Calcestruzzo Armato
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Calcestruzzo Sostenibile

ATECAP ha come obiettivo la qualificazione del settore produttivo del calcestruzzo. La sostenibilità della produzione è senz’altro una caratteristica che non solo permette di rispettare l’ambiente e limitare il consumo di risorse non rinnovabili, ma va vista anche come elemento di garanzia di una produzione di qualità e quindi di correttezza degli operatori.

Per questo uno degli obiettivi associativi per il biennio 2012 – 2014 sarà la diffusione della cultura della sostenibilità anche attraverso attività che incentivino l’utilizzo di aggregati riciclati nella produzione di calcestruzzo preconfezionato.

Da ciò è nata l’idea di dedicare uno degli eventi di MADE in Concrete al tema del riciclo dei rifiuti nel ciclo produttivo del calcestruzzo, presentando soluzioni applicative efficaci.
La posizione di ATECAP, e in particolare le problematiche che quotidianamente gli operatori del settore si trovano ad affrontare nell’uso di aggregati riciclati, sono state rappresentate da Paolo Messini e da Angelo Masci, rispettivamente Presidente e componente della Commissione Ambiente e Sicurezza dell’Associazione.
Fra le problematiche individuate nell’utilizzo di tali aggregati vi sono le limitazioni d’uso imposte dalle Norme Tecniche per le Costruzioni, una maggiore eterogeneità delle caratteristiche e proprietà di tali aggregati in confronto a quelli naturali, nonché un costo di acquisto e gestione comparabile, se non maggiore rispetto a quelli naturali.
Al workshop è intervenuto Gabriele Nanni, Responsabile Ufficio Urbanistica di Legambiente, il quale ha fornito il quadro della situazione attuale in Italia ed in Europa in merito all’utilizzo di aggregati riciclati.
Nanni ha messo in evidenza il forte divario nell’utilizzo che esiste fra l’Italia e gli altri Paesi europei, illustrando alcuni casi virtuosi come quello della Danimarca e dell’Inghilterra dove, con l’introduzione di tasse per il conferimento di rifiuti da costruzione e demolizione (C&D) in discarica e di sanzioni per le inosservanze, si è fortemente potenziato l’uso di aggregati da riciclo, arrivando a ridurne il costo e ad aumentare gli impianti fornitori.

Gabriele Nanni ha infine illustrato le principali criticità italiane, secondo il parere di Legambiente, che portano alla scarsa diffusione degli aggregati da riciclo (ad es. l’assenza di strumenti tecnici aggiornati come i capitolati d’appalto e di dati certi sulla produzione dei rifiuti inerti), nonché alcune soluzioni proposte da Legambiente per raggiungere l’obiettivo del 70% di recupero dei rifiuti C&D nel 2020 imposto dalla Direttiva 98/2008, fra le quali proporre una metodologia di demolizione che assicuri una maggiore qualità e selezione dei materiali e incentivare gli aggregati riciclati mantenendo il prezzo ad un livello inferiore rispetto agli aggregati naturali.
Successivamente alcuni operatori del settore del riciclo e del mondo della ricerca su tale tema hanno presentato le loro esperienze. Il prof. Giuseppe Bonifazi dell’Università La Sapienza di Roma ha presentato la ricerca C2CA finanziata da fondi europei per il riciclo dei rifiuti da costruzione e demolizione come aggregati per la produzione di calcestruzzo preconfezionato.

Michele Cantoni di Officina dell’Ambiente SpA ha illustrato la loro gamma di aggregati industriali riciclati certificati per calcestruzzo, illustrandone i test svolti, le caratteristiche e alcune applicazioni reali.

Paolo Corvaglia di Consorzio Cetma ha presentato i progetti europei NUMIX e SUS-CON per calcestruzzi isolanti con materiali da riciclo.

Giorgio Ferrari di Mapei SpA ha illustrato una loro tecnica di recupero sostenibile del calcestruzzo reso attraverso un additivo appositamente sviluppato.
 

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