Busto Arsizio diventa città-spugna per affrontare il cambiamento climatico

Più verde, meno asfalto: Busto Arsizio sperimenta la rivoluzione della città-spugna

A Busto Arsizio, cittadina in provincia di Varese, nasce il progetto della "Sponge City", una soluzione innovativa che mira a trasformare il centro storico con azioni di depaving e verde urbano. L'iniziativa mira a migliorare il deflusso delle acque piovane, integrando specie vegetali a bassa manutenzione e resistenza idrica, perfettamente adattate all’ambiente urbano e al clima in trasformazione.

Questo approccio innovativo sfrutta risorse naturali per assorbire l'acqua piovana e prevenire i danni derivanti da eventi meteorologici estremi, con l’obiettivo di contrastare l’impatto dell’urbanizzazione e dei cambiamenti climatici.

Il progetto, che ha ottenuto un finanziamento dalla Regione Lombardia attraverso il bando "Sviluppo dei distretti del commercio 2022–2024", copre circa la metà dei costi complessivi, pari a 864mila euro. Il fine è rendere il centro storico più attraente, sicuro e accessibile, sia per i pedoni che per i ciclisti e le categorie più fragili. Vengono utilizzate nel progetto in esame aree verdi, strade urbane progettate per trattenere l’acqua piovana e aiuole studiate per regolare il deflusso delle precipitazioni. Senza traffico veicolare o parcheggi laterali, il centro storico si prepara a diventare una ZTL verde, grazie a soluzioni ispirate alla natura, promuovendo così il transito più sicuro di ciclisti e pedoni.

Le aiuole progettate come rain garden svolgono un ruolo chiave, trattenendo e infiltrando l’acqua, contribuendo a creare un ambiente più sostenibile.

Spazi multifunzionali per un ambiente urbano più vivibile Le nuove aree pedonali, progettate con sedute e spazi verdi, sono pensate per migliorare il comfort e il benessere dei cittadini. Le aiuole, piantumate con piante a bassa manutenzione, contribuiscono a ridurre la temperatura estiva, migliorano la qualità dell’aria e attraggono insetti impollinatori, rendendo l’ambiente urbano più vivibile e sostenibile. Questi spazi forniranno anche importanti benefici ecosistemici, tra cui l’ombreggiamento, la purificazione dell’aria e l’arricchimento della biodiversità.

Una città-laboratorio di sostenibilità urbana Busto Arsizio si candida come modello di innovazione urbana con il progetto della città-spugna. La conclusione dei lavori su via Bramante, prevista per ottobre, rappresenterà un importante passo avanti verso la creazione di un centro storico più verde e sostenibile.

Un ritorno alla natura nelle strade urbane Le vie Cavallotti, Bramante e Porta, situate nei pressi del santuario cinquecentesco di Santa Maria di Piazza, sono il cuore del progetto. Queste strade, un tempo utilizzate per il transito e il parcheggio dei veicoli, sono state riconvertite in zone pedonali arricchite da aiuole, panchine e spazi all’aperto, creando un ambiente urbano più verde e vivibile.

Come sottolinea Flora Vallone, architetto e vicepresidente nazionale dell’Associazione Italiana per l’Ingegneria Naturalistica (Aipin), l’intervento è mirato a "valorizzare l’identità storica del centro, migliorandone l’attrattività e la fruizione per pedoni, ciclisti e altre utenze deboli in sicurezza".

Il depaving come svolta per la Sponge City un aspetto centrale della trasformazione è la rimozione dell’asfalto, ottenuta attraverso un intervento di depaving. Le superfici stradali e i marciapiedi vengono liberati dalle coperture impermeabili e sostituiti da materiali permeabili, come cubetti di porfido e fasce in granito bianco. Questa pavimentazione, oltre a essere esteticamente gradevole, permette di assorbire le piogge, lavorando in sinergia con le aree verdi per gestire in modo sostenibile l’acqua piovana e prevenire allagamenti.

Altri esempi di città che hanno adottato il DEPAVING 
Città resilienti, ecco il piano per New York

Cambiamenti climatici e rischi di esondazione. Il "Progetto Spugna" di Città Metropolitana Milano e CAP

Il risultato è una rete viaria accessibile e sicura per tutti, inclusi utenti con mobilità ridotta, che può drenare efficacemente l’acqua grazie alla combinazione tra superfici permeabili e sistemi di raccolta dell’acqua piovana.

Aiuole funzionali e giardini piovosi Le nuove aiuole, disposte lungo le strade e integrate nel progetto, giocano un ruolo chiave nella gestione delle acque meteoriche. Questi spazi verdi, concepiti come rain gardens, sono progettati per trattenere e infiltrare l'acqua piovana, riducendo la pressione sul sistema fognario cittadino. Le piante selezionate per le aiuole, grazie alla loro bassa necessità idrica e manutentiva, sono ideali per affrontare il cambiamento climatico e migliorare il microclima urbano.

Questi giardini piovosi non solo contribuiscono a una gestione idrica sostenibile, ma migliorano anche la qualità dell’aria e il benessere dei cittadini, creando spazi ombreggiati che offrono refrigerio e favoriscono l'incremento della biodiversità urbana, attirando impollinatori e altre specie animali.

Secondo Vallone questi nuovi giardini offrono benefici ecologici e psico-fisici, creando un luogo privilegiato per il contatto con la natura, proprio nel centro della città. Grazie a QR code informativi, i cittadini potranno conoscere meglio le piante e il loro ciclo stagionale, promuovendo una cultura del rispetto e della cura per l’ambiente urbano.

L’inaugurazione del "Cavallotti Garden" ha segnato un primo passo verso un futuro in cui il verde urbano sarà protagonista, e nei prossimi anni gli abitanti potranno sperimentare i benefici di una città più sostenibile e vivibile.

Come afferma Vallone le città, che ospitano la maggior parte della popolazione mondiale, devono diventare veri e propri laboratori di innovazione per rispondere alle sfide climatiche. Le aree urbane, infatti, sono le più colpite da fenomeni come le isole di calore e le piogge torrenziali, con temperature che possono essere anche di 6-8 gradi superiori a quelle delle aree rurali circostanti. La rigenerazione degli spazi urbani deve quindi puntare su soluzioni multifunzionali, come tetti verdi, parcheggi permeabili e foreste urbane, per migliorare la qualità della vita dei cittadini e rendere le città più resilienti.

L'esperienza di Busto Arsizio rappresenta un modello da seguire, un esempio concreto di come le città possano abbracciare la natura e diventare più sostenibili, rendendo gli spazi pubblici più accoglienti e a misura d'uomo.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE: Città e territori resilienti: interventi strategici di adattamento climatico in un mondo che cambia
Una raccolta di interventi strategici di adattamento climatico curata da Pietro Mezzi, architetto e giornalista, con particolare attenzione a soluzioni innovative per la gestione sostenibile delle acque e di resilienza urbana. I suoi articoli analizzano esempi concreti di trasformazione territoriale e il coinvolgimento attivo delle comunità locali.