Mobilità
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Bonus mobilità 2020: ultima finestra per l’acquisto di bici e monopattini

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Il Bonus Mobilità 'spara' le ultime cartuccie: come annunciato dal Ministero dell'Ambiente, infatti, coloro che tra il 4 maggio e il 2 novembre 2020 hanno comprato una bici o un monopattino o hanno usufruito dei servizi di mobilità condivisa a uso individuale, esclusi quelli mediante autovettura, e sono in possesso di fattura o scontrino possono richiedere il rimborso da oggi, giovedì 14 gennaio, al prossimo 15 febbraio 2021. Riapre, quindi, la finestra per le domande online di rimborso registrandosi all'aposito link.

Come prevede il Programma sperimentale Buono mobilità del ministero dell’Ambiente, i rimborsi copriranno un massimo di 500 euro per il 60% della spesa sostenuta e saranno erogati dopo il 15 febbraio 2021. Fino a quella data, infatti, sarà possibile accedere alla propria area riservata per apportare eventuali modifiche ai dati e alla documentazione inseriti.

Come fare

Il procedimento è sempre lo stesso: quanti hanno effettuato gli acquisti devono registrarsi al portale, tramite Spid, attraverso la piattaforma, inserire i propri dati e gli estremi della fattura o dello scontrino parlante relativi all’acquisto di una bicicletta, un monopattino o un altro mezzo di spostamento non inquinante utilizzato per decongestionare il traffico delle grandi città (capoluoghi di provincia o comuni con più di 50mila abitanti)

Buono Mobilità: veloce riepilogo

Istituito dall'art.229 del DL Rilancio, il Bonus Mobilità o Bonus Bici:

  • prevede un contributo pari al 60% della spesa sostenuta e, comunque, in misura non superiore a 500 euro, per l’acquisto di biciclette nuove o usate, sia tradizionali che a pedalata assistita, handbike nuove o usate, nonché di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica (ad esempio monopattini, hoverboard e segway);
  • vale anche per l'utilizzo di servizi di mobilità condivisa a uso individuale (esclusi quelli mediante autovetture), cioè modalità di spostamento che prevede l’uso di mezzi e veicoli “condivisi” messi a disposizione da operatori pubblici e privati, cioè i servizi di “sharing mobility” (ad esempio, scooter sharing e bike sharing) fruibili in numerose città d’Italia;
  • NON vale per l'acquisto di accessori e/o componentistica (telai, ruote, motori elettrici, caschi, batterie, catene, lucchetti, eccetera).

NB - Fino al prossimo 15 febbraio 2021 è anche possibile accedere alla propria area riservata per apportare eventuali modifiche ai dati e alla documentazione già inseriti.

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