"Bologna Bloom": permesso di costruire per 145 appartamenti in classe A nella riqualificazione del Quartiere Navile

Sviluppo residenziale "Bologna Bloom": due torri da 11 piani (da monolocali a pentalocali), servizi e box auto

Ottenuto il permesso di costruire per il primo lotto che prevede la realizzazione di 145 nuovi appartamenti in classe “A” dotati di servizi polifunzionali per i residenti. Il processo di rigenerazione urbana del quartiere Navile riprende slancio con il nuovo progetto di sviluppo residenziale denominato “Bologna Bloom”.

Il progetto è firmato dallo studio di architettura Lombardini22 e prevede la costruzione di due torri da 11 piani ed un corpo basso di 4 piani, per un totale di 145 appartamenti con tagli che vanno dai monolocali ai pentalocali; al piano terra troveranno spazio i servizi comuni (portineria, locale biciclette, area bimbi, area fitness e altri spazi polifunzionali), mentre nei due piani interrati sono previsti box e posti auto.

Nuovo supermercato e studentato nella rigenerazione urbana del quartiere Navile

Nelle immediate vicinanze è già avviata la realizzazione di un nuovo supermercato e di uno studentato che accoglierà circa 400 studenti.

La commercializzazione degli appartamenti, è affidata ad Abitare Co., società di servizi e intermediazione immobiliare specializzata nelle nuove residenze.

Bologna Bloom è una iniziativa promossa da Prelios Sgr tramite il fondo FIDIA, advisor dell’operazione è First Atlantic Real Estate.

“Bologna Bloom è un progetto a misura d’uomo, progettato intorno alle persone e alle loro esigenze per interpretare e soddisfare al meglio i bisogni abitativi contemporanei - ha dichiarato Giuseppe Crupi, CEO di Abitare Co. - Queste nuove residenze si andranno ad inserire in un’area che si avvia a completare la sua rigenerazione. Si darà così al mercato immobiliare bolognese l’occasione di soddisfare una domanda sempre più rivolta alle nuove case ad alta efficienza energetica e ricche di servizi alle persone.”

“Siamo felici di annunciare che con Bologna Bloom si rimette in moto il processo di riqualificazione di una delle aree più importanti di Bologna sia dal punto di vista sociale che economico - evidenzia Ugo Debernardi, AD di First Atlantic Real Estate - oggi la qualità della vita, si misura in qualità ambientale e in qualità dei servizi e Bologna Bloom ne rappresenta un ottimo esempio.”

ABITARE CO.
Abitare Co. nasce nel 1997 dall’esperienza quarantennale maturata nell’ambito immobiliare dai tre soci fondatori. Da oltre 25 anni protagonista nell’ambito delle vendite immobiliari, con una particolare attenzione all’edilizia residenziale e di nuova costruzione, oggi Abitare Co., è una società di servizi immobiliari che gestisce un portafoglio composto da oltre 2.000 abitazioni per un volume gestito di 1,4 miliardi di euro.

Fonte: ABITARE CO

Una breve intervista della redazione di Ingenio al progettista Matteo Frati, architetto L22 Living – Lombardini22.

Efficienza e risparmio energetico: teleriscaldamento, tetti verdi intensivi, vasca duale e involucri performanti

Quali strategie di progettazione sono state adottate per garantire la massima efficienza energetica degli edifici, considerando la certificazione in Classe A e l'obiettivo di sostenibilità del progetto?

Architetto Matteo Frati

In primis l’intervento si colloca in un’area vocata alla sostenibilità, il Piano Attuativo che regola le trasformazioni dell’area prevede una serie di accorgimenti volti al risparmio delle risorse e dei consumi. L’area è servita da una rete di teleriscaldamento/teleraffrescamento che garantisce un notevole risparmio energetico rispetto a singoli impianti di produzione per ogni lotto.

A progetto sono state previste coperture a verde intensivo per mitigare il surriscaldamento estivo, una vasca duale per il recupero e riutilizzo dell’acqua piovana, involucri esterni performanti per contenimento delle dispersioni di calore; grandi vetrate esposte a sud per assorbire calore solare in inverno, ma protette da logge o balconi nei mesi più caldi.

Spazi polifunzionali al piano terra

Come è stata gestita l'integrazione dei servizi polifunzionali all'interno del progetto architettonico per ottimizzare lo spazio e garantire la fruibilità degli stessi da parte dei residenti?

Architetto Matteo Frati

Gli spazi polifunzionali sono previsti al piano terreno al piede del corpo centrale dei tre volumi, in modo da essere baricentrici e completamente fruibili dai residenti. L’accesso a quest’ultimi avviene dalle aree esterne private interne al complesso.

Quali sono state le principali sfide affrontate nella progettazione delle due torri da 11 piani e del corpo basso di 4 piani, e come sono state risolte dal punto di vista architettonico e strutturale?

Architetto Matteo Frati

La principale sfida è stata quella di mettere a sistema le variabili in gioco rispetto al luogo e contesto in cui si è andati ad operare. Trovare la giusta combinazione tra le regole urbanistiche del Piano Attuativo, soddisfare la domanda di un mix tipologico variegato di appartamenti, progettare in un contesto sismico rilevante; il tutto ricompreso in un’immagine complessiva dell’intervento in linea con il contesto urbano e la contemporaneità.

Mobilità lenta e sostenibile

Considerando l'importanza della mobilità sostenibile, quali soluzioni sono state implementate per agevolare l'utilizzo di mezzi alternativi all'automobile e la creazione di spazi dedicati alla mobilità ciclabile nel contesto urbano del progetto?

Architetto Matteo Frati

L’area d’intervento è costeggiata da una pista ciclabile che collega direttamente il quartiere al centro città, inoltre a pochi metri è presente una fermata dell’autobus su via Gobetti. Per incentivare la mobilità lenta al piano terreno, in diretto contatto con gli spazi pubblici, sono previsti dei depositi biciclette, uno sotto ogni volume a progetto, coperti e con accesso dedicato ai residenti. Mentre nell’area circostante il lotto saranno previste panchine pubbliche e rastrelliere per biciclette.