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Bonus Ristrutturazioni su immobile ereditato: le regole

La quota di detrazione relativa all'anno del decesso si trasferisce agli eredi, in quanto fa fede il contribuente che possedeva l’immobile al 31 dicembre di quell'anno.

Abbiamo visto di recente le regole del Bonus Ristrutturazioni in caso di cambio di proprietà o possesso.

Sappiamo anche che, fino a fine anno, il Bonus Ristrutturazioni al 50% resterà attivo con massimale di spesa a 96 mila euro, per interventi di recupero del patrimonio edilizio (ma anche di efficientamento energetico, di protezione, ecc.), con le regole fissate anche in caso di 'cambio' di proprietà o possesso dell'immobile.

 

Bonus Ristrutturazioni 2024 al 50%: chi lo prende, per quali interventi, scadenza, tetto massimo

In virtù del regime speciale per ultimo prorogato dalla Legge di Bilancio 2022, per le spese inerenti gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, sostenute fino al 31 dicembre 2024, il Bonus Ristrutturazioni edilizie è elevato al 50% e il limite massimo di spesa è innalzato a 96.000 euro per unità immobiliare.


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Bonus Ristrutturazioni su immobile ereditato: le regole

Rispondendo ad un quesito sulla "Posta di FiscoOggi", l'Agenzia delle Entrate ha chiarito che in caso di acquisizione dell’immobile per successione le quote residue di detrazione si trasferiscono per intero esclusivamente all’erede o agli eredi (in parti uguali) che conservano la “detenzione materiale e diretta dell’immobile”.

L’agevolazione spetta, in pratica, a chi può disporre dell’immobile, anche se non lo utilizza come propria abitazione principale.

Inoltre, la condizione della detenzione del bene deve sussistere non solo per l’anno di accettazione dell’eredità ma anche per ciascun anno per il quale si vuole usufruire della rata di detrazione.

 

Bonus Ristrutturazioni: come si paga e quali documenti bisogna conservare

Per ottenere il Bonus Ristrutturazioni, i pagamenti devono essere effettuati tramite bonifico bancario o postale, anche online. Tra la documentazione da conservare, la ricevuta del bonifico e le fatture o ricevute fiscali relative alle spese sostenute per i lavori, ma anche i titoli abilitativi richiesti dalla normativa edilizia vigente.


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La detrazione nell'anno del decesso

In presenza dei requisiti richiesti, quindi, la quota di detrazione relativa all'anno del decesso si trasferisce agli eredi, in quanto è applicabile la regola generale in base alla quale, per determinare chi possa usufruire della quota di detrazione relativamente a un anno, bisogna individuare il contribuente che possedeva l’immobile al 31 dicembre di quell'anno.

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