Bonus edilizi e titoli abilitativi: per quali lavori non serve nemmeno la CILA e basta un atto di notorietà

Un recente quesito di un contribuente all'Agenzia delle Entrate, risolto attraverso l'apposita rubrica "La Posta di FiscoOggi", ci consente di fare un sempre utile riepilogo sul collegamento che intercorre tra lavori edilizi e agevolazioni fiscali.

Concessione, autorizzazione, comunicazione inizio lavori: le diverse casistiche

In genere, per ottenere l'agevolazione fiscale, il titolo abilitativo che consente quel dato intervento è fondamentale, ma non per tutti i lavori è necessario un titolo abilitativo.

La disciplina dell'attività edilizia può prevedere infatti la richiesta di una specifica riabilitazione amministrativa: concessione, autorizzazione o comunicazione di inizio lavori.

L'atto di notorietà

Solo quando non è previsto alcun titolo abilitativo, per richiedere le agevolazioni per interventi agevolati dalla normativa fiscale bisogna predisporre una dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà in cui va indicata la data di inizio dei lavori e attestata la circostanza che gli stessi interventi rientrano tra quelli agevolabili.

Titoli abilitativi: il panorama attuale

L'Agenzia delle Entrate fornisce poi una panoramica delle principali tipologie di interventi edilizi e dei relativi titoli abilitativi:

1. attività edilizia totalmente libera: per alcuni interventi, soprattutto di manutenzione ordinaria, non è richiesto alcun titolo abilitativo né comunicazione al Comune. Questi interventi sono prevalentemente opere di manutenzione ordinaria;
2. interventi in attività libera assentibili con CILA: alcuni interventi possono essere realizzati a seguito di una Comunicazione di Inizio Lavori (CILA) presentata al Comune, corredata da una relazione asseverata del tecnico che attesta la conformità dell'intervento alle normative vigenti;
3. attività edilizia soggetta a permesso di costruire: gli interventi indicati nell'articolo 10 del Testo Unico Edilizia sono soggetti a permesso di costruire. Possono includere opere di nuova costruzione, ampliamenti, demolizioni, ecc.;
4. attività edilizia soggetta a "Super SCIA": la segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) è un titolo abilitativo alternativo al permesso di costruire. La "Super SCIA" è una variante che si applica a interventi di particolare rilevanza e complessità;
5. attività edilizia soggetta a SCIA (segnalazione certificata di inizio attività): gli interventi che non rientrano nelle categorie precedenti possono essere soggetti a SCIA, che rappresenta una procedura semplificata rispetto al permesso di costruire.
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Gli interventi realizzabili senza CILA

Arriviamo quindi al punto: il contribuente chiede quali sono i lavori che si possono eseguire senza CILA e per i quali basta la denuncia di inizio lavori con un atto sostitutivo dell'atto notorio.

Rientrano in questo perimetro gli interventi di messa a norma degli edifici e degli impianti tecnologici e alcuni degli interventi indicati nell’articolo 16-bis del Tuir.

In particolare:

• i lavori relativi all'adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi)
• le opere finalizzate alla cablatura degli edifici e al contenimento dell'inquinamento acustico;
• gli interventi finalizzati al conseguimento di risparmi energetici, con particolare riguardo all'installazione di impianti basati sull’impiego delle fonti rinnovabili di energia;
• gli interventi rivolti alla prevenzione degli infortuni domestici.

A livello normativo, è comunque da segnalare il decreto del MIT del 2 marzo 2018, al quale è allegato il “Glossario Unico” delle principali opere realizzabili in attività di edilizia libera.