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Bassa inerzia a pavimento e soffitto sia in raffrescamento che riscaldamento

Attualmente il mercato dei sistemi radianti si sta orientando verso le soluzioni a bassa inerzia, sia per gli edifici nuovi che per quelli da riqualificare. La rapidità di risposta infatti è il principale vantaggio di questa tecnologia che trova la sua declinazione sia a pavimento che a soffitto.

Problematiche diverse ma con una soluzione unica?

Edifici nuovi e edifici da ristrutturare presentano caratteristiche diverse in moltissimi ambiti: tempistiche, progettazione, disponibilità di spessori, valutazione del contesto, integrazione con altri sistemi, esigenze della proprietà ne sono alcuni esempi. Può quindi essere univoca la risposta tecnologia a due contesti così diversi? Ovvero: i sistemi radianti a bassa inerzia possono essere adatti a contesti così differenti? La risposta - che è sì - è descritta di seguito, dettagliata e caratterizzata.

 

Che cosa sono i sistemi a bassa inerzia?

Prima di capire come e dove possono essere installati è importante comprendere la loro definizione, che fino ad oggi è sempre stata oggetto di interpretazione perché non normata.

Nello schema di seguito sono riassunte le diverse tipologie di sistemi radianti a bassa inerzia, di seguito dettagliate.

La molto attesa norma sui massetti che sta per concludere il suo iter e nei prossimi mesi verrà messa in inchiesta pubblica. All’interno della norma hanno trovato definizione i sistemi radianti a bassa inerzia annegati, ovvero quelli nei quali la tubazione è avvolta dal massetto. La tematica è descritta nell’articolo “Anticipazioni sulla nuova norma sui massetti: avanzamento e temi trattati”.

I sistemi radiante a bassa inerzia possono essere di tipo A, tipo B, tipo H, tipo I e tipo J secondo UNI EN 1264-1. Il massetto deve avere spessore sopra il tubo inferiore o uguale a 15 mm (ad esclusione del tipo B).

Le attività di collaborazione (tecnica, ma anche istituzionale) tra il Consorzio dei produttori di sistemi radianti (Q-RAD) e l’Associazione CONPAVIPER hanno portato alla definizione sopra descritta: è in fatti in atto un processo di condivisione che presenta obiettivi specifici e ben definiti:

  • Migliorare le caratteristiche prestazionali dei sistemi radianti;
  • Ridurre le problematiche di cantiere nei rispettivi ambiti (sistemi radianti, massetti e pavimentazioni);
  • Migliorare l’iter di progettazione;
  • Ottimizzare i processi di posa e le verifiche di sistemi radianti.

Tali obiettivi si focalizzano in particolare sui sistemi radianti a bassa inerzia ovvero sui massetti con caratteristiche speciali: elevate prestazioni e ridotti spessori.

 

Altre tipologie di sistemi radianti a bassa inerzia

Oltre ad alcuni sistemi radianti a parete non oggetto del presente articolo, vi sono ulteriori due tipologie di sistemi a bassa inerzia:

  • A soffitto (controsoffitto).
  • A pavimento a secco ovvero senza massetto.

La definizione di sistemi a bassa inerzia per queste due tipologie ad oggi non è riportata in alcuna norma.

I sistemi radianti a soffitto separati da un’intercapedine d’aria dal solaio sono definiti controsoffitti radianti. Questi sistemi portano gli ambienti rapidamente in temperatura grazie al ridotto numero di strati.

Per quanto riguarda i sistemi a secco, come già anticipato questi generalmente vengono assimilati ai sistemi a bassa inerzia. Nell’articolo “Sistemi radianti a secco a bassa inerzia, a pavimento, parete e soffitto” sono descritti e dettagliati tali sistemi.

 

Bassa inerzia anche per le pavimentazioni

La ricerca di un impianto molto reattivo che porta l’ambiente in temperatura rapidamente si deve concentrare anche sulle pavimentazioni. Infatti, la resistenza termica del pavimento e, se presente, di eventuali altri strati per la posa (materassini resilienti con finalità acustiche) influisce molto sulle prestazioni del sistema (in particolare sulla potenza termica emessa sia in riscaldamento che in raffrescamento).

La valutazione del contributo di diverse tipologie di pavimentazioni è descritta nell’articolo “I sistemi radianti a bassa inerzia abbinati alle pavimentazioni conduttive: le piastrellature ceramiche a basso spessore di grande formato”.

Attraverso simulazioni agli elementi finiti è stata evidenziata una differenza percentuale sulla potenza emessa di 2/3 punti percentuali tra gres di 12 mm e gres di 6 mm. L’abbinamento tra sistemi radianti e pavimentazioni ceramiche a basso spessore e di grande formato presenta inoltre diversi vantaggi: architettura, estetica, funzionalità e riduzione degli spessori.

Ulteriori benefici in termini di velocità dell’impianti e di inerzia ancora inferiori si possono ottenere con le pavimentazioni in resina.

 

La valutazione delle prestazioni dei sistemi radianti a bassa inerzia

Nuove tecnologie, nuove tipologie e nuove modalità di posa impongono la necessità di approfondite analisi e test per valutare le prestazioni dei nuovi sistemi a bassa inerzia. Caratterizzare le prestazioni di sistemi innovativi è inoltre di importante al fine di valutare le scelte progettuali e impiantistiche.

Le prestazioni dei sistemi radianti a pavimento, parete e soffitto possono essere valutate con due diversi approcci, mediante

 

Quali saranno i sistemi radianti del futuro?

Sistemi radianti innovativi (e reattivi) in edifici efficienti: quali tecnologie vedremo negli edifici nuovi e nelle ristrutturazioni?

Tecnici ed esperti della tematiche (sia nel settore edile che in quello impiantistico) stanno ragionando e valutando diversi scenari di applicazione della nuova direttiva in materia di prestazione energetica degli edifici (EPBD VIII) che richiede per tutti gli edifici residenziali esistenti il raggiungimento della classe energetica D entro il 2033, oltre al divieto di impiego di sistemi di riscaldamento a combustibili fossili dal 2035 con la conseguente spinta verso l’elettrificazione del mercato edilizio.

Il tema viene analizzato nell’articolo a cura del Politecnico di Torino dal titolo “Nuovi obiettivi di classe energetica degli edifici dalla EPBD: soluzioni attraverso interventi impiantistici basati su sistemi radianti”. Anche i sistemi a bassa inerzia sono una componente di questo studio.

Ogni tipologia di sistema radiante deve trovare la sua corretta applicazione in funzione delle caratteristiche costruttive e delle esigenze degli occupanti. È infatti fondamentale comprendere i requisiti di comfort e le aspettative degli occupanti prima di scegliere uno sistema oppure un altro.

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