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Casa Italia, il dado è tratto: interventi per la prevenzione antisismica, finanziamenti e incentivi

Dalle consultazioni del premier Renzi emergono alcune principali fronti di intervento di Casa Italia, tra le quali spiccano gli interventi di nuova costruzione e messa in sicurezza antisismica e misure incisive per aggredire i due principali canali di intervento sul patrimonio

Sisma-bonus, mappature, interventi-tipo, utilizzo degli incentivi già presenti: il progetto Casa Italia ha i suoi pilastri, o linee-guida, da cui partire per iniziare il viaggio verso una messa in sicurezza del Paese che, di fatto, non è mai iniziata.

Ieri, a Palazzo Chigi, si sono svolte le consultazioni del premier Renzi e del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio De Vincenti con tutte le categorie (imprenditori e tecnici) dei protagonisti interessati. Le linee guida di riferimento sono quattro, annunciate da ìl project manager del Politecnico di Milano, Giovanni Azzone:

 

  1. mappatura del Paese: i dati sono frammentari, bisognerà metterli assieme per avere un quadro più preciso;
  2. progettazione degli interventi: si tratta di interventi-tipo di nuova costruzione e adeguamento antisismico degli edifici esistenti, che faranno da modello per i progettisti. Riguarderanno non solo ospedali e scuole, ma anche il patrimonio edilizio privato;
  3. finanziamenti e procedure: definizione di regole più agili e meno burocrazia;
  4. formazione tramite le nuove tecnologie: si pensa ad un programma rivolto agli amministratori pubblici

Alla base di tutto, comunque, restano gli inerventi-tipo di nuova costruzione e messa in sicurezza antisismica, e le misure incisive per aggredire i due principali canali di intervento sul patrimonio, ossia la diffusa e frazionata platea di residenze private e tutti gli edifici pubblici di importanza strategica.

 

"C’è un importante lavoro che faremo con Renzo Piano - ha detto Giovanni Azzone - . Predisporremo linee guida per eseguire gli interventi, ma lavoreremo anche a progetti-tipo che possano fare da esempio, sia per nuove costruzioni, sia per interventi di adeguamento". Si ragiona anche sull'edificio scolastico tipo, ossia una scuola antisismica ovviamente, ma anche bella e funzionale sotto il profilo della didattica. Si cercherà anche di lavorare a progetti standard per edifici pubblici abitazioni.

 

Il sottosegretario De Vincenti ha anche dato appuntamento, entro fine settembre, per approfondire e sistematizzare le proposte, e aprire un tavolo tecnico con le associazioni coinvolte per proseguire il lavoro. Pare che non sia un problema di soldi. Quelli, secondo De Vincenti, infatti "ci sono - lo ha dichiarato a Porta a Porta - bisogna spenderli bene ed evitare che la gente ci mangi sopra, che siano fatti interventi a capocchia".