BIM, potenziale influenza dell’OpenVR sul mercato: impatto economico e stima per una PMI

Potenziale influenza dell’OpenVR sul mercato

Di seguito la terza di tre parti della tesi di Master in BIM Management di Federico Palumbo, intitolata “BIM e OpenVR: studio di una strategia per integrare le funzionalità della VR nei processi BIM”.

L’implementazione del BIM ha trasformato il settore AEC, parallelamente la VR, pur evolvendo in vari settori e determinati mercati, oggi nel BIM resta confinata a meri scopi estetici senza incidere sui processi. Nella mia tesi di Master in BIM Management propongo una strategia per l’integrazione della VR nei livelli di coordinamento BIM, rendendola uno strumento collaborativo e interattivo per le attività di model checking.

Mediante un caso studio reale inerente alla modellazione di un’infrastruttura sviluppata da me e dal BIM Team dell’azienda di ingegneria per cui lavoro, ricerco e analizzo le principali limitazioni tecniche ed economiche attuali dell’utilizzo della VR nel BIM, definendo l’ipotesi di sviluppo di un nuovo standard interoperabile aperto: IFX.

Quest’ultimo, integrando le funzionalità VR in modo nativo al suo interno, sarà in grado di colmare le attuali criticità, configurando e schiudendo al mondo BIM il nuovo concetto di OpenVR.

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Impatto economico e stima dell’OpenVR per una PMI

L’integrazione della VR nel settore BIM rappresenta un passo significativo verso la digitalizzazione dei processi di progettazione e gestione (vedi l’articolo precedente BIM e OpenVR: studio di una strategia per integrare le funzionalità della VR nei processi BIM – Parte 2/3). Tuttavia, uno degli ostacoli principali all'adozione su larga scala è il costo iniziale delle attrezzature VR e delle licenze full dei software di visualizzazione, come Unreal Engine, Unity, Enscape e simili.

Questo capitolo analizza i benefici economici derivanti dall'integrazione della tecnologia OpenVR nei flussi di lavoro BIM mediante IFX, con particolare attenzione alla valutazione dei costi e dei risparmi nel breve e medio-lungo periodo.

L'obiettivo è stimare e confrontare l’investimento economico richiesto per l’adozione della VR, attualmente caratterizzato da elevati costi legati alle licenze full dei software di visualizzazione, con l’integrazione della VR in BIM mediante IFX.

Per calcolare i costi di implementazione attuali della VR, consideriamo uno studio di ingegneria medio in Italia con 5 BIM Specialist, 2 BIM Coordinator e 1 BIM Manager.

I costi principali da prendere in considerazione includono:

• Costo medio iniziale per visori VR di medio-alta qualità presenti sul mercato attualmente
• Costo medio delle licenze full dei principali software VR presenti sul mercato attualmente (Unreal Engine, Unity, Enscape…).

Il caso di Unreal Engine: sotto il milione di fatturato si può usufruire della licenza gratuita; sopra il milione il costo della licenza full, al netto delle tasse applicabili, è di circa €1.850/annui/postazione.

La principale opportunità di risparmio economico nell'integrazione della realtà virtuale (VR) nel BIM mediante IFX risiede nella possibilità di eliminare i costi significativi legati alle licenze proprietarie dei software, che rappresentano una delle voci di spesa più consistenti nell'adozione della VR nei flussi di lavoro BIM.

Attualmente, i software di visualizzazione VR di alta qualità richiedono licenze annuali per ciascun utente, con costi che possono facilmente accumularsi nel tempo e impattare notevolmente i bilanci aziendali, soprattutto per studi di ingegneria e architettura di piccole e medie dimensioni. In questo contesto, l'introduzione dello standard IFX rappresenterebbe una soluzione rivoluzionaria, in quanto permetterebbe di offrire funzionalità VR completamente integrate all'interno del formato BIM stesso, senza dover ricorrere a software esterni che richiedano licenze a pagamento.

IFX, essendo un formato open, eliminerebbe del tutto la dipendenza da software di terze parti e i costi ricorrenti associati. Questo approccio renderebbe la tecnologia VR più accessibile, non solo per le grandi imprese ma anche per gli studi più piccoli, favorendo un utilizzo esteso della VR nel settore delle costruzioni e della progettazione.

Le tabelle seguenti forniscono una panoramica dettagliata dei risparmi ottenuti nei primi cinque anni, mettendo a confronto due scenari distinti. Nel primo scenario, si considera l’investimento nella VR attuale, per i quali è necessario acquistare licenze a pagamento su base annuale. Nel secondo scenario, invece, viene analizzato il contesto in cui viene implementato lo standard IFX che integra le funzionalità VR direttamente all'interno del flusso di lavoro BIM.

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Nel pdf si continua con:

• Impatto umano e resistenza al cambiamento
  
• Lavorare in un contesto di rinnovamento non è facile
  
• Risultati e prospettive future