio preesistente, senza incrementi di volumetria.

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T.U. Edilizia

Tolleranze costruttive e innalzamento del tetto: come si calcola l'altezza?

In materia di tolleranze costruttive, il superamento del limite del 2% nelle variazioni dimensionali di un edificio, calcolato secondo i parametri definiti dalle Norme Tecniche di Attuazione (linea di gronda), rende abusivo l'intervento edilizio. Con l'avvento del Decreto Salva Casa e l'allargamento delle percentuali per le tolleranze, però, il comune può valutare di riesaminare le questioni alla luce delle nuove regole.

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Sicurezza

L'Autorità di Bacino è responsabile della manutenzione stradale nelle aree di propria competenza?

Il territorio italiano è suddiviso in distretti idrografici e la gestione di ciascun distretto è affidata all'Autorità di Bacino, un ente pubblico con il compito di garantire una gestione sostenibile delle risorse idriche, prevenire rischi idrogeologici e migliorare la qualità ambientale. Un'importante sentenza del TAR Sicilia (n. 2490/2024) ha chiarito le competenze tra l'Autorità di Bacino e i Comuni, riguardo alla manutenzione delle infrastrutture idriche e stradali.

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Condoni e Sanatorie

Impossibilità di separare le volumetrie abusive: riflessioni sui limiti di cubatura

L'art. 39, comma 1, della Legge 724/94 stabilisce i limiti volumetrici per la sanatoria delle opere abusive realizzate entro il 31 dicembre 1993, individuando l'ampliamento della volumetria fino al 30% fino a un massimo di 750 metri cubi. Ad apportare ulteriori chiarimenti su tale problematica è la sentenza del Tar Lazio n. 23660/2024 che chiarisce l'impossibilità di separare le volumetrie di unità abitative distinte per aggirare i limiti di cubatura.

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Abuso Edilizio

Abusi edilizi, demolizione e multa: le responsabilità di proprietario e autore dell'illecito

Il proprietario incolpevole, tenuto comunque a prestare la sua collaborazione per la rimozione materiale dell'abuso in forza della sua relazione con l'immobile, non può essere destinatario delle sanzioni pecuniarie previste dal Testo Unico Edilizia

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Abuso Edilizio

Lastrico solare in sopraelevazione: serve il permesso anche in preesistenza del solaio

La trasformazione materiale e funzionale di un lastrico solare in terrazza deve essere necessariamente subordinata a permesso di costruire, in quanto comporta un incremento rilevante della superficie utile residenziale, ossia una proiezione verso l'esterno dello spazio abitativo fruibile (in termine di affaccio e sosta), sia pure in via accessoria.

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Condoni e Sanatorie

Condono edilizio: per l'ultimazione delle opere vale il criterio strutturale o funzionale?

Per ottenere il condono edilizio, l'opera deve essere ultimata entro la data limite prevista dalla legge di riferimento, diversa a seconda che si tratti di primo, secondo e terzo condono (31 marzo 2003). Il criterio strutturale, che si applica in caso di nuove costruzioni, prevede che l'edificio debba essere completato almeno al rustico, cioè con struttura portante e tamponature esterne e mancante solo delle finiture. Il criterio funzionale è invece dedicato alle opere interne di edifici già esistenti.

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Rifiuti

Dichiarazione utilizzo di prodotti di scarto: la mancata protocollazione preclude la qualificazione del materiale come sottoprodotto?

La distinzione tra rifiuti e sottoprodotti è un aspetto molto complesso della normativa ambientale e porta in se rilevanti implicazioni pratiche e legali. La sentenza del TAR Lombardia n. 2302/2024 esamina un caso specifico riguardante il deposito di terreno e di rocce da scavo, sottolineando come la corretta dichiarazione di utilizzo possa permettere la qualificazione di tali materiali come sottoprodotti, anche in assenza di protocollazione da parte del Comune.

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Condoni e Sanatorie

Abusi edilizi: chi vuole la sanatoria deve provare la doppia conformità

Il soggetto interessato a sanare l'abuso edilizio deve provare la doppia conformità edilizia e urbanistica dell'opera da regolarizzare, sia con riferimento al momento della realizzazione della stessa, che al momento della presentazione della relativa istanza di sanatoria, nel caso della sanatoria classica ma anche nel caso di quella semplificata (dove è sufficiente, invece, la conformità urbanistica al momento della presentazione della domanda ed edilizia al momento della realizzazione).

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Edilizia

Progetti PNRR: pubblicato il decreto per l'accelerazione dei pagamenti

Il provvedimento del MEF semplifica le procedure per l'erogazione delle risorse destinate al finanziamento degli interventi previsti dal PNRR: prevista l'erogazione fino al 90% del costo dell'intervento entro 30 giorni dalla data di richiesta di trasferimento da parte del soggetto attuatore

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Abuso Edilizio

Quando si può procedere con l’acquisizione gratuita degli immobili abusivi

L’acquisizione gratuita degli immobili abusivi da parte dei Comuni, come previsto dall’art. 31 del DPR 380/2001 consente ai comuni di acquisire senza corrispettivo gli immobili che non siano stati demoliti e ripristinati dal proprietario entro novanta giorni dall’ingiunzione. La sentenza del Tar Campania n. 7452/2024 rappresenta un punto importante in questo contesto, confermando la legittimità dell’acquisizione gratuita di un immobile abusivo da parte del Comune.

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Abuso Edilizio

Responsabilità del nudo proprietario nell’abuso edilizio

Secondo il Codice Civile, il nudo proprietario detiene la proprietà di un bene, ma non ne può godere dei frutti, mentre l'usufruttuario beneficia dell'uso del bene senza poterlo vendere. Il Consiglio di Stato ha confermato e sottolineato la responsabilità del nudo proprietario anche in assenza di sua diretta partecipazione alla realizzazione delle opere, evidenziando l'importanza della corretta gestione delle proprietà condivise.

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