Bioarchitettura, Ferrero Technical Center, spazi di lavoro: Isplora presenta i tre docufilm dedicati

I temi dei 3 docufilm presentati

Isplora presenta tre docufilm dedicati al racconto immersivo dei progetti di tre importanti studi, attraverso riflessioni, aneddoti e scelte costruttive. Unendo i commenti di ingegneri, architetti e designer si tratta di architetture iconiche, nello specifico: esempi di bioarchitettura, l'edificio manifesto Ferrero Technical Ferrero e i progetti di spazi di lavoro.

Ogni docufilm prevede l'acquisizione di 1 CFP per un totale di 3 CFP totali per la visione di tutti quanti.

Vediamo di seguito i 3 docufilm con i temi che vengono trattati in ognuno.

Praticare la Bioarchitettura

Architettura Bioecologica: innovazione, sostenibilità ed economia circolare

Protagonisti: Studio Ecoarch, Mauro Rivolta, Davide Ferrari, Alessandro Cremona, Gabriele Sartorelli
Con il supporto e la gentile partecipazione di: Torsellini Vetro con l’intervento di Mara Torsellini
LuceLuce: intervento di Fabrizio Nicora
B&T Energy: intervento di Andrea Buzzi Reschini
Chinaglia Costruzioni: intervento di Remo Chinaglia
Con il supporto di: Rapisarda sas, Iommazzo Serafino serramenti e costruzioni in ferro
Ferraro case in legno
Località: Varese, Italia

Tutto si fonda sul concetto di Architettura Bioecologica: Architettura come arte di costruire, Bio come favorevole alla vita, Eco come equilibrio con l'ambiente, Logica come intelligenza, ragione.

Nel docufilm l'arch. Mauro Rivolta e lo Studio Ecoarch raccontano il valore della progettazione bioecologica mostrando l'importanza del contesto e dell'ecosistema dove l'architettura viene inserita, la scelta specifica di un orientamento in relazione con l’illuminazione naturale e artificiale, la scelta di materiali e soluzioni sostenibili.

Un'attenzione particolare viene data alle tecnologie, all'installazione di impianti innovativi e all'uso delle strutture in legno.

Si parte dalla descrizione di una residenza privata unifamiliare di nuova costruzione fino arrivare agli interventi a scala urbana e di edilizia tradizionale. Un dialogo con il contesto e gli elementi naturali, una relazione tra pieni e vuoti, rigore geometrico e attenzione particolare ai dettagli costruttivi e alle finiture, tutti elementi fondamentali per garantire l'abitare contemporaneo.

"Se osserviamo la situazione ambientale del Pianeta Terra dobbiamo constatare che l'attuale modello di sviluppo sta per raggiungere il punto di rottura. È necessaria una presa di coscienza generale per comprendere come si è giunti a tale situazione, per evitare la catastrofe che si profila, inventando un nuovo modello, che sia in grado di arrestare questo processo di autodistruzione".

Parole di apertura del Manifesto per un'Architettura Bioecologica redatto dall'ANAB - Associazione Nazionale Architettura Bioecologica - a Udine il 15 ottobre 1989.

GUARDA IL FILM "PRATICARE LA BIOARCHITETTURA"

Ferrero Technical Center

Elementi salienti del progetto: La Langa, la sua storia e la sua gente

Protagonisti: Enrico Frigerio, Frigerio Design Group
Con il supporto e la gentile partecipazione di: Giovanni Bertucci, Metra Building, Cristian Zeni, Ariatta Ingegneria dei Sistemi, Marco Zoppo Vigna, Ariatta Ingegneria dei Sistemi, Paolo Porporato, Recchi Engineering, Andrea Sega, Co.Ge.Fa. spa, Davide Ivone, Co.Ge.Fa. spa, Mauro Frea, Frea & Frea srl, Mauro Eugenio Giuliani, Redesco Progetti
Supporto di: Co.Ge.Fa. spa, Frea & Frea srl Metra Building

Località: Alba (CN), Italia

L'architetto Enrico Frigerio e lo studio Frigerio Design Group hanno realizzato il progetto Ferrero Technical Center, un edificio iconico che si fonda alle peculiarità del territorio dove sorge, ossia le Langhe.

"L’ingrediente principale è il territorio: la Langa, con la sua storia e la sua gente. Unire la componente naturale a quella umana per realizzare il nuovo polo di innovazione tecnica, espressione dell’identità aziendale, dell’eccellenza, dell’innovazione, della passione e delle persone che da sempre rappresentano il gruppo e la sua cultura industriale: questo è manifattura 4.0."
E. Frigerio

Ferrero Technical Center nasce in un contesto storico dove si trovano antiche torri medievali dalla pianta ottagonale e un tessuto urbano prettamente industriale.  Un complesso innovativo che ha le sue radici nella tradizione architettonica del luogo. Nasce un connubio tra diversi elementi legati alla tradizione e all'innovazione, all'architettura e alla natura. Gli uffici open space che si trovano all’ultimo piano dell'edificio sono immersi nella campagna circostante, con un affaccio sul paesaggio e i giardini pensili dove si ritrovano le essenze del territorio e delle materie prime utilizzate per la produzione.

Nuovi spazi di lavoro che si relazionano con il contesto in cui essi si inseriscono. Un susseguirsi di stagioni, tra tradizioni, patrimoni materiali e immateriali dove l'architettura prende forma. Alcune caratteristiche dell'edificio: realizzato con uno scheletro in acciaio, con facciate cromatiche opache, tamponamenti trasparenti con una copertura innovativa e leggera, anche i colori usati prendono da riferimento le stagioni autunnali del luogo, all'interno l'architettura si fonda sull'efficienza energetica e la tecnologia.

GUARDA IL FILM "FERRERO TECHNICAL CENTER"

Funzione ed Emozione

Architettura e cinema: anticipazioni della realtà

Protagonisti: 967arch, Cesare Chichi e Stefano Maestri
con: Alessia Pozzi, Luisa Beretta, Francesca Capuzzo Dolcetta
Con la gentile partecipazione di: Alpewa con l’intervento di Armando Minoliti, WPP Campus con l’intervento di Marco Bonanni
Supporto di: Alpewa, Edil Pietro, Cardex, XOffice
Località: Milano, Italia

La descrizione del progetto è basato sui concetti di: Architettura è emozione, il Design è percezione, la Progettazione dello spazio è organizzazione.

Cesare Chichi e Stefano Maestri di 967arch fanno una provocazione legata al concetto di progettare l'architettura, concepito come un atto registico composto di ricerca, ascolto e sperimentazione. All'interno del docufilm presentato Funzione ed Emozione si intrecciano le voci di professionisti di settore.

I luoghi vengono pensati come scenografie unendo architettura e cinema nel concetto di anticipazione della realtà.

Ogni progettista realizza e concepisce spazi e luoghi con il proprio stile e linguaggio. All'interno del docufilm il filo conduttore è il tema della progettazione degli spazi di lavoro, luoghi che hanno subito modifiche nel tempo e come si necessario unire gli aspetti collettivi e singoli oltre che soluzioni progettuali consolidate e nuove.

Se l’Architettura, infatti, esiste dal tempo archetipico della grotta e della capanna per rispondere al bisogno degli uomini di darsi un rifugio, il Cinema fa la sua apparizione agli albori del XX secolo, modificando il mondo dell’arte e della percezione, anche spaziale. 

Grazie al cinema si conoscono realtà diverse e si rappresentano elementi della città e dell'architettura. Lo sguardo del progettista predispone percorsi che giustificano l’analogia con lo sguardo del regista quando, seppure con finalità diverse, immagina e progetta percorsi, sequenze, articolazioni spaziali e formali.

Per maestri come Le Corbusier la cinepresa risulta uno strumento fondamentale di documentazione e di conoscenza; allo stesso modo il linguaggio del cinema è parte integrante dell’approccio progettuale cui hanno tratto ispirazione Bernard Tschumi e Robert Venturi.

Vengono descritti all'interno del docufilm: il WPP Campus Milano, il Petronas New R&T Center, l'HQ di Google Italia, quello di Campari e di Amplifon.

GUARDA IL FILM "FUNZIONE ED EMOZIONE"