Case Green, la normativa spiegata facile in un documento dei commercialisti

Il Consiglio e la Fondazione nazionali dei commercialisti hanno recentemente pubblicato un documento intitolato “Primo esame della Direttiva Prestazione energetica nell’edilizia”, noto anche come Direttiva Case Green. Questo approfondimento, realizzato dalla Commissione “Fiscalità immobiliare e della transizione ecologica”, presieduta da Marco Preverin, fa parte delle attività dell’area “Fiscalità”, sotto la supervisione del Consigliere nazionale tesoriere Salvatore Regalbuto.

Il documento, curato da Cristoforo Florio, Francesco Nesci e Stefano Spina, offre una prima analisi della Direttiva, con l’intento di renderla comprensibile anche a un pubblico non specializzato. Tale iniziativa è di grande rilevanza considerando l’impatto delle disposizioni in essa contenute sul patrimonio edilizio europeo e sul percorso verso la sostenibilità ambientale.

La Direttiva nel contesto della lotta ai cambiamenti climatici

Come evidenziato nell’introduzione al documento, l’Unione Europea è da tempo impegnata nella lotta ai cambiamenti climatici. Secondo i dati dell’Agenzia europea dell’ambiente, nel 2015 l’UE si collocava come il terzo produttore mondiale di gas serra, superata solo da Cina e Stati Uniti. Nel 2019, la sua posizione è scesa al quarto posto, dietro anche all’India.

Gli edifici rappresentano una delle principali sfide per la riduzione delle emissioni: il riscaldamento e il raffrescamento degli immobili assorbono circa il 40% dell’energia consumata nell’UE e producono il 36% delle emissioni di gas serra legate all’energia.

Per affrontare questo problema, l’Unione Europea ha introdotto la proposta di direttiva TA-9-2023-0068, denominata “Prestazione energetica nell’edilizia”. L’obiettivo è migliorare le prestazioni energetiche degli edifici, ridurre le emissioni di gas serra e raggiungere, entro il 2050, un patrimonio edilizio a emissioni zero.

Nel dicembre 2023, il Parlamento Europeo e il Consiglio Europeo hanno elaborato un nuovo testo (TA-9-2024_0129), che offre maggiore flessibilità agli Stati membri, pur mantenendo l’ambizioso obiettivo della neutralità climatica entro il 2050. Questo testo include un primo step significativo fissato per il 2030.

La Direttiva, identificata ufficialmente come 2024/1275, è stata approvata definitivamente dal Parlamento Europeo il 12 marzo 2024 e successivamente dall’ECOFIN (Consiglio Economia e Finanza dell’UE) il 12 aprile 2024. Pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea l’8 maggio 2024, è entrata in vigore il 29 maggio 2024. Da questa data, gli Stati membri hanno due anni di tempo per recepire la normativa e presentare piani dettagliati per la ristrutturazione del proprio patrimonio edilizio nazionale.

La Direttiva rappresenta un passaggio cruciale per l’efficientamento del patrimonio edilizio europeo, con ricadute significative sia sul piano ambientale che economico. In questo contesto, i commercialisti possono giocare un ruolo determinante come consulenti per le imprese e promotori della sostenibilità.

Grazie alla loro competenza in ambito fiscale e normativo, i commercialisti possono supportare le aziende e i privati nell’adozione delle misure richieste dalla Direttiva, contribuendo a massimizzare le opportunità di incentivi e agevolazioni previste. Inoltre, la loro esperienza può facilitare la comprensione e l’applicazione di strategie sostenibili, promuovendo una transizione efficace verso un’economia a basse emissioni di carbonio.

IL DOCUMENTO INTEGRALE È SCARICABILE IN ALLEGATO.