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BIM: al Consiglio Superiore dei LLPP un convegno organizzato da AICQ

BIM: al Consiglio Superiore dei LLPP un convegno organizzato da AICQ

Si terrà a Roma il 31 gennaio un convegno su

IL BIM E IL SISTEMA DELLE COSTRUZIONI: innovazione sostenibile.

Il convegno è organizzato dal Settore Costruzioni di AICQ, patrocinato dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri e dall'UNI e INGENIO è media partner dell'evento.

La presentazione del convegno e la locandina: www.ingenio-web.it/Notizia/2532/IL_BIM_E_IL_SISTEMA_DELLE_COSTRUZIONI:_un_convegno_al_CONSIGLIO_SUPERIORE_LLPP.html

 
Pubblichiamo un commento del Prof. Ciribini di introduzione al Convegno.

Il Convegno sul BIM del 31 Gennaio presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici a Roma mi sembra stia riscuotendo un notevole interesse a testimonianza del fatto che nel Nostro Paese vi siano, a livello individuale, non solo molte persone interessate al tema, bensì pure molti colleghi che su di esso hanno già maturato una operatività e una cultura.

Del che non vi è da stupirsi, date le straordinarie intelligenze individuali di cui siamo dotati, nell'Accademia, nella Pubblica Amministrazione, nella Professione, nella Imprenditorialità: il declino drammatico dell'intelligenza collettiva e sistemica, che ha una origine atavica, invece, pare proseguire...

Il BIM mi pare che, peraltro, sia divenuto emblematico dei processi attesi di trasformazione del Settore.

Ciò che mi auguro possa emergere dal Convegno è, anzitutto, che vi sono Paesi, come il Regno Unito, ma anche la Francia (centralista) e la Germania (federale) - oltre ai Paesi Bassi e ai Paesi Nordici - in cui i Ministri, o meglio, i Governi, stanno consapevolmente attuando una strategia evolutiva di medio-lungo termine per il Comparto, di cui la metodologia del BIM è importante veicolo.

Il caso britannico, tuttavia, è esemplare poiché l'obiettivo, dichiarato, è condurre progressivamente tutti gli operatori a livelli ulteriori di maturità nell'ambito di una politica industriale concertata traguardata verso il 2025.
È ovvio che gli obiettivi ambiziosi, che nominalmente concernono solo gli investimenti statali, incentrati sul recupero di cultura industriale del Settore dell'Ambiente Costruito e sull'incremento di competitività degli operatori economici sul piano internazionale, comportino incertezze e contraddizioni, ma essi sono perseguiti con lungimiranza e con una visione, grazie a una stretta cooperazione tra Governo, Accademia e Industria.

In questo contesto, i grandi interventi edilizi e infrastrutturali. di cui si parlerà a Roma, hanno la funzione di stimolare le buone prassi della professionalità e della imprenditorialità corrente nonché di generare disseminazione, dal caso di Crossrail a quello di HS2...

Di tutto ciò un passaggio determinante sarà offerto il 14 Novembre 2014, con la presentazione del Digital Plan of Work, vale a dire, della struttura di raccordo operativa di tutte le iniziative adottate.
Di tutto ciò ritengo possa accennare Adam Matthews a Roma, alla luce anche dei lavori del Network Europeo a livello ministeriale e della recente Direttiva Comunitaria, in attesa a Marzo di pubblicazione ufficiale.

Quali, dunque, possono essere le conclusioni?

Sul piano nazionale, occorre comprendere se e quando l'attuale sistema di opacità nelle transazioni che contraddistingue il Nostro Settore possa venire meno. Questo è il presupposto fondamentale per la riconfigurazione del Comparto, ma si tratta di comprendere quanto l'inerzia del mercato domestico sia attribuibile alle convenienze e quanto agli apparati mentali.
Sul primo aspetto, credo che serva intervenire individuando quali convenienze ulteriori possa presentare una alternativa basata sulla trasparenza: altrimenti non ammetteremo mai che le palesi inefficienze del sistema costituiscono vantaggi individuali per molti, oltre che un comodo abito mentale.
Sul secondo tema, questo appunto, si mescolerebbe la necessità di avvalersi di risorse umane più congeniali ai nuovi metodi che cercano di rispondere ad annosi interrogativi, e di non privarsi di competenze e di esperienze non certo "rottamabili".

Ciò che preoccupa è invece, che si vorrebbero rapidamente raggiungere risultati strabilianti lasciando invariato il contesto di frammentazione e di individualismo, carente dell'impostazione sistematica organizzativa.

A fronte, infatti, di una narrazione intensa del Cambiamento, proposta da una parzialmente nuova classe dirigente, si cerca di discorrere, appunto, dell'inedito, per reazione a una lunga inerzia precedente, ma, a mio parere, si rischia di proporre soluzioni qualsiasi, purché, appunto, apparentemente risolutive, fingendo di dimenticare che le cause strutturali delle criticità sono inveterate e che esse possono essere affrontate nel medio periodo solo con pazienza e con lucidità, non ignorando il ruolo ostativo di quelle entità che dalla mutazione traggono malefici.

La competizione/collaborazione dei Sistemi Paesi sul BIM si sta, in effetti, giocando sul medio termine e a livello di avanzamenti complessivi graduali, mentre in Italia ci si illude di competere con progressioni rapide e disomogenee, più utili all'affabulazione che non alla competitività...

Sul piano internazionale, a prescindere da ogni altra considerazione, l'opportunità che un certo approccio BIM-Oriented rivela è che sia possibile improntare la concezione del prodotto immobiliare (esistente e nuovo) e il suo monitoraggio nel tempo sui comportamenti previsti e sui modelli gestionali connessi: i casi alberghieri e ospedalieri ne sono palese testimonianza.

Il che vuol dire trasformare radicalmente l'identità degli operatori e aprire a ibridazioni inusitate con altre dimensioni sociali e industriali.

Dobbiamo ringraziare Romano Del Nord, Antonio Fioravanti e Gianfranco Carrara per avercene offerto alcuni esempi.
Vuole anche dire allontanarsi da una visione miope dei Nostri Corsi di Laurea, basati su competenze e disciplinarietà in fase di profonda rivisitazione.

Tra capitalizzazione della Conoscenza e riduzione del Rischio si gioca il futuro del Settore...ma il timore è che nel Nostro Paese si cerchi di proiettare sul Cambiamento categorie viete e proclami velleitari.
Sarà, dunque, necessario che Accademia, Professione e Industria avviino un percorso comune, a prescindere dalle strategie governative, da tempo assenti, e che implicano, comunque, un comune sentire delle parti in gioco, ed evitando di cadere nell'equivoco della disputa tra illuministi e oscurantisti.

La realtà è assai complessa e a essa spesso aggiungiamo, con una razionalità seppure distorcente, ulteriori complicazioni che non possono essere, però, contrastate con riduzionismi.


INGENIO ha deciso fin dalla sua nascita di seguire con attenzione l'argomento BIM creando una rubrica permanente sull'argomento: BIM VISION.

Dopo 18 mesi di pubblicazioni vogliamo capire quanto il nostro mondo conosca realmente e applichi il BIM . Abbiamo quindi predisposto questo breve questionario, con l'obiettivo poi di condividerne i risultati con gli stake holders del settore e comprendere quali strade percorrere per proseguire nell'opera di divulgazione e promozione.

 

La presentazione del convegno e la locandina: www.ingenio-web.it/Notizia/2532/IL_BIM_E_IL_SISTEMA_DELLE_COSTRUZIONI:_un_convegno_al_CONSIGLIO_SUPERIORE_LLPP.html