Cantieri edili: l'aumento dei costi per la sicurezza può giustificare la compensazione per il caro materiali
ANAC: anche l’aumento dei costi per garantire la sicurezza dei lavoratori, se legato all’utilizzo di particolari materiali da costruzione per i quali sono stati rilevati scostamenti di prezzo rilevanti, può essere suscettibile di compensazione da parte delle stazioni appaltanti.
Il parere di funzione consultiva n.42/2023 dell'ANAC, pubblicato il 29 settembre, l'ANAC, è sicuramente rilevante per tutte le imprese edili visto che di fatto inserisce tra i costi 'rimborsabili' attraverso il meccanismo delle compensazioni per il caro materiali quelli per la sicurezza.
Compensazioni per il caro materiali: ecco quando
Il meccanismo delle compensazioni, lo ricordiamo, è contemplato nell’art. 1-septies del DL 73/2021, conv. in legge 106/2021, e successivamente nell’art. 29, comma 1, lett. b) del DL 4/2022, conv. in legge 25/2022.
L'ANAC evidenzia che la possibilità di procedere alla modifica dei contratti pubblici durante il periodo di efficacia - evidenzia l'ANAC - è quindi limitata ai casi, specifici e tassativi, fissati dall’art.106 del d.lgs. 50/2016, come oggi sostituito dall’art. 120 del d.lgs. 36/2023, quale disposizione di stretta interpretazione, trattandosi di una deroga al principio dell’evidenza pubblica (Comunicato del Presidente del 21 marzo 2021).
Tra tali casi l’art. 106 del d.lgs. 50/2016, comma 1, lett. a), così come l’art. 120, comma 1, lett. a) del d.lgs. 36/2023, contemplano la possibilità di procedere alla revisione dei prezzi, purché la stessa sia stata prevista nei documenti di gara “in clausole chiare, precise e inequivocabili”.
I costi per la sicurezza possono rientrare
L'Istituto precisa che, qualora nell’ambito dell’appalto siano previste specifiche lavorazioni finalizzate a garantire la sicurezza, che richiedano l’impiego di materiali da costruzione per i quali il MIT abbia rilevato variazioni dei prezzi con appositi decreti previsti dalle disposizioni in esame, anche tali specifiche lavorazioni possono rientrare nell’ambito di applicazione delle previsioni emergenziali riferite alla compensazione per il caro materiali, alle condizioni e nei limiti ivi stabiliti.
In realtà, evidenzia ANAC, le disposizioni di riferimento sono espressamente riferite alle variazioni dei prezzi dei singoli materiali da costruzione impiegati nelle lavorazioni contabilizzate dal direttore dei lavori nei periodi indicati dalle norme stesse e non fanno riferimento ad ulteriori voci di costo, come quelle genericamente riferibili alla sicurezza che, pertanto, sulla base di un’interpretazione strettamente letterale delle medesime, sembrerebbero escluse dal meccanismo di compensazione disciplinato dalle disposizioni in parola.
Ma qui entrano in gioco anche "supremi valori costituzionali": gli artt. 2, 32 e 41 riguardano il diritto ad una (effettiva) tutela della salute del lavoratore, inteso sia come diritto all’incolumità fisica sia come diritto ad un ambiente lavorativo (realmente) salubre, entrambe condizioni imprescindibili per la tutela della persona umana nella sua integrità psico-fisica.
IL PARERE 42/2023 DELL'ANAC E' SCARICABILE IN ALLEGATO PREVIA REGISTRAZIONE AL PORTALE
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