Italian Concrete Conference
aicap e CTE sono le Associazione Culturali che si occupano storicamente del tema del calcestruzzo e del cemento in Italia.
aicap e CTE sono le Associazione Culturali che si occupano storicamente del tema del calcestruzzo e del cemento in Italia.
Per via del forte impatto ambientale della produzione di cemento Portland, sono in fase di sviluppo leganti alternativi al cemento Portland, con proprietà similari, ma che necessitano di un minor consumo energetico e contraddistinti da ridotte emissioni di CO2. Tra i possibili sostituti vi sono i leganti ad attivazione alcalina.
La memoria mostra i principali risultati ottenuti da analisi numeriche agli elementi finiti condotte per simulare il comportamento monotono di fondazioni di torri eoliche. I carichi applicati simulano le condizioni estreme prodotte dal vento.
In questo lavoro si intende ripercorrere l'evoluzione normativa degli ultimi decenni con particolare riferimento alla progettazione delle solette da ponte in c.a. Normative meno recenti, non più in vigore, risultano comunque significative nel supportare il processo conoscitivo delle strutture esistenti.
Nel presente lavoro viene analizzato questo problema applicato ad una particolare tecnologia costruttiva con solai di grande luce in elementi prefabbricati precompressi attraverso un caso studio sperimentale e numerico. Per questo, è stata realizzata una serie di prove dinamiche, impiegando tecniche classiche e innovative, su una struttura prototipo con due impalcati realizzata con la tecnologia costruttiva presa in esame.
Il nuovo polo logistico realizzato a Castelguglielmo prevede la realizzazione di una serie di edifici, in particolare un deposito e cinque corpi ancillari, Viste le dimensionicosniderevoli della struttura sono stati introdotti tre giuntiper consentire e contenere le dilatazioni termiche. Ecco nel dettaglio l'intervento.
Analisi dei metodi alternativi per la verifica in duttilità locale degli elementi trave, confrontando tra loro i risultati ottenibili dal rispetto della regola di dettaglio e dal calcolo esplicito, in termini di capacità di duttilità in curvatura.
L’utilizzo di tunnel sommersi galleggianti (SFTs) in calcestruzzo armato rappresenta una possibile soluzione per l’attraversamento di ampi e profondi fiordi ed è, di conseguenza, considerato per la realizzazione dell’autostrada E39 che si svilupperà lungo la costa occidentale della Norvegia.
L’obiettivo del lavoro è colmare, seppur parzialmente, la mancanza di dati statistici relativi all’acciaio e al calcestruzzo ad uso strutturale impiegato nelle decadi ‘20-’40 in Italia. A tal fine, è stata generata una banca dati attraverso la raccolta, catalogazione e analisi dei certificati di prova conservati nell’archivio storico del Laboratorio Prove Materiali del Politecnico di Milano.
La memoria trae ispirazione da un caso studio concernente una nevicata eccezionale caduta a più riprese in una zona montana dell’arco alpino in territorio italiano. In quest’area era presente un edificio prefabbricato industriale con copertura piana composta da tegoli alari Ondal alternati da coppelle shed.
Studio di fattibilità di un calcestruzzo innovativo con ghiaia di vetro cellulare, aggregato leggero e resistente ottenuto dal riciclo del vetro. Un’alternativa sostenibile all’argilla espansa.
Lo scopo di questo lavoro è analizzare le proprietà meccaniche e di durabilità dei calcestruzzi ad altissime prestazioni riciclati (RUHPC) contenenti diverse quantità di aggregato fine riciclato ottenuto dalla frantumazione di calcestruzzi ad altissime prestazioni (UHPC). Il lavoro riassume e confronta i risultati di diverse campagne sperimentali condotte nell'ambito del progetto ReSHEALience
Le barre d’armatura Dual-Phase (DP) rappresentano una valida alternativa al tradizionale TempCore®. La particolare microstruttura, in cui la martensite è inglobata in una matrice ferritica, rende gli acciai DP meno sensibili ai fenomeni di corrosione, con minori decadimenti delle caratteristiche meccaniche soprattutto in termini di capacità di deformazione
I ponti in c.a. presenti lungo le strade italiane sono stati realizzati, per la maggior parte dei casi, nel secolo scorso e devono continuare a garantire la piena funzionalità delle infrastrutture con i carichi attuali. Al fine di valutare i corretti margini di sicurezza di dette strutture, occorre conoscere la resistenza a trazione delle barre di armatura impiegate all’epoca della costruzione.
Il presente lavoro riguarda lo studio dell’interazione suolo-struttura attraverso un approccio di tipo FE-BIE. Il problema d’interazione viene studiato servendosi dell’accoppiamento tra il metodo agli elementi finiti, per il calcolo delle sollecitazioni sulla struttura, e equazioni integrali al contorno, utilizzate per descrivere la risposta del sottosuolo elastico e isotropo.
In questo lavoro viene presentata una proposta per la modellazione numerica del recupero in termini di resistenza meccanica, indotto dalla riparazione autogena; in particolare, vengono illustrate la formulazione teorica del modello e la sua calibrazione e validazione.
La memoria mostra i prin cipali risultati ottenuti da una campagna sperimentale effettuata presso il laboratorio LPMSC del Politecnico di Milano con applicazione di carichi laterali ciclici e monotoni su prototipi di torri eoliche su terra con fondazioni superficiali immerse in terreno sabbioso.
L’articolo presenta i risultati di prove di taglio laterale cicliche svolte presso il laboratorio LPMSC del Politecnico di Milano su quattro elementi di muro rivolte alla caratterizzazione del comportamento meccanico del muro a taglio con l’impiego di differenti schemi di disposizione di armatura di parete.
La memoria illustra gli interventi di ripristino e miglioramento sismico del Viadotto Caldarola ubicato sulla SS 77 “Val di Chienti” a seguito del terremoto del Centro Italia del 2016. Ogni impalcato è costituito da 6 travi pre-sollecitate con cavi post-tesi. Il miglioramento sismico è stato ottenuto introducendo degli isolatori in neoprene armato con nucleo in piombo.
Il presente lavoro focalizza l’attenzione sui “Ponti a volta sottile e trave irrigidente”, noti anche come “Ponti ad arco a via superiore - Tipo Maillart”, particolarmente diffusi in Italia e realizzati tra gli anni ’40 e ’60 del secolo scorso. Per semplicità di trattazione e risoluzione, gli schemi di calcolo tipicamente adottati al tempo riflettevano l’idea di una modellazione strutturale semplificata, in quanto modelli più raffinati richiedevano un impegno computazionale che i mezzi informatici dell’epoca non potevano certamente offrire. Ai fini della valutazione delle principali criticità dei “Ponti ad arco Maillart”, il lavoro intende ripercorrere l’idea del progettista del tempo attraverso una analisi parametrica di una struttura tipo presa come riferimento. In particolare, si sono analizzate le variazioni delle sollecitazioni, tanto nell’arco quanto nell’impalcato, al variare dello schema strutturale di calcolo ipotizzato.
Il comportamento meccanico delle barre d’armatura è influenzato dai fenomeni di corrosione. In presenza di ambienti aggressivi, il decadimento della capacità in deformazione (Agt) può arrivare al 50% del valore iniziale di riferimento, con conseguenze drastiche sul comportamento di elementi e strutture di c.a., soprattutto laddove è atteso lo sviluppo delle cerniere plastiche in accordo con le attuali regole di progettazione sismica.
Nell'articolo verrà discussa la modellazione di impalcati da ponte mediante l'analogia a grigliato. Questo metodo consente di rappresentare...
Memoria presentata in occasione del Congresso aicap e CTE 2021. In questo articolo un’innovativo sistema di monitoraggio attivo delle strutture prefabbricate in grado di rilevare anomalie statiche e dinamiche relative alle sollecitazioni cui è sottoposta la struttura.
Memoria presentata in occasione del Congresso aicap e CTE 2021. In questo articolo la comparazione dei risultati delle numerose prove di carico, effettuate sui diversi solai di ogni livello dell’edificio, con le valutazioni teoriche.
Questo lavoro tratta il tema della sicurezza sismica dei componenti non strutturali di elevato valore, e dell’effetto sulla loro risposta dell’amplificazione dell’azione sismica con la quota.