Calcestruzzo sartoriale per creare energia dal vento in modo più sostenibile
General Electric punta a stampare in 3D le componenti in calcestruzzo per turbine eoliche in modo da poter risparmiare sui costi di trasporto
Stampa in 3D delle basi in calcestruzzo delle gigantesche torri eoliche offshore
L'energia eolica sta diventando la fonte rinnovabile di maggiore interesse in Europa, in particolare per quanto riguarda l'uso di turbine eoliche offshore. La produzione di energia eolica nell'Unione europea nell'ultimo anno è infattiaumentata del 26% a circa 84 terawattora, come riportano i dati di Fraunhofer ISE.
E' naturale quindi che i grandi operatori siano alla ricerca di soluzioni che possano facilitare le operazioni di installaggio di questi grandi parchi eolici, ridurre i costi e possibilmente anche l'impatto sull'ambiente.
Su queste basi è stata lanciata una nuova struttura di ricerca che spera di stampare in 3D le basi in cemento di gigantesche torri eoliche, con le persone coinvolte nel progetto che sperano che contribuirà a ridurre i costi per l'industria man mano che le turbine crescono di dimensioni.
In un annuncio della scorsa settimana, GE Renewable Energy ha affermato che la ricerca "consentirà a GE di stampare in 3D la parte inferiore delle torri delle turbine eoliche in loco nei parchi eolici". Ciò ridurrebbe anche i costi di trasporto.
Danielle Merfeld, Chief Technology Officer di GE Renewable Energy, ha affermato in una dichiarazione che è "particolarmente importante migliorare continuamente i modi in cui progettiamo, produciamo, trasportiamo e costruiamo i grandi componenti dei moderni parchi eolici".
La struttura di Bergen, New York, è descritta come "al centro" di una collaborazione con Holcim e Cobod, un'azienda specializzata nella stampa 3D (la partnership pluriennale è stata annunciata nel 2020) ed è in grado di stampare sezioni di torri alte fino a 20 metri.
Henrik Lund-Nielsen, fondatore e direttore generale di Cobod, ha affermato che la stampante è "la più grande del suo genere al mondo" e potrà "stampare oltre 10 tonnellate di calcestruzzo reale all'ora".
Una sovvenzione del Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti ha aiutato a sostenere la ricerca nel sito, dove un team di 20 persone sta portando avanti l'ottimizzazione della tecnologia. Si prevede che le "prime applicazioni sul campo" avranno luogo nei prossimi cinque anni, afferma GE.
Il lavoro svolto nello stato di New York rappresenta solo un esempio di come le aziende coinvolte nel settore dell'energia eolica stiano cercando di trovare nuove modalità di sviluppo delle turbine.
Negli Stati Uniti, le dimensioni significative della stampante di Bergen riflettono anche un crescente interesse - e necessità - per la tecnologia che consentirà alle aziende di sviluppare enormi turbine eoliche.
Negli ultimi anni alcuni importanti attori del settore hanno annunciato dettagli per le grandi turbine.
La turbina Haliade-X di GE Renewable Energy, ad esempio, avrà un'altezza fino a 260 metri, un diametro del rotore di 220 metri e pale da 107 metri. In Cina, nell'agosto 2021 MingYang Smart Energy ha rilasciato i dettagli di un design alto 264 metri che utilizzerà lame da 118 metri.
Altrove, l'azienda danese Vestas sta lavorando a una turbina da 15 megawatt che avrà un diametro del rotore di 236 metri e pale da 115,5 metri, mentre Siemens Gamesa Renewable Energy sta sviluppando una turbina che incorpora pale da 108 metri e un diametro del rotore di 222 metri.
Fonte: CNBC Clima - Anmar Frangoul
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