LATERCOMPOUND SRL
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Il presente documento rappresenta un estratto della tesi di Carmelo Rosario Sturiale e Salvatore Iraci Sareri - Facoltà di Ingegneria - Università degli Studi di Messina Realizzata in collaborazione con ENEA - Ente per le Nuove Tecnologie l’Energia e l’Ambiente
Si tratta di classi pavimentali numericamente esigue, ma molto interessanti e poco conosciute, realizzate attraverso la giustapposizione e la replicazione di posa di elementi di forma triangolare, romboidale, esagonale, ottagonale, cubica, mandorlata (o “lunata”) ecc.
Le strutture voltate in opus caementicium, com’è noto, costituiscono uno dei tratti distintivi ed originali dell’architettura romana.
Per la produzione romana di età imperiale dei mattoni cotti il modello di origine – più che i formati di tradizione ellenistica dal forte spessore e notevole peso – è costituito dalle tegole piatte di ampie superfici.
Impiego innovativo dei laterizi cotti ne fanno ben presto i romani per creare pareti cave areate sia ai fini di eliminare l’umidità da pavimenti e pareti, sia per realizzare sistemi di riscaldamento delle abitazioni signorili e, soprattutto, degli edifici termali.
Il modello di origine di vari tipi di laterizi cotti romani - in particolare il caratteristico mattone quadrato di età imperiale - è da rintracciare nelle grandi tegole da tetto.
Solaio antisismico misto legno calcestruzzo
Storia dell'uso del mattone
Storia dell'uso del mattone
Storia dell'uso del mattone
Una particolare connessione legno-calcestruzzo: analisi sperimentale e simulazione numerica