Consorzio FABRE
Consorzio di ricerca per la valutazione e il monitoraggio di ponti, viadotti e altre strutture
Consorzio di ricerca per la valutazione e il monitoraggio di ponti, viadotti e altre strutture
Il progetto ARCITunLin, presentato alle "Giornate Studio Fabre" a Perugia, mira a migliorare la manutenzione delle gallerie esistenti attraverso la classificazione dei rischi e l’adozione di soluzioni innovative. L’evento ha evidenziato l'importanza della collaborazione tra università e industria per sviluppare metodologie efficaci nella gestione delle infrastrutture sotterranee.
Il progetto di ricerca biennale presentato da Luigi Capozzoli (CNR - IMAA) alle "Giornate Studio Fabre" di Perugia utilizza tecniche geofisiche non invasive, come geoelettrica e georadar, per monitorare frane e stabilità dei ponti. L'iniziativa introduce metodologie innovative, tra cui sensori in pozzi e georadar contactless tramite droni, per migliorare l'affidabilità delle analisi e garantire maggiore sicurezza infrastrutturale.
Il Progetto MARIE, realizzato da otto università, propone un approccio interdisciplinare che integra modelli preliminari e tecnologie innovative per analizzare l'interazione tra infrastrutture (come ponti) e fenomeni naturali complessi (quali le frane). Durante le Giornate Studio Fabre, Vincenzo Simeone ha evidenziato come la sinergia tra geotecnica e geologia applicata sia fondamentale per sviluppare soluzioni ingegneristiche avanzate.
L'Italia sta accelerando lo sviluppo delle metropolitane urbane, con 85 km di nuove linee previste in dieci anni, grazie a una crescente consapevolezza sull'importanza delle infrastrutture moderne. Durante le "Giornate Studio Fabre", il professor Chiaia ha evidenziato le sfide tecniche, come l'efficientamento dello scavo e la sicurezza, sottolineando il ruolo chiave della ricerca universitaria nell'innovazione del settore.
La modellazione del rischio idraulico per i ponti è complessa a causa dell'interazione tra strutture antropiche e ambienti naturali imprevedibili. Francesco Ballio sottolinea la necessità di un approccio multidisciplinare per migliorare la sicurezza delle infrastrutture, integrando nuove metodologie e tecnologie avanzate.
Emanuele Renzi (ANSFISA) evidenzia la collaborazione con il consorzio Fabre per migliorare la sicurezza delle infrastrutture tramite ricerca e innovazione. L'agenzia lavora su linee guida per ponti, sicurezza ferroviaria e digitalizzazione dei dati. L'obiettivo è standardizzare i controlli e rafforzare la vigilanza.
Lo ha annunciato il Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici Massimo Sessa in occasione delle "Giornate di Studio Fabre" tenutesi a Perugia il 12 e 13 febbraio. Nell'intervista esclusiva rilasciata a INGENIO, Sessa ha anche parlato di BIM e della gestione dei progetti legati al PNRR, con l'approvazione di interventi per un valore di circa 27 mld di euro.
Il 12-13 settembre 2024 si è tenuto a Padova il WoMAB, un workshop internazionale sulla manutenzione e sicurezza dei ponti ad arco in muratura, seguito dalla Giornata-Studio FABRE per il Master sulla gestione delle infrastrutture esistenti. I due eventi hanno riunito esperti per discutere tecniche di monitoraggio, sperimentazione e consolidamento di queste strutture, sempre più sollecitate da carichi maggiori e processi di deterioramento. INGENIO è stato media partner della manifestazione.
L'adozione del Digital Twin e di tecnologie IoT rivoluziona il monitoraggio delle infrastrutture, garantendo sicurezza e tempestività nelle operazioni di manutenzione grazie a una replica digitale interattiva e un sistema di allerta in tempo reale.
Lo studio propone una procedura semplificata per migliorare il comportamento sismico dei ponti mediante isolamento, suddivisa in valutazione preliminare e progettazione del sistema di isolamento. Viene illustrata la valutazione dell'idoneità del ponte all'isolamento e la possibilità di utilizzare un foglio di calcolo per facilitare l'analisi.