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Campi Flegrei, sciame sismico in corso: altra scossa, questa di magnitudo 3.5

Un altro terremoto di magnitudo 3.5 ha colpito i Campi Flegrei, dopo quello già registrato nella notte tra il 12 e il 13 marzo. Questa scossa, pur allarmando nuovamente i cittadini, è stata di minore intensità e durata rispetto alla precedente.

Scossa meno potente e più breve di quella del 12 marzo

Nuova forte scossa di terremoto (3.5) ha colpito questa sera (14 marzo) alle 19.44 la zona dei Campi Flegrei, con epicentro la zona di Pozzuoli e Bagnoli ed è stata sentita distintamente anche dai residenti nel Capoluogo campano. Fortunatamente, si è trattato di un sisma molto più breve, e anche meno potente di quello registrato poco più di 48 ore fa.

Notizia in aggiornamento.


Nella notte tra il 12 e il 13 marzo, alle 1:25, un terremoto di magnitudo 4.4 ha scosso l'area dei Campi Flegrei, svegliando bruscamente la popolazione e spingendo migliaia di persone a riversarsi in strada in preda al panico. L'epicentro del sisma è stato localizzato a soli due chilometri di profondità, in mare, vicino alla costa di via Napoli a Pozzuoli. Tuttavia, gli effetti più gravi si sono registrati a Napoli, in particolare nel quartiere di Bagnoli, dove si sono verificati danni a edifici e cadute di calcinacci, tra cui quelli dalla chiesa di Sant'Anna, il cui campanile ora necessita di verifiche strutturali.

Fortunatamente, l'unica persona rimasta ferita è una donna che ha riportato lievi escoriazioni a causa del crollo di un controsoffitto nella sua abitazione. I vigili del fuoco sono intervenuti rapidamente per soccorrere i residenti, in particolare quelli rimasti bloccati ai piani superiori delle loro case a causa delle porte bloccate dagli effetti della scossa.

Nonostante i danni siano stati contenuti, la paura e la stanchezza hanno generato momenti di tensione tra i cittadini. All'ex base Nato di Bagnoli, una delle aree designate per l'accoglienza in caso di emergenza, si sono verificati scontri verbali tra gli sfollati e le forze dell'ordine. La chiusura dei cancelli ha scatenato proteste e alcuni cittadini hanno forzato l'accesso per poter trascorrere la notte in auto in un luogo ritenuto sicuro.

 

I dati del terremoto che ha colpito i Campi Flegrei nelle prime ore del 13 marzo. (Crediti: INGV)

 

La paura tra i residenti rimane alta, con molti che segnalano la comparsa di crepe nelle loro abitazioni. Le autorità locali, tra cui i sindaci delle zone colpite e il prefetto di Napoli, Michele di Bari, hanno rassicurato la popolazione annunciando immediate verifiche sugli edifici, con particolare attenzione alle scuole, che resteranno chiuse per motivi di sicurezza.

Il terremoto ha avuto la stessa magnitudo di quello del 20 maggio scorso, il più forte registrato nella zona negli ultimi 40 anni. Tuttavia, secondo l'Osservatorio Vesuviano, l'evento sismico è stato caratterizzato da accelerazioni mai registrate prima. Dopo la scossa principale, sono seguite altre sei repliche, la più intensa di magnitudo 1.6 alle 1:40 e l'ultima alle 3:26.

L'assessore alle Infrastrutture, Mobilità e Protezione Civile del Comune di Napoli, Edoardo Cosenza, ha dichiarato sui social che tutta la macchina della protezione civile è entrata in azione immediatamente dopo il sisma. Alle 2:30 si è tenuta una riunione plenaria con il Prefetto e i sindaci delle aree colpite. Sono state predisposte aree di attesa ad Agnano e Bagnoli e alcune strutture municipali hanno accolto i cittadini in difficoltà. Inoltre, la X Municipalità ha disposto la chiusura delle scuole per permettere le necessarie verifiche di sicurezza.

"Recentemente si è triplicata la velocità di sollevamento del suolo, passando da 1 a 3 centimetri al mese", ha detto all'ANSA Francesca Bianco, direttrice del dipartimento Vulcani dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. quanto è avvenuto la notte scorsa non è inaspettato, anche se non è possibile stabilire quando arriverà un terremoto né quale intensità avrà", ha detto Bianco. "È in corso un'ulteriore intensificazione della crisi bradisismica rispetto al 2023, ma non abbiamo assolutamente evidenze di magma a bassa profondità", ha affermato l'esperta riferendosi a quella che è una condizione considerata "un segnale tipico di un eruzione".

"C'è stata molta preoccupazione nella notte, però questa scossa fa parte di questo processo naturale legato all'evento bradisismico». Lo dice il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, intervenuto durante Non Stop News su Rtl 102.5. Poi aggiunge: «Questo è un processo in corso da molti mesi, quindi non possiamo escludere che nelle prossime ore o nei prossimi giorni ci possano essere altre scosse di questa entità. Il sistema è interamente monitorato e siamo organizzati da tempo".

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