Bonus ristrutturazione | Legge di Bilancio 2023
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Bonus Mobili, attenzione al massimale: ultimi giorni con 8.000 euro, dal 2024 si passa a 5.000

Per beneficiare dell'agevolazione è indispensabile realizzare un intervento di recupero del patrimonio edilizio sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali.

Tra i cambiamenti che ci attendono dal 2024, va sicuramente sottolineato l'abbassamento del massimale per il Bonus Mobili, che da 8.000 euro passerà a 5.000 dal prossimo 1° gennaio, come definito dalla Legge di Bilancio 2023, mentre la Manovra del 2024 non contiene, almeno ad oggi, nessuna novità in merito.

Bonus Mobili: cos'è

Si tratta di una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio.

L'agevolazione è stata prorogata dalla legge di bilancio 2022 (legge n. 234/2021, articolo 1, comma 37) per le spese sostenute negli anni 2022, 2023 e 2024 per acquistare mobili e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori.

Il massimale di spesa su cui calcolare il bonus

La Manovra 2023, poi, è intervenuta sul massimale per l'anno 2023, portandolo ad 8.000 euro (nel 2022 era a 10.000), mentre nel 2024 sarà di 5.000 euro (rispetto al precedente tetto di 16.000 euro).

Bonus Mobili in condominio, occhio: vale solo se i beni acquistati arredano le parti comuni

Quando si effettua un intervento di recupero del patrimonio edilizio sulle parti condominiali di edifici residenziali, compresi gli interventi di manutenzione ordinaria, i condòmini hanno diritto al Bonus Mobili, ciascuno per la propria quota, solo se i beni acquistati sono destinati ad arredare queste parti comuni.


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Bonus Mobili: è fondamentale la ristrutturazione. Tutti gli interventi ammessi

Per avere l’agevolazione è indispensabile realizzare un intervento di recupero del patrimonio edilizio sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali.

Attenzione: tale intervento deve essere iniziato a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici.

NB - La detrazione spetta anche quando i beni acquistati sono destinati ad arredare un ambiente diverso dello stesso immobile oggetto di intervento edilizio, oppure quando i mobili e i grandi elettrodomestici sono destinati ad arredare l’immobile ma l’intervento cui è collegato l’acquisto viene effettuato su una pertinenza dell’immobile stesso, anche se accatastata autonomamente.

Ecco gli interventi necessari per beneficiare del Bonus Mobili:

  • manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. I lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti (per esempio, tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni) non danno diritto al bonus ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza;
  • restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile;
  • manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.

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