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Calcestruzzo, il fattore sostenibilità è una delle più grandi "rivoluzioni" nella storia del settore

Donato Luciano, Consigliere ASSIAD, evidenzia come la sostenibilità stia rivoluzionando il mercato italiano del calcestruzzo, con innovazioni chimiche che riducono le emissioni di CO2 senza compromettere le prestazioni. La digitalizzazione e l'intelligenza artificiale stanno accelerando ulteriormente l'innovazione, rendendo essenziali soluzioni specialistiche e consulenza tecnica per affrontare le sfide legate a nuovi cementi, additivi, e l'uso di materiali riciclati.

Grandi passi avanti li sta facendo il settore chimico che permette di avere calcestruzzi meno impattanti senza inficiare le prestazioni

Andrea Dari
Considerando il suo ruolo di consigliere ASSIAD, come valuta l'impatto della sostenibilità sul mercato italiano del calcestruzzo oggi e quali prospettive prevede per il futuro? Ci sono particolari innovazioni o tendenze emergenti che stanno plasmando il settore?

Donato Luciano:

L'impatto della sostenibilità sul mercato italiano del calcestruzzo è stato e sarà davvero importante, non ricordo di aver mai visto tanti cambiamenti in così breve tempo e così impattanti, nella storia del nostro settore da quella che è la mia conoscenza da quasi 35 anni.
La sostenibilità è ormai un tema centrale in tutti i settori, ma è particolarmente critica nel nostro, tradizionalmente considerato tra i più impattanti. Tutti gli attori della filiera stanno collaborando attivamente per ridurre le emissioni di CO2. In particolare, il settore chimico sta facendo grandi passi avanti, sviluppando innovazioni che permettono di produrre calcestruzzo con il minimo impatto possibile in termini di CO2, mantenendo le stesse prestazioni.

Andrea Dari
Nel contesto di cambiamenti significativi nelle materie prime, quali sono le principali sfide e opportunità legate all'introduzione di nuovi tipi di cementi e additivi? Come sta rispondendo il settore a queste innovazioni per migliorare le prestazioni del calcestruzzo e la sostenibilità ambientale?

Donato Luciano:

I nuovi cementi; dai CEM II C-M ai CEM V e quelli che arriveranno, hanno dato una spinta notevole (semmai ce ne fosse stato bisogno), al mondo in cui opero, quindi degli additivi, di stare al passo con i tempi, ma con orgoglio possiamo dire che l'Italia sia fra i più avanzati rispetto a tanti altri paesi.

Tornando all’argomento vedo sottolineare che i nuovi additivi devono essere robusti rispetto al cambio delle materie prime del legante, in particolare alla diminuzione del contenuto di clinker, all'utilizzo di aggregati riciclati e a quello delle acque di riciclo. Quest'ultimo aspetto è cruciale e spesso trascurato, ma essenziale per garantire sostenibilità.
La difficoltà sta nel garantire la stessa performance
, non tanto come riduzione d'acqua, ma per tutti gli altri aspetti reologici, il primo fra tutti il mantenimento di lavorabilità in estate, piuttosto che avere uno spunto maggiore alle brevi in inverno: Pensiamo alla prefabbricazione con la diminuzione dell'offerta dei CEM I 52,5 R e conseguente passaggio al CEM II A-LL 52,5 R.

 

Donato Luciano (Consigliere ASSIAD)

 

Utilizzare gli aggregati da riciclo spesso altera la reologia del calcestruzzo fresco e quindi anche li bisogna avere un additivo che coniughi il tutto.

L'acqua di riciclo, in funzione della sua caratteristica; a volte stravolge completamente il comportamento del calcestruzzo fresco in negativo, sia dal punti di vista della riduzione d'acqua ma soprattutto del mantenimento. Avere un prodotto che riesca a superare anche questo scoglio è diventato fondamentale, visto che se vogliamo essere sostenibili dobbiamo recuperare il 100% delle acque di lavaggio che si producono negli impianti.
In definitiva penso che la nostra industria sta rispondendo con determinazione a queste sfide, spinta dall'innovazione e dalla necessità di sostenibilità.

  

Andrea Dari:
Nel frattempo anche la digitalizzazione sta correndo, e l’avvento dell’AI creerà una ulteriore accelerazione. Questo avrà un effetto sul settore del calcestruzzo in Italia? in che modo a suo punto di vedere?

Donato Luciano:

L'introduzione dell'intelligenza artificiale avrà un impatto significativo anche nel settore delle costruzioni, inclusa l'industria del calcestruzzo. Sebbene questo settore possa essere tra gli ultimi a essere influenzato, l'adozione dell'AI accelererà certamente i processi e porterà a nuove modalità di lavoro, migliorando l'efficienza e l’innovazione.

 

Andrea Dari
L’evoluzione accentuerà l’importanza per le aziende del settore di saper dare un contributo in termini di servizi di consulenza e formazione all’interno del settore?

Donato Luciano:

Le soluzioni specialistiche accompagnate dalla consulenza tecnica sono fondamentali, ormai non si può prescindere da questo aspetto, è un servizio che serve per differenziarsi, per dare soluzioni innovative e soprattutto sostenibili, così come la formazione, paghiamo lo scotto di 10 anni di "non assunzioni" dovuto alla crisi, adesso le nuove generazioni (non me ne vogliano) non sono come la nostra ed è fondamentale promuovere formazione a tutti i livelli.

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