Cambiamenti climatici, un 2023 da bollino rosso: in Italia quasi 400 eventi estremi

In Emilia-Romagna le alluvioni di maggio hanno causato danni per 8.8 mld di euro

Il 2023 si è rivelato un anno critico per il clima, caratterizzato da un aumento costante degli eventi meteorologici estremi, lasciando un'impronta indelebile sulla penisola italiana. Un'analisi condotta dall'Osservatorio Città Clima di Legambiente, in collaborazione con il Gruppo Unipol, ha delineato un quadro allarmante, evidenziando un aumento del 22% negli eventi estremi rispetto al 2022, con danni ingenti e la perdita di 31 vite umane.

Il nord Italia, con 210 eventi meteorologici estremi, è emerso come l'area più colpita, seguito dal centro (98) e dal sud (70). Le alluvioni ed esondazioni fluviali sono salite del 170%, le temperature record nelle aree urbane del 150%, e le frane da piogge intense del 64%. Mareggiate, danni da grandinate, e allagamenti hanno contribuito a un anno caratterizzato da una crisi climatica in crescita, evidenziata anche dalle temperature estreme e dal ritiro dei ghiacciai.

L'Osservatorio Città Clima ha stilato un bilancio dettagliato degli eventi in Italia nel 2023, evidenziando 118 casi di allagamenti, 82 casi di danni da trombe d'aria, 39 di danni da grandinate, 35 esondazioni fluviali, 26 danni da mareggiate, 21 danni da siccità prolungata, 20 casi di temperature estreme in città, 18 casi di frane causate da piogge intense, 16 eventi con danni alle infrastrutture e 3 eventi con impatti sul patrimonio storico.

CONSULTA LA MAPPA DI LEGAMBIENTE

Lombardia ed Emilia-Romagna si sono rivelate le regioni più colpite, con 62 e 59 eventi dannosi rispettivamente, seguite da Toscana (44), Lazio (30), Piemonte (27), Veneto (24) e Sicilia (21). Città come Roma, Milano, Fiumicino, Palermo e Prato sono state particolarmente colpite, con Roma in testa alla lista con 25 eventi meteo estremi.

Il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani, ha sottolineato l'urgenza di un Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici, sottolineando il ritardo dell'Italia nella lotta contro la crisi climatica e la necessità di politiche più ambiziose. L'associazione ambientalista ha indicato tre pilastri fondamentali: l'approvazione immediata del Piano Nazionale di Adattamento, l'approvazione di una legge contro il consumo di suolo e per la rigenerazione urbana, e una transizione dalla logica dell'emergenza alla prevenzione.

Il responsabile scientifico di Legambiente, Andrea Minutolo, ha evidenziato la necessità di affrontare la crisi climatica integrando strategie di prevenzione, restituendo spazio ai fiumi, rinaturalizzando le aree alluvionali e limitando il consumo di suolo.

Il 2023 ha visto anche temperature record a livello globale, confermando la tendenza di riscaldamento. In Italia, diverse regioni hanno registrato picchi di calore inaspettati, mettendo ulteriormente in evidenza la necessità di azioni concrete per affrontare la crisi climatica.

La parte economica degli eventi climatici estremi non è da sottovalutare. Danni per oltre 8,8 miliardi di euro sono stati causati dalle due alluvioni in Emilia-Romagna a maggio. Le forti piogge hanno fatto straripare 23 corsi d’acqua e si sono verificate oltre 280 frane in 48 comuni. Numerose le strade e ferrovie chiuse e danneggiate. Sono caduti più di 300 mm di piogge in due giorni. Il bilancio ufficiale è di 15 vittime, oltre alle 3 vittime dell’ondata di inizio maggio che aveva già compromesso abitazioni, viabilità e agricoltura.

Complessivamente, le cifre complessive dei danni economici in Italia sono significative, con circa 5 milioni di italiani abbiano subito danni alla propria abitazione causati da maltempo o calamità naturali.