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Bonus edilizi: tutto sui nuovi limiti in funzione del reddito

La Manovra individua due soglie di reddito complessivo da prendere a riferimento ai fini dell’accesso pieno o parziale alle detrazioni fiscali (sopra e sotto i 75 mila euro, poi scaglione a 100 mila euro). Dal 2025, i bonus edilizi saranno condizionati da tetti di spesa detraibili basati sul reddito.

La Legge di Bilancio 2025 non ha solamente rivisto al 'ribasso' i vari bonus edilizi, ma anche fissato limiti più stringenti ai massimali di detrazione per chi ha redditi superiori ai 75 mila euro.

Questi limiti, stabiliti dal comma 10 della Manovra, si riferiscono non solo alle detrazioni fiscali dell'edilizia ma in generale alla fruizione delle detrazioni dall'imposta sul reddito, con riferimento appunto ai percettori di redditi complessivamente superiori al 75%.

 

Cosa cambia per i bonus edilizi: la riparametrazione dei massimali

Tradotto: i soggetti con reddito complessivo superiore a 75 mila euro non potranno usufurire, ad esempio, del massimale di 96 mila euro per il Bonus Ristrutturazioni nel 2025, 2026 e 2027, ma nei loro confronti verrà operata una riduzione calcolata in base a determinati parametri (figli a carico).

Letteralmente, si va a impattare sull'art.16-ter del TUIR (dpr 917/1986), stabilendo che gli oneri e le spese sui quali è prevista una detrazione dall'imposta lorda (come ad esempio Bnus Ristrutturazioi, Ecobonus, ecc.) sono ammessi in detrazione fino ad un ammontare calcolato moltiplicando se l'importo base determinato ai sensi del comma 2 in corrispondenza del reddito complessivo per il coefficiente indicato nel comma 3 in corrispondenza del numero dei figli (compresi quelli fuori matrimonio) presenti nel nucleo familiare del contribuente.

 

Redditi alti: cosa succede alle detrazioni per bonus edilizi

In definitiva, il nuovo comma 2 dell'art.16-ter del TUIR dispone che l'importo base da considerare è:

  • 14 mila euro, se il reddito complessivo del contribuente è sopra i 75 mila euro;
  • 8 mila euro, se il reddito è superiore a 100 mila euro.

I limiti si applicano solo alle nuove spese e non hanno effetto retroattivo.

Attenzione però perché i limiti di cui sopra sono 'massimi', cioè si riferiscono - come disposto dal calcolo del coefficiente di cui al comma 3 - al caso di nucleo familiare con 3 o più figli.

In pratica, per i soggetti con reddito complessivo tra 75 mila e 100 mila euro, il livello massimo di detrazioni percepibili annualmente, anche quelle riferite all'edilizia, è:

  • 14 mila euro, appunto, in caso di 3 o più figli a carico;
  • 11.900 euro, con due figli;
  • 9.800 euro con un figlio;
  • 7 mila euro senza figli a carico.

Se il reddito è superiore a 100 mila euro, quei valori si riducono ulteriormente:

  • 8.000 con tre o più figli;
  • 6.800 con due figli;
  • 5.600 con un figlio;
  • 4.000 senza figli a carico.

 

Le spese escluse dalle nuove regole

Val la pena sottolineare che ci sono alcune spese - ma non quelle relative ai bonus edilizi - escluse dal nuovo meccanismo di calcolo, e cioè:

  • le somme investite nelle startup innovative;
  • le somme investite nelle PMI innovative.

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