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Bonus edilizi: come ottenere l'agevolazione se il bonifico è errato

Se, per errore, non sono stati indicati sul bonifico tutti i dati richiesti e non è stato possibile ripetere il pagamento, la detrazione spetta solo se il contribuente è in possesso di una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà rilasciata dall’impresa

Cosa fare se il bonifico col quale si sono pagate delle spese potenzialmente 'scaricabili', in quanto portano ad agevolazioni fiscali edilizie, è errato? Come non perdere il bonus?

Lo spiega l'Agenzia delle Entrate in una recente risposta pubblicata su "La Posta di FiscoOggi", a firma Paolo Calderone.

 

Bonifico errato

Il caso nasce dalla domanda di un contribuente che ha acquistato dei climatizzatori a pompa di calore pagando la relativa fattura con bonifico postale online.

La spesa, però, non è presente nella dichiarazione precompilata, poiché il bonifico che ha utilizzato è di tipo ordinario e non quello dedicato alle detrazioni fiscali.

 

Bonus Ristrutturazioni: serve il bonifico dedicato

Il Fisco evidenzia che, con riferimento agli adempimenti da seguire per avvalersi della detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Tuir, è sempre necessario che le spese siano pagate mediante l’apposito bonifico dedicato in cui devono essere riportati tutti i dati necessari alle banche (o a Poste Spa) per operare una ritenuta d’acconto nei confronti del destinatario del pagamento.

 

Bonus Ristrutturazioni edilizie: i dettagli del pagamento con bonifico "parlante"

Per il pagamento delle spese comportanti il Bonus Ristrutturazioni edilizie, il bonifico postale è assimilato a quello bancario ed è quindi da considerarsi valido, così come è ugualmente valido il bonifico effettuato on-line.


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Bonifico errato? Serve la dichiarazione dell'impresa per salvare la detrazione

Se, per errore, non sono stati indicati sul bonifico tutti i dati richiesti e non è stato possibile ripetere il pagamento, la detrazione spetta solo se il contribuente è in possesso di una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà rilasciata dall’impresa, nella quale si attesta che i corrispettivi accreditati a suo favore sono stati correttamente contabilizzati ai fini della loro imputazione nella determinazione del reddito d’impresa.

Tale documentazione deve essere esibita dal contribuente, in sede di predisposizione della dichiarazione dei redditi, al Caf o al professionista abilitato o, su richiesta, agli uffici dell’Amministrazione finanziaria.

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