Quando l'umidità ambientale provoca danni al parquet
Il caso in questione riguarda un accertamento tecnico presso un’abitazione in provincia di Milano in cui il parquet presentava delle...
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Il caso in questione riguarda un accertamento tecnico presso un’abitazione in provincia di Milano in cui il parquet presentava delle...
Un pavimento in legno, rispetto ad altri tipi di pavimentazioni, presenta maggiori problematiche di posa in opera e di finitura, sia per i diversi...
Nei pressi di Copenaghen, è in costruzione un grande ospedale, di circa 110.000 mq di superficie utile, costituito da diversi edifici con altezze tra i 2 e 10 piani fuori terra. La memoria presenta il confronto tra due diverse soluzioni prefabbricate strutturali e di facciata, in c.a. e c.a.p,. Si descrive in particolare la soluzione con pannelli di facciata con diverse finiture, aventi sia funzione di tamponamento, coibentazione che ruolo di struttura portante.
Quali condizioni ambientali e di cantiere richiede la posa in opera di un parquet? In cantiere, come stoccare e verificare gli elementi lignei? Quale geometria e tipologia di posa per il parquet? Ecco un articolo di approfondimento per rispondere ai principali quesiti che riguardano la posa in opera dei pavimenti in legno in indoor.
Per il parquet, conoscere il suo comportamento e la resistenza nei confronti della durezza, della resistenza all’impronta, resistenza all’impatto, dell’abrasione e dell’usura, nonché il comportamento alle diverse fasi di lavorazione, ha una grande importanza. Si tratta di parametri che evidenziano le specifiche proprietà di ogni singola specie legnosa a resistere alle sollecitazioni meccaniche esterne.
L’acqua è uno dei principali fattori che influenzano le caratteristiche meccaniche e fisiche del legno.
Esprimere però il contenuto di acqua presente nel tessuto legnoso in valore assoluto non darebbe alcun metro di valutazione. Si ricorre perciò alla quantificazione dell’acqua contenuta, mediante la percentuale di umidità riferita al “peso anidro”, cioè al peso del legno assolutamente secco.
In questo articolo verrà fatta un indagine sulle possibili cause del distacco dei pavimenti in legno da sottofondi cementizi.
La riduzione di vita utile dovuta a fenomeni di corrosione è causa di preoccupazione per numerose strutture in cemento armato, soprattutto se realizzate con calcestruzzi di scarsa qualità.
Il comportamento ultimo di elementi sottili in cemento armato, quali ad esempio le piastre, può essere governato dal punzonamento dovuto a forze concentrate.
Si illustrano i criteri e le scelte che sono state adottate in una proposta a livello di progetto preliminare per adempiere in modo rigoroso e...
L'approccio semplificato si basa sull'ipotesi di distribuzione lineare delle tensioni di aderenza tra acciaio e calcestruzzo lungo la lunghezza di...
Con l’introduzione del Superbonus, si presenta una grandissima opportunità per la riqualificazione del patrimonio edilizio italiano al fine di renderlo più sicuro e sostenibile.
In questo articolo si presentano alcune soluzioni disponibili per realizzare interventi di recupero integrati e sostenibili applicabili alle strutture multipiano tipiche delle periferie, che abbinino miglioramento strutturale, energetico e del comfort in generale, e siano ispirati al Life Cycle Thinking, si definiscono i metodi per la progettazione e se ne discutono i limiti di applicabilità.
Gli eventi sismici registrati nel Maggio del 2012 in Emilia Romagna, Veneto e Lombardia hanno messo in luce le vulnerabilità degli edifici...
Articolo presentato all'Italian Concrete Days
Lo scopo della ricerca è quello di valutare il danneggiamento subito da pilastri in C.A. come conseguenza di fenomeni di corrosione delle armature e di stimare l’efficacia di una tecnica di ripristino basata sull’applicazione di una camicia in calcestruzzo fibro-rinforzato ad elevate prestazioni.
Tecnica per il rinforzo locale per il miglioramento sismico mediante HPFRC
Durante un sisma, ogni elemento costituente l’edificio è soggetto ad azioni proporzionali al prodotto tra l’accelerazione e la massa dell’elemento stesso.
Il presente articolo tratta le problematiche legate al trasferimento delle azioni sismiche in edifici prefabbricati.
Scopo della ricerca è lo studio dell’efficacia di questa tecnica per l’adeguamento sismico. Sono presentati i risultati di due prove sperimentali: un nodo pilastro-fondazione e un nodo trave-pilastro in scala reale.
Vengono illustrati due interventi eseguiti su altrettanti edifici danneggiati dal terremoto dell’Emilia. Il primo esempio riguarda un edificio prefabbricato adibito a laboratori industriali, quindi diviso in unità immobiliari mediante pareti in blocchi.
Lo schema caratteristico di una struttura prefabbricata La tecnica della prefabbricazione applicata alla realizzazione di strutture in c.a. ha...
Confronto tra soluzioni tradizionali a secco, emulative del C.A. gettato in opera e di nuova concezione
Il Prof. Paolo Riva in questa breve nota ci evidenzia cosa cambierà nel capitolo 7 delle Nuove Norme Tecniche delle Costruzioni
Tramite l’analisi critica e il confronto di alcuni modelli proposti in letteratura per la stima della resistenza residua di elementi strutturali, si evidenziano nel presente lavoro le criticità dei modelli empirici e l’efficacia di quelli analitici.