BIM e incentivi alle funzioni tecniche: ok all’incremento del 15%

BIM e incentivi alle funzioni tecniche: ok all’incremento del 15%

Dal primo gennaio si parte con gli appalti BIM, anche se la soglia di obbligatorietà è ancora incerta: il codice appalti Dlgs 36/2023 ha previsto l’obbligo del BIM già per lavori di importo al di sopra di un milione di euro, mentre il decreto correttivo, approvato dal Consiglio dei ministri, ha incrementato a due milioni di euro tale obbligo; tuttavia, il correttivo ha ricevuto parere sfavorevole dal Consiglio di Stato e alcune criticità sono state sollevate anche dalla Conferenza unificata. Come se non bastasse, l’ANCI (associazione dei comuni italiani) ha proposto di innalzare la soglia per l’obbligo a 4 milioni di euro.

Insomma, l’obbligo scatterà, ma non si ha certezza dell’importo soglia.

Il BIM, Building Information Modeling, è un metodo di lavoro collaborativo che consente di creare un modello digitale tridimensionale di un’opera edilizia, contenente tutte le informazioni geometriche, fisiche e funzionali dell’edificio. Questo modello digitale dell’opera è utile nell’intero ciclo di vita dell’edificio, dal progetto alla costruzione e successiva gestione, fino alla dismissione.

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Incentivi per l’uso del BIM nella pubblica amministrazione

L’art. 45 del Dlgs 36/2023 prevede un incremento del 15% sugli incentivi per le amministrazioni che utilizzano strumenti digitali nella gestione degli appalti. Un recente parere del MIT (n. 2877/2024) ha chiarito che questo incremento è applicabile anche per appalti avviati nel 2024, ma solo se gestiti tramite procedure BIM.

L'articolo 45 del codice appalti riguarda gli incentivi per le funzioni tecniche svolte dai dipendenti. È previsto un ammontare fino al 2% dell’importo a base di gara, per remunerare i dipendenti delle stazioni appaltanti o degli enti concedenti che svolgono funzioni tecniche relative alle procedure di affidamento. L’incentivo complessivo massimo annuo non può essere superiore al 100% dell’importo lordo annuo dello stesso dipendente pubblico.

Per le amministrazioni che adottano i metodi e gli strumenti digitali per la gestione informativa (in pratica il BIM) il limite del 2% è aumentato del 15%: in questo modo l’incentivo alle funzioni tecniche raggiunge il valore di 2,3% dell’importo a base di gara.

Le attività incentivabili, specificate nell’allegato I.10 del Dlgs 36/2023, sono così suddivise:

• 80% è destinato a: RUP, programmazione della spesa per investimenti, collaborazione all’attività del RUP, redazione del DOCFAP (documento di fattibilità delle alternative progettuali), redazione del PFTE (progetto di fattibilità tecnica ed economica), redazione del PE (progetto esecutivo), coordinamento la sicurezza, verifica del progetto, predisposizione documenti di gara, direzione dei lavori, ufficio di direzione dei lavori, collaudo tecnico-amministrativo, collaudo statico (ove necessario), ecc.;
  
• 20% è destinato a: acquisto di beni e tecnologie (BIM), implementazione delle banche dati, efficientamento informatico, specializzazione del personale, copertura degli oneri di assicurazione obbligatoria del personale, ecc.

Il quesito al MIT sull’incremento del 15% per il BIM

Il quesito posto al MIT riguarda un appalto pubblico del 2024 del valore di 18.500.000 euro, gestito in modalità BIM. In tale contesto, gli altri appalti sottosoglia non obbligati all’uso del BIM non hanno beneficiato di questa metodologia.

Il MIT, con parere n. 2877/2024, ha confermato che l’incremento del 15% può essere applicato esclusivamente alla parte di incentivo relativa alle funzioni tecniche dell’appalto gestito con il BIM, in conformità con il comma 4 dell’art. 45 del Dlgs 36/2023. Questo chiarimento offre un riferimento importante per le amministrazioni che adottano strumenti digitali innovativi nella gestione degli appalti pubblici.

Infine, il MIT ha ricordato che: "l’incentivo complessivamente maturato dal dipendente nel corso dell'anno di competenza, anche per attività svolte per conto di altre amministrazioni, non può superare il trattamento economico complessivo annuo lordo percepito dal dipendente. Per le amministrazioni che adottano metodi e strumenti digitali per la gestione informativa dell'appalto, il limite di cui al secondo periodo è aumentato del 15%."

IL PARERE DEL MIT N. 2877/2024 È SCARICABILE IN ALLEGATO.