INAIL - “Imprese per la sicurezza”, le adesioni alla seconda edizione aperte fino al 22 marzo
INAIL - “Imprese per la sicurezza”, le adesioni alla seconda edizione aperte fino al 22 marzo
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INAIL - “Imprese per la sicurezza”, le adesioni alla seconda edizione aperte fino al 22 marzo
Unioncamere Liguria – Alps Liguria e Agenzia Regionale per l’Energia, con la collaborazione del Ministero dello Sviluppo Economico e di Regione Liguria, organizza a Genova il prossimo 26 febbraio un Info Day Energia
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INAIL presenta il nuovo modello sanitario: prestazioni più tempestive, mirate ed efficaci Prevenzione, ricerca, cura, reinserimento professionale: in un’ottica di stretto raccordo con le Regioni e il Ssn, un riassetto rinnovato per tradurre in modo opportuno la mission del Polo salute e sicurezza. Dai “Centri d’eccellenza” al risk management ancora più tutele per gli infortunati ROMA – Flessibile e in grado di adattarsi alle esigenze delle diverse realtà territoriali. Modulabile a seconda delle disposizioni assegnate a livello regionale dal Servizio sanitario nazionale. Rispettoso della sostenibilità finanziaria prevista dalla normativa in vigore attualmente. Sono questi alcuni dei principali aspetti che caratterizzano il nuovo modello sanitario dell'Inail la cui definizione è giunta a termine dopo due anni di lavoro che ha visto impegnato un apposito tavolo tecnico al quale hanno partecipato le strutture centrali dell’Istituto, integrato da rappresentanti dell’ex Ipsema e Ispesl. Attuazione dei contenuti dell’accordo quadro Stato/Regioni. Elaborato per tradurre in modo efficace la nuova missione istituzionale dell'Inail come “Polo salute e sicurezza”, il nuovo modello ridefinisce l'insieme delle attività sanitarie dell’Istituto e avvia un sistema integrato col Ssn per la tutela degli infortunati e dei tecnopatici, nel rispetto dell’accordo quadro in conferenza Stato-Regioni siglato il 3 febbraio 2012. Ricostituita la piena continuità nella presa in carico dell’infortunato. Sul fronte delle prestazioni all’utenza elemento qualificante del modello è la definitiva ricostituzione del continuum della presa in carico del lavoratore infortunato. Senza oneri aggiuntivi per lo Stato e per il mondo delle imprese, l’Inail si è dotato, infatti, di un’organizzazione efficace e strutturata in grado di esercitare l’ampio ventaglio di funzioni nell'erogazione delle prestazioni di assistenza sanitaria e riabilitativa di cui era titolare prima della legge 833/78 e ora pienamente riacquisito a seguito di diversi interventi del legislatore (legge finanziaria 67/88 e dlgs 81/2008 e 106/2009). Decentramento dei poteri: nascono i “Centri d’eccellenza”. Da un punto di vista organizzativo, nel nuovo modello vengono ricomprese – in modo organico e definito – tutte le macroaree funzionali che attualmente competono all’Inail in materia di sanità: prevenzione, sicurezza e ricerca; diagnosi e cura; protesi, riabilitazione e reinserimento; medicina legale; formazione. Il nuovo assetto procede, così, nella direzione di un significativo decentramento dei poteri e delle responsabilità a livello territoriale che – armonizzando servizi e strutture secondo il contesto specifico di ciascuna realtà locale – farà evolvere le attuali strutture sanitarie dell’Inail in “Centri di eccellenza” dedicati a specifici ambiti di medicina del lavoro (prevenzione) e di medicina legale indennitaria (oltre a quelli espressamente richiamati nelle Linee guida del Civ e relativi alla riabilitazione non ospedaliera). Valorizzazione delle risorse professionali nella nuova Sovrintendenza sanitaria centrale. Ad assicurare e garantire gli standard di qualità, omogeneità ed economicità del sistema, sarà un indispensabile coordinamento centrale. L'attuale Sovrintendenza medica generale – rafforzata nella sua autonomia gestionale, nell’amministrazione della spesa e nel governo di tutte le sue attività – evolverà in Sovrintendenza sanitaria centrale (Ssc): espressione (anche formale) di un cambiamento culturale che vuole valorizzare l’insieme delle figure professionali, ponendo su di uno stesso piano tutti gli operatori sanitari in una sinergia di azione tesa all’ottimizzazione dei servizi per l’utenza. Forte attenzione alle specificità e alle esigenze del territorio. A questa struttura centrale – polifunzionale e multidivisionale – corrispondono le Sovrintendenze sanitarie regionali, che attuano e replicano a livello territoriale le attività della Ssc e si interfacciano in modo diretto con le unità locali del Sistema sanitario. Sono le Sovrintendenze regionali che realizzano, nel concreto, il processo di presa in carico “globale” del lavoratore – dalle verifiche di medicina legale al reinserimento professionale finale –, che stipulano specifici protocolli d’intesa con le Regioni e che (anche facendo ricorso, a seguito di apposite convenzioni, a cliniche e centri privati) garantiscono il rispetto oggettivo dei parametri standard di riferimento definiti nei diversi accordi. Grazie a questo rapporto diretto, continuo e integrato l’Inail potrà, da una parte, valorizzare pienamente le proprie 130 strutture di cura lungo tutto il paese e, dall’altra, concorrere a dare una risposta ottimale – in relazione alla generale disponibilità di servizi a livello locale – alle specifiche esigenze del territorio. Nuove figure professionali: il referente medico per la prevenzione. Il decentramento dei poteri e delle responsabilità a livello territoriale comporterà per le Sovrintendenze regionali l’introduzione di nuove figure professionali: a partire dal referente medico per la prevenzione, incaricato di coordinare le attività sanitarie di prevenzione delle sedi e di assicurare la traduzione delle indicazioni programmatiche e delle linee guida centrali rispettando le specificità del territorio di riferimento (e avvalendosi, eventualmente, anche della collaborazione di altre figure professionali sanitarie e tecniche). La responsabilità prima di tutto: arriva il risk manager. Tra le nuove figure previste per ciascuna struttura regionale, ancora, da segnalare il dirigente medico esperto in riabilitazione (adeguatamente formato e referente per gli aspetti sanitari dell’erogazione agli invalidi del lavoro di dispositivi tecnici ed interventi di sostegno per il reinserimento nella vita di relazione) e professionisti specificatamente qualificati quali l’esperto protesi, il terapista occupazionale e – tratto autenticamente innovativo – il risk manager responsabile della gestione del rischio clinico e della qualità delle prestazioni indennitarie. Formazione e aggiornamento: l’Inail è Provider Ecm. In questo contesto, infine, particolare rilievo sarà assunto dalla formazione del personale. Per un più efficace adempimento ai rinnovati obblighi di acquisizione dei crediti formativi (Educazione continua in medicina, secondo quanto disposto dalla legge 201/2011) l’Inail ha, così, assunto il ruolo di “Provider Ecm”: incarico che gli consentirà di promuovere ed estendere anche a soggetti esterni la consolidata azione formativa in ambito sanitario e di diffondere, in tal modo, la propria cultura prevenzionale e assicurativo-sociale. Forte della sua esperienza consolidata, l’Istituto farà ricorso nell’attuazione di questi programmi prevalentemente alle risorse interne, anche mediante la sistematica organizzazione di focus annuali che coinvolgeranno la totalità delle figure professionali sanitarie.
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OSS. SICUREZZA STRADALE - ALTA ADESIONE ALL'APPUNTAMENTO DI GENOVA PER IL SEMINARIO "SICUREZZA STRADALE E VIABILITÀ URBANA: IL RUOLO DELLE INFRASTRUTTURE" [14-01-2013] Le amministrazioni interessate possono comunicare la propria partecipazione al fax 06.68307232 o all’indirizzo email info@sicurezzastradale.anci.it Gia diverse decine le adesioni ai lavori dell'’Osservatorio Nazionale delle Autonomie Locali sulla Sicurezza Stradale che il 16 gennaio, a Genova, organizza il seminario “Sicurezza stradale e viabilità urbana: il ruolo delle infrastrutture” che si terrà presso la Sala del Camino-Palazzo Ducale di Genova. L’evento ha la finalità di stimolare la sinergia tra i soggetti istituzionali e privati sul tema della sicurezza stradale, al fine di realizzare una sede di raccordo tra gli Enti Locali e i soggetti pubblici e privati che possa contribuire al consolidamento e alla diffusione di una nuova cultura della sicurezza stradale nelle nostre città. Il programma del seminario sarà disponibile a breve sul sito www.sicurezzastradale.anci.it. Il seminario è gratuito. Per partecipare inviare la scheda adesione via fax allo 06.68307232 o all’indirizzo email info@sicurezzastradale.anci.it.
Con DPCM del 20 dicembre 2012 sono state stabilite la modulistica e le modalità per la presentazione della Dichiarazione Ambientale 2013 su...
Avcp: Certificati Esecuzione Lavori - Temporanea interruzione per manutenzione del servizio Il sistema di rilascio dei certificati esecuzione lavori “CEL” è in corso di manutenzione e pertanto soggetto a temporanee interruzioni di servizio. Qualora le Stazioni Appaltanti non riescano ad emettere i Certificati attraverso il sistema, lo devono segnalare via email a segreteria_OSIT@avcp.it . Al fine di consentire l’operatività delle Stazioni Appaltanti, fino al ripristino ottimale del servizio, di cui sarà dato opportuno comunicato e fermo restando l’obbligo di inserire a sistema i dati non appena ripristinato il servizio, i CEL potranno essere emessi in forma cartacea.
TERREMOTO EMILIA - STUDIO ERVET PROMETEIA: LA RICOSTRUZIONE ENTRO IL 2019 [10-01-2013] Ieri è stato annunciato un bando da 40 milioni di euro che prevede, nella zona rossa, contributi a fondo perduto fino a 200mila euro per progetti indirizzati a innovazione e adeguamento tecnologico, ricollocazioni produttive ed efficienza ambientale Serviranno circa sette anni per la ricostruzione delle aree colpite dal terremoto in Emilia. Lo scenario seppure dunque più positivo, rispetto ad altre esperienze non soltanto italiane, ma anche straniere, sembra ancora lontano dal definirsi concluso. E’ quanto emerge da uno studio commissionato da Regione e Unioncamere Emilia Romagna: la ricostruzione terminerà nel 2019 e si riportano pure le cifre, 11,5 miliardi di danni, di cui tre alle imprese dell’industria, del commercio e dei servizi e altri 2,3 all’agricoltura e al sistema agroindustriale. I dati della ricerca sono riportati in un articolo pubblicato oggi su Il Sole 24Ore: “a partire dal 2014 e fino al 2016 le spese per la ricostruzione dovrebbero incidere in modo significativo sull’incremento del valore aggiunto, con una quota stimata tra il 50 e il 70%. Del resto anche la perdita di ricchezza, in termini di mancata produzione, non esaurirà i suoi effetti nel breve periodo. Secondo le stime – precisa Ervet Prometeia - nei 54 Comuni emiliani delle aree terremotate, questa perdita ammonta a 3,8 miliardi di euro, con un picco del 4,5% nelle zone a maggiore densità produttiva. La perdita di ricchezza incide sul 2012 solo per un 40%, con strascichi pesanti durante l'anno appena iniziato (con un'altra quota del 40%) ma anche nel biennio successivo, fino al 2015”. Ma chi pagherà di più? “A pagare il prezzo più alto saranno i 12 Comuni del cratere, dove la perdita di reddito raggiunge il 36,1% (il resto è ripartito tra i restanti 42 Comuni). In ogni caso, come ribadisce la Regione, una stima definitiva e aggiornata del Pil perso a causa del terremoto potrà essere realizzata solo a partire dalla prossima primavera”. Ma torniamo alla ricostruzione: il governatore Errani parla chiaro. Ieri è stato annunciato un bando regionale da 40 milioni di euro che prevede, nella zona rossa, contributi a fondo perduto fino a 200mila euro per progetti indirizzati a innovazione e adeguamento tecnologico, nuove ricollocazioni produttive ed efficienza ambientale. Ma non è tutto: allo studio c’è infatti un centro innovazione di riferimento europeo nel settore biomedicale, aperto a partner privati, che avrà sede a Mirandola, previsto all’interno del bando sulla ricerca industriale.
Riforma degli ammortizzatori sociali Indennità e Assicurazione sociale per l'impiego Con l'entrata in vigore dei nuovi ammortizzatori sociali da gennaio 2013 cambiano le tutele per tutti i lavori dipendenti compresi i giovani precari. La riforma si fonda su due pilastri: Aspi (Assicurazione sociale per l'impiego) e fondi di solidarietà bilaterali, per i quali il Governo si è impegnato con la legge di stabilità a garantire risorse. L'Aspi, sarà "più generosa" della vecchia disoccupazione e mobilità. "Un lavoratore che percepisca 1.300 euro al mese per 13 mensilità, ora avrà tra il 6 e il 10% in più rispetto al vecchio sistema. Chi prendeva 1.800 euro avrà tra il 14% e il 21% in più": è quanto sostiene il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero su un articolo pubblicato dal Corriere della Sera il 2 gennaio 2013. All'indennità, pensata in primo luogo per i giovani, si potrà accedere avendo lavorato almeno 13 settimane degli ultimi 12 mesi, senza ulteriori requisiti.
Premio assicurativo INAIL - riduzione per interventi di prevenzione: il 28 febbraio il termine di inoltro delle domande
Invasi irrigui, dalla Regione 10 milioni I fondi ai consorzi di agricoltori che realizzeranno "laghetti" interaziendali In sintesi La Regione Emilia-Romagna finanzia, con 10 milioni e 25 mila euro, la realizzazione di "laghetti" per l'agricoltura. Entro il 5 aprile 2013 le aziende interessate possono presentare domanda. I fondi sono stanziati grazie alla misura 125 del Programma di sviluppo rurale. Le imprese devono unirsi in consorzi (minimo 10 imprese) e la raccolta di acqua deve essere compresa in una dimensione tra 50mila e 250mila metri cubi. Il contributo regionale in conto capitale può coprire fino al 70% del totale della spesa. 03.01.2013 La prolungata siccità della scorsa estate ha dimostrato quanto grave possa essere il problema della disponibilità di acqua in agricoltura. Per questo la Regione ha approvato il secondo programma regionale per la realizzazione di invasi idrici interaziendali per l’irrigazione e l’allevamento. A disposizione ci sono 10 milioni e 25 mila euro nell’ambito della misura 125 del Programma di sviluppo rurale. Le risorse serviranno a erogare contributi agli agricoltori che, unendosi in consorzi di almeno 10 imprese, realizzeranno invasi di raccolta delle acque al servizio delle imprese agricole aderenti al consorzio stesso, in una dimensione compresa tra 50 mila e 250 mila metri cubi. Gli investimenti ammessi potranno avere una dimensione finanziaria tra 100 mila e 1 milione di euro. L’aiuto sarà concesso sotto forma di contributo in conto capitale e potrà coprire fino al 70% del totale della spesa. Le domande possono essere presentate, entro il prossimo 5 aprile 2013. Sono sette gli invasi irrigui interaziendali, destinati a soddisfare i fabbisogni idrici di oltre 140 imprese agricole e zootecniche, già finanziati dalla Regione nel 2012 con 4 milioni e 190 mila euro. La nuova iniziativa presenta, oltre a un maggiore plafond finanziario, anche un altro elemento di novità: il numero di imprese necessarie per la costituzione del Consorzio di scopo è stato ridotto da 20 a 10. Priorità sarà inoltre riconosciuta ai progetti al servizio di territori collinari e montani; a quelli che coinvolgono un più ampio numero di imprese oltre il livello minimo, alla maggior estensione delle superfici asservite o alla realizzazione ex novo di invasi con relative reti di adduzione. Il bando è consultabile sul Bollettino ufficiale della Regione dell'11 dicembre 2012.
Pubblicati i primi risultati dell’attività di controllo dell'Osservatorio sul calcestruzzo e sul calcestruzzo armato