Calcestruzzo drenante in cantiere: valutazione della consistenza e dei vuoti allo stato fresco
L'articolo illustra i metodi per la valutazione, in cantiere, della consistenza e del contenuto dei vuoti allo stato fresco del calcestruzzo drenante
Molti pavimenti in calcestruzzo drenante sono posati a mano con differenti tecniche. Da un punto di vista prestazionale, l’aspettativa del pavimento drenante deve essere un esatto connubio fra drenabilità e resistenza allo sgranamento nell’ottica di un impiego maggiormente dedicato alla viabilità lenta.
Da un punto di vista estetico, a meno di diverse considerazioni progettuali in merito, le superfici comprese fra un giunto e l’altro devono essere caratterizzate da una tessitura superficiale possibilmente continua e monocromatica senza presentare zone chiuse o sgranate.
Gran parte delle corrette fasi di posa promuovono il raggiungimento delle aspettative sopra elencate, nell’ipotesi che il calcestruzzo da impiegare possa essere facilmente manipolato durante tutte le operazioni e che mantenga a lungo tale requisito.
Altra prestazione fondamentale che il calcestruzzo drenante deve possedere è la corretta percentuale di vuoti.
La presente non vuole entrare nel merito degli accorgimenti composizionali delle miscele drenanti1, ma illustra nel seguito metodi per la valutazione della consistenza e dei vuoti allo stato fresco.
Misura della consistenza: metodo del cono rovescio (Inverted Cone Slump Test)
La riuscita di un impasto ideale si verifica a vista valutando l’aspetto della pasta che deve essere lucida con effetto “metallico” ed appallottolando in mano un pugno di materiale verificando la sua tendenza a rimanere coeso. La consistenza deve poi essere adeguata al tipo di posa meccanica o manuale. In questo contesto risulta indispensabile un sistema rapido per la sua misurazione.
La valutazione della consistenza effettuata con cono di Abrams non può essere effettuata a causa della tendenza del calcestruzzo a rimanere in forma.
Rovesciando il cono e riempiendolo con pestellature a metà ed in sommità è possibile fare scendere il calcestruzzo dal foro più piccolo e poi procedere a misura dell’abbassamento. Le pestellature non servono per compattare il materiale, ma devono solo aiutare l’impasto a prendere la forma del cono.
Una misura accettabile per la posa manuale è compresa fra 17 e 20 cm.
Non essendo normata tale procedura può essere presa in considerazione esclusivamente ai fini del controllo del mantenimento della lavorabilità.
Misura del contenuto di vuoti allo stato fresco del calcestruzzo drenante
Qualora fosse necessaria la valutazione del volume di vuoti allo stato fresco è possibile procedere mediante l’applicazione della ASTM C 1688 che prevede l’impiego di un recipiente avente un volume ed un peso ben preciso. Tale recipiente sarà riempito con il calcestruzzo che dovrà essere compattato con martello Proctor rispettando una precisa sequenza.
Calcolo della densità allo stato fresco:
si calcola la massa del calcestruzzo sottraendo la massa del recipiente Mm alla massa totale del recipiente riempito Mc. Successivamente si calcola la densità dividendo la massa netta per il volume del recipiente:
D = (Mc-Mm)/Vm
dove :
Mc= massa del recipiente riempito con calcestruzzo
Mm= massa del recipiente
Vm= volume del recipiente
Calcolo del volume di vuoti:
U = (T-D)/T x 100 %
dove :
T= massa volumica teorica calcolata come segue: T=Ms/Vs
Ms=massa totale dei materiali impiegati in un m3 da ricetta
Vs= somma dei volumi assoluti degli ingredienti della ricetta in un m3.
(1) R.Muselli, “Pavimenti in calcestruzzo drenante: riflessioni tecniche ed appunti pratici”
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