Caro materiali e compensazioni: la revisione dei prezzi non riguarda le parcelle dei professionisti
MIMS: le compensazioni valgono solo per prodotti, attrezzature e lavorazioni e non anche per la fase esecutiva di direzione lavori e coordinamento sicurezza
Niente compensazioni dei prezzi per le parcelle dei professionisti tecnici impegnati in appalti di lavori pubblici.
Il chiarimento arriva dal MIMS, che con parere 1371/2022 del del 21 giugno scorso, ha fornito un'importante delucidazione in materia di compensazione dei prezzi per gli appalti di lavori pubblici (art.26 del DL 50/2022 - Aiuti).
Il meccanismo compensativo previsto dalla norma - sottolinea il Ministero - riconosce un adeguamento dei prezzi, con relativa adozione dello stato di avanzamento dei lavori, emissione del certificato di pagamento e corresponsione del relativo pagamento, unicamente con riguardo alla determinazione del costo dei prodotti, delle attrezzature e delle lavorazioni eseguite dall’appaltatore, non essendo, invece, previsto alcun adeguamento dei corrispettivi dovuti per servizi.
Non si deve quindi applicare il corrispondente adeguamento dei corrispettivi dei servizi legati alla fase esecutiva (direzione lavori e coordinamento sicurezza) mediante ricalcolo della parcella tenendo conto del nuovo importo lavori determinato mediante applicazione dell'art. 26 sopracitato.
Le regole per la compensazione dei prezzi del DL Aiuti
Il DL 50/2022 (Decreto Aiuti, convertito in legge 91/2022) prevede che le Regioni adottino, entro il 31 luglio 2022, e limitatamente all’anno 2022, un aggiornamento dei prezzari regionali per far fronte alla particolare situazione di crisi.
In attesa dell’approvazione, le stazioni appaltanti (enti locali e PA che lanciano i bandi) quantificano il prezzo dei prodotti, delle attrezzature e delle lavorazioni, cui l'appaltatore ha diritto, incrementando fino al 20% le risultanze dei prezzari regionali esistenti e ancora da aggiornare.
IL PARERE DEL MIMS E' SCARICABILE IN FORMATO PDF PREVIA REGISTRAZIONE AL PORTALE