Bonus Ristrutturazioni del comodatario: cosa si fa quando il comodato finisce? No al trasferimento al comodante

Un comodatario di un immobile che ha sostenuto spese di ristrutturazione edilizia con Bonus 50% in corso di recupero diretto (su 10 quote) può, una volta cessato il contratto di comodato, continuare a recuperare le quote rimanenti? In alternativa, può trasferirle al comodante?

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Il Bonus Ristrutturazioni 50% si può fruire a condizione che il contratto di comodato risulti regolarmente registrato al momento dell’avvio dei lavori di ristrutturazione o al momento del sostenimento delle spese ammesse alla detrazione, se antecedente il predetto avvio.

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Cessazione del comodato: niente trasferimento quote residue

A tutte queste domande, poste da un contribuente all'Agenzia delle Entrate, ha risposto il Fisco sulla "Posta di Fisco Oggi", chiarendo che quando è il detentore dell'immobile ristrutturato a fruire della detrazione per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio (esempio: comodatario o inquilino che detengono l’immobile in base a un contratto regolarmente registrato al momento dell’avvio dei lavori), la cessazione della detenzione non determina il trasferimento delle quote residue di detrazione non ancora usufruite.

In tal senso, infatti, si è espressa l'Agenzia delle Entrate nella circolare 57/1998.

Le possibilità per il comodatario

Cosa può fare quindi il comodatario?

Le Entrate spiegano che egli potrà comunque continuare a portare in detrazione le date residue, riportando nel modello 730 la spesa sostenuta e il numero corrispondente della rata.

Non è possibile, invece, il passaggio delle detrazioni al comodante.