BIM: il progetto per laboratori di Studio Randazzo, interoperabilità e gestione della fasi grazie ad Archicad
Il racconto del progetto realizzato dallo Studio Randazzo dove è stato utilizzato il software di BIM authoring architettonico Archicad. Gestione delle facciate, sincronizzazione con il programma di computo Mastro 5K, velocità di realizzazione dei render e molte altre funzioni per il controllo del progetto in tutte le sue fasi.
Per una maggiore interoperabilità con le altre discipline e il controllo costante in ogni fase di una commessa lo studio Randazzo ha scelto di avvalersi di uno strumento come Archicad per la gestione integrata dei suoi progetti in BIM.
La storia dello Studio Randazzo
Fondato nel 1980 dal Geom. Giacomo Randazzo, lo Studio Randazzo si occupa da sempre di progettazione e direzione lavori di edifici residenziali ed industriali soprattutto nel territorio Lombardo.
Negli anni lo studio ha subito una profonda trasformazione e una evoluzione anche grazie all’entrata nel 2019, del figlio del fondatore l’Ing. Francesco Vittorio Randazzo che dopo una carriera decennale in alcune delle maggiori società EPC
in ambito Oil and gas italiane, ha portato allo studio le competenze acquisite, ampliando così l’offerta professionale al settore dell’ingegneria civile. Forte di queste conoscenze, lo Studio Randazzo ha puntato negli ultimi anni anche sull’utilizzo delle nuove tecnologie, e sull’implementazione del BIM per una maggiore ottimizzazione dei processi attraverso un controllo costante della gestione delle singole fasi progettuali.
In questo percorso ha scelto di farsi accompagnare dal software BIM per eccellenza: Archicad.
“Lavoravamo già da diverso tempo con Archicad– spiega l’ing. Francesco Vittorio Randazzo - ma l’occasione per renderci ancora più conto delle possibilità che offre il software soprattutto nella gestione del progetto utilizzando l’approccio BIM è stata la commessa del nuovo laboratorio di analisi di Acque Bresciane. L’Ente ha infatti deciso di utilizzare questo come progetto pilota per l’implementazione della metodologia BIM all’interno della sua struttura. Quindi è stato anche per noi particolarmente importante per sviluppare una metodologia di lavoro coordinata e condivisa che portasse ad un risultato qualitativamente più alto”.
Grazie a questo importante progetto lo Studio Randazzo ha messo in pratica le esperienze acquisite nell’ambito della progettazione e ha potuto sperimentare la gestione totale di un progetto in BIM anche in ottica della futura manutenzione dell’edificio e per il facility management.
Sistema di gestione integrato dell'edificio: sviluppo del progetto fino al 5D
L' ing. Randazzo afferma: “Abbiamo studiato un sistema di gestione integrato dell’edificio sviluppando attualmente fino al 5D (le 3 dimensioni dello spazio, il tempo cioè il cronoprogramma, le quantità e i costi associati) predisponendo poi il modello multidisciplinare per il 7D (aggiungendo manutenzione e protocolli di sostenibilità). In questo modo abbiamo elaborato una serie di proposte per il futuro uso manutentivo del manufatto."
Continua dicendo: "Devo dire che l’azienda Acque Bresciane è una realtà particolarmente all’avanguardia che si è resa conto da subito dell’importanza per una stazione appaltante di avere sempre sotto controllo il progetto in ogni fase. Per noi è stato quindi molto più facile poterci relazionare con un ente in grado di comprendere i vantaggi della progettazione in BIM. Per una maggiore condivisione e coordinamento ci siamo dotati di un ambiente di condivisione dei dati il Trimble Connect CDE per permettere a tutti i professionisti coinvolti nella progettazione di poter consultare l’ultima versione del modello ed inserire le eventuali modifiche”.
La società Acque Bresciane srl, gestore del servizio idrico integrato della Provincia di Brescia, si occupa anche delle attività di monitoraggio della qualità delle acque, attraverso la gestione e l’analisi chimica e microbiologica delle acque in 113 comuni nella Provincia di Brescia, ed ha affidato ad un raggruppamento di imprese, di cui lo studio Randazzo fa parte, la progettazione del nuovo laboratorio di analisi acque di via San Fermo a Rovato in Provincia di Brescia, che dovrà eseguire quotidianamente analisi chimiche e microbiologiche sulla qualità dell’acqua.
Il raggruppamento comprende Milano Ingegneria per la parte di coordinamento contrattuale controllo costi e sicurezza, Fabrica Lab per gli impianti elettromeccanici, Acustica Astorino per la consulenza acustica ed Awarelab per la consulenza specialistica dei servizi di laboratorio.
La descrizione del progetto
“La progettazione degli spazi dei nuovi laboratori è pensata per i tecnici che lavoreranno all’interno degli ambienti e che potranno effettuare le attività analitiche in modo sicuro ed ottimale, in conformità con i flussi operativi. Partendo dall’idea progettuale sviluppata dalla committenza nella figura dell’architetto Luca Gangemi, che ha seguito con costanza e attenzione l’intero flusso progettuale, si è studiato un nuovo edificio che vada a contenere i laboratori ed i servizi ad esso connessi."
"La concezione del luogo è stata identificata come un quadrilatero regolare nel quale i locali di laboratorio ed una parte degli uffici sono distribuiti ai lati di un corridoio centrale, al piano terra dell’edificio stesso. Per gli spazi ufficio tutti di nuova concezione e realizzazione, la pavimentazione è a pavimento sopraelevato, le pareti verniciate con pittura lavabile e il soffitto in quadrotti con pannelli in materiale fonoassorbente. Il progetto nella sua vocazione funzionale è concepito come un luogo in cui, attraverso l’applicazione del metodo scientifico, si tutela un bene di primaria importanza come l’acqua che sta alla base della vita e della salute pubblica. Nei riferimenti progettuali il tema dell’elemento acqua è al centro dell’intero progetto.
"Opposto all’estroverso e pubblico spazio dei laboratori e degli uffici, caratterizzati da ampie superfici vetrate, il cuore dell’edificio è rappresentato dal chiostro. Un luogo intimo ed introverso, concepito come un’oasi verde alla maniera del giardino dei semplici tipico della cultura monacale occidentale. La forma del chiostro riprende le due più importanti forme geometriche piane note sin dall’alba dei tempi: il cerchio e il quadrato. La piazza centrale del chiostro è concepita come un cerchio inscritto in un quadrato su modello del salone centrale della Villa la Rotonda di Palladio. Per quanto riguarda gli elementi trasparenti della facciata si è scelta la tecnologia delle facciate vetrate continue. Per entrambe le coperture del piano terra e del primo piano è stata scelta la tecnologia del tetto verde”.
Per la realizzazione di questo particolare progetto, lo Studio Randazzo ha utilizzato il software di BIM authoring architettonico Archicad, che è risultato uno strumento fondamentale per poter avere il controllo generale delle diverse fasi. Citando il progettista.
Gli strumenti specifici e le funzioni utilizzate
“Alcuni strumenti specifici del software come la funzione Curtain Wall ci hanno permesso di gestire bene le facciate e credo sia stata fondamentale anche la parte di sovrascrittura che garantisce la completa gestione dei file di interscambio IFC che importavamo da altri software di authoring sia architettonico che strutturale. In questo modo siamo riusciti a utilizzare Archicad per il coordinamento multidisciplinare. Una delle funzionalità del software poi che si è dimostrata particolarmente utile è stata la perfetta sincronizzazione tra Archicad e Mastro 5K il programma di computo scritto e programmato appositamente per Archicad. Per la realizzazione dei render, che hanno permesso di mostrare alla committenza il progetto nella sua completezza, abbiamo utilizzato anche un altro software commercializzato da Graphisoft: Twin Motion. Quest’ultimo si interfaccia in maniera molto dinamica con Archicad permettendo una buona rapidità ed elevata qualità renderistica”.
Archicad è stato quindi fondamentale per lo sviluppo delle attività di progettazione e coordinamento dello studio Randazzo.
Ing. Randazzo continua affermando: “Consiglio Archicad a chi vuole avere un passaggio in un certo qual modo “delicato” alla modellazione con approccio BIM, perché possiede un’interfaccia semplice ed intuitiva il che permette un approccio se si vuole anche bidimensionale, come in una progettazione molto simile a quella con tradizionale con CAD. Abbiamo avuto un’esperienza eccellente con il servizio clienti di Graphisoft che ci ha accompagnato nello sviluppo di un progetto di questa complessità, suggerendoti di volta in volta, le soluzioni migliori da adottare in base alle specifiche esigenze di progettazione."
Infine, conclude dicendo: Ritengo che la progettazione BIM sia ormai un indispensabile valore aggiunto che ci permette di essere competitivi su di un mercato molto aggressivo come quello dei servizi di ingegneria per edifici complessi. Inoltre adesso che le Committenze, sia pubbliche sia private, cominciano a comprenderne il reale valore soprattutto in relazione al ciclo di vita dell’edificio, l’applicazione del metodo BIM sarà un servizio sempre più richiesto.
Noi abbiamo deciso di farci trovare preparati e andare incontro alle nuove richieste che saranno sempre più orientate all’approccio BIM. Credo che questa nostra scelta dimostri la nostra visione e voglia di essere sempre innovativi e all’avanguardia”.
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