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Bonus casa, cosa resterà nel 2024? Ecobonus, Sismabonus, Superbonus con decalage, Bonus Barriere

Ecobonus, Sismabonus, Bonus Mobili e Bonus Verde sono i bonus edilizi attualmente prendibili fino al 31 dicembre 2024, mentre il Bonus Barriere Architettoniche arriva sino al 31 dicembre 2025 ma ci sono molte limitazioni sia per il tipo dei lavori agevolabili (no agli infissi), sia in merito alla possibilità di optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito (possibile, ormai, solo per gli edifici delle zone terremotate con un plafond di 400 milioni). Prosegue il decalage per il Superbonus condomini.

Contestualmente alle novità del DL Salva Superbonus, che ha modificato per l'ennesima volta le regole della maxi-agevolazione edilizia impattando anche sui lavori di demo-ricostruzione in zona sismica e sul Bonus Barriere, riepiloghiamo quello che resterà, nel 2024, dei bonus edilizi.

Si tratta di tutte le scadenze aggiornate dei bonus edilizi che continueranno a essere fruibili per lavori iniziati dal 1/1/2024 in poi.

NB - Il decreto Stop Superbonus (39/2024) ha ristretto ancor di più il perimetro per quel che riguarda la possibilità di optare per le opzioni alternative (cessione del credito o sconto in fattura) sui lavori passibili di Superbonus o altri bonus edilizi: rimandando alle specifiche del provvedimento per tutte le novità, ricordiamo che:

- scompare l'opportunità alternativa (cessione o sconto) per le Onlus assistenziali (socio-sanitarie) ma non per gli edifici degli enti terremotati, che ancora potranno beneficiarne per un plafond totale di 400 milioni definito nell'ultima bozza pubblicata in Gazzetta Ufficiale: in pratica, lo stop alle cessioni del credito e agli sconti in fattura non si applicheranno agli immobili danneggiati dai terremoti di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria verificatisi il 6 aprile 2009 e a far data dal 24 agosto 2016, ma con un 'plafond' totale di 400 milioni, 70 dei quali dedicati al sisma del 2009;
- anche per quegli interventi 'salvati' dal DL Cessioni (11/2023), per i quali cioè era stata presentata la CILA-S, o il titolo abilitativo, o la delibera assembleare, non sarà possibile optare per una delle due opzioni alternative se, al 30 marzo 2024, non è stata sostenuta alcuna spesa documentata da fattura per lavori già effettuati.

 

Bonus Casa: cosa resterà dal 2024?

 

Bonus Ristrutturazioni Edilizie: 31 dicembre 2024 nella versione al 50%

La madre di tutte le detrazioni edilizie, il Bonus Ristrutturazioni, è stato introdotto nel nostro ordinamento dall'art.16 comma 1 del DL 63/2013 e non prevede una scadenza.

E' però importante sottoòineare che la detrazione potenziata al 50%, su una spesa massima di 98mila euro, che riguarda gli interventi di recupero del patrimonio edilizio (anziché il 36% su un importo non superiore a 48mila euro, come previsto a regime dal Tuir), è al momento vigente fino al 31 dicembre 2024.

NB - Rientrano in questa agevolazione anche i lavori sulle finiture degli edifici, che sono classificati come lavori di manutenzione ordinaria.

 

Bonus Barriere Architettoniche: 31 dicembre 2025 ma occhio alle limitazioni del DL Salva Superbonus

Il comma 365 della legge 197/2022 (Manovra 2023) ha prorogato al 31 dicembre 2025 la detrazione prevista per gli interventi finalizzati al superamento e all'eliminazione di barriere architettoniche, cioè il cd. Bonus Barriere Architettoniche al 75%, inserito nel nostro ordinamento dalla Legge di Bilancio 2022, che era andata ad aggiungere l'art.119-ter al DL Rilancio.

E' prevista, per i lavori condominiali, una delibera di approvazione che dovrà avere il voto favorevole di una maggioranza rappresentativa di un terzo del valore millesimale del condominio.

NB - In virtù di quanto disposto dal DL Stop Superbonus, non è più possibile optare per cessione del credito o sconto in fattura in alternativa alla detrazione diretta del bonus.

Per le spese sostenute a partire dal 30 dicembre 2023, il Bonus Barriere 75% è limitato a lavori aventi ad oggetto scale, rampe e installazione di ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici. Restano fuori, tra l'altro, gli infissi.

 

Ecobonus ed Ecosismabonus (riqualificazione energetica): 31 dicembre 2024

L'Ecobonus ordinario rafforzato (art.14 DL 63/2013, detrazione del 50 o 65% a seconda della tipologia di intervento) e quello per le opere sulle parti comuni degli edifici condominiali (detrazioni del 70-75% ovvero dell’80-85%, se finalizzate sia alla riduzione del rischio sismico sia alla riqualificazione energetica di immobili ubicati nelle zone sismiche 1, 2 e 3, cd. Ecosismabonus), è fruibile fino al 31 dicembre 2024.

 

Sismabonus e Sismabonus Acquisti ordinario (miglioramento sismico): 31 dicembre 2024

Il Sismabonus è 'normato' dall'art.16 comma 1-bis e seguenti del DL 63/2013, e riguarda gli interventi relativi all’adozione di misure antisismiche e all’esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica degli edifici.

La Legge di Bilancio 2022 ha prorogato fino al 31 dicembre 2024 tutte le tipologie di detrazioni previste per questa categoria di lavori (50%, 70-80%, 75-85%), incluso il “Sismabonus acquisti” riconosciuto a chi compra immobili ubicati nei comuni ricadenti nelle zone classificate a rischio sismico 1, 2 e 3, realizzati mediante demolizione e ricostruzione di interi edifici per ridurne il rischio sismico (ovviamente con le quote ordinarie).

Per il momento non ci sono state ulteriori proroghe quindi il prossimo sarà l'ultimo anno in cui si potrà beneficiare di questa agevolazione.

 

Bonus Verde: 31 dicembre 2024

L'agevolazione del 36% per arredo verde urbano (sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, immobili, pertinenze e recinzioni, impianti di irrigazione e pozzi più coperture a verde di giardini pensili) di cui all'art.1 comma 12 e segg. legge 205/2017 arriverà fino al 31 dicembre 2024.

Sottolineiamo però che:

  • la spesa massima agevolabile non può superare 5 mila euro per appartamento;
  • se la sistemazione a verde riguarda le parti comuni di edifici, la detrazione è calcolata su una spesa massima di 5 mila euro per ogni unità immobiliare.

 

Bonus Mobili: 31 dicembre 2024 ma massimale a  a 5.000 euro

Per quanto riguarda la detrazione del 50% per l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati all’arredo di immobili oggetto di interventi di ristrutturazione, iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto, normata dall'art.16 comma 2 del DL 63/2013, la Legge di Bilancio 2022 l'aveva prorogata al 31 dicembre 2024 ma con alcune 'postille' da tenere ben presenti.

Vediamole:

  • la spesa massima agevolabile scende, nel 2024, scende a 5.000 euro per ogni unità immobiliare ristrutturata, comprensiva delle pertinenze, o in riferimento alla parte comune dell’edificio oggetto di intervento;
  • se i lavori edilizi sono effettuati nell’anno precedente a quello dell’acquisto di mobili/elettrodomestici ovvero sono iniziati nell’anno precedente e proseguiti nell’anno dell'acquisto, nel limite di 5 mila euro occorre tener conto anche delle spese dell’anno precedente per le quali si è fruito del bonus;
  • etichetta energetica degli elettrodomestici ammessi al bonus: devono essere di classe non inferiore alla A (forni), alla E (lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie) o alla F (frigoriferi e congelatori).

 

Superbonus condomini: decalage dal 2024 senza cessioni

Partiamo adesso con 'quello che resta' del Superbonus dal 2024 in poi.

Per quel che riguarda i condomini classici, scatta un ulteriore decalage:

  • 70% per il 2024;
  • 65% per il 2025.

 

Superbonus APS e ONLUS (classiche e socio-sanitarie)

Attenzione poi alle diverse scadenze (e percentuali) per i lavori effettuati da specifiche tipologie di soggetti.

Le ONLUS classiche e le associazioni di promozione sociale (APS) seguono l'orizzonte temporale e le percentuali viste sopra per i condomini (dal 2024, quindi, decalage 70 e poi 65%).

Le ONLUS che svolgono attività socio-sanitaria e assistenziale (prestazione di servizi sanitari), potranno beneficiare ancora del Superbonus al 110% fino al 31 dicembre 2025, ma al rispetto di due precise condizioni:

  • devono possedere immobili accatastati in categoria B1, B2 e D4;
  • i membri del CDA non devono percepire compensi né indennità di carica.

NB - In virtù di quanto disposto dal DL Stop Superbonus, dal 30 marzo 2024 non è più possibile optare per cessione del credito o sconto in fattura in alternativa alla detrazione diretta del bonus.

Superbonus per edifici in zone terremotate: 31 dicembre 2025

A prescindere dal tipo di immobile, per gli interventi edilizi in comuni terremotati dal 2009 in poi (fa fede la dichiarazione dello stato di emergenza) si prenderà:

  • il Superbonus al 110% per le spese sostenute fino al 31/12/2025, ma solo per la parte che eccede il contributo per la ricostruzione (se è stato erogato);
  • il Superbonus al 110%, con spesa maggiorata del 50%, se si rinuncia al contributo per la ricostruzione.

Per questo tipo di lavori è ancora possibile optare per cessione del credito o sconto in fattura, ma attenzione:

  • in primis, il DL Salva Superbonus ha infatti inserito una norma in virtù della quale non sarà più possibile optare per la cessione del credito d’imposta nel caso di interventi di demolizione e ricostruzione degli edifici relativi alle zone sismiche 1-2-3 compresi in piani di recupero di patrimoni edilizi o riqualificazione urbana e per le quali non sia stato richiesto, prima della data di entrata in vigore del DL Salva Superbonus, il relativo titolo abilitativo;
  • più di recente, il DL 39/2024 ha disposto che sono esentati dal blocco totale all'esercizio delle opzioni alternative (sconto in fattura o cessione del credito) gli interventi realizzati su immobili danneggiati da eventi sismici verificatisi il 6 aprile 2009 e da quelli accaduti a partire dal 24 agosto 2016 nei comuni dei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. L’agevolazione, in questo caso, viene mantenuta fino a esaurimento dei fondi disponibili pari a 400 milioni di euro per l'anno 2024, dei quali, 70 milioni per gli eventi sismici verificatisi il 6 aprile 2009.

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