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Nuovo redditometro: la circolare 24/E/2013 chiarisce i principali dubbi applicativi
L’unica certezza che si aveva dopo la pubblicazione del decreto del 24 dicembre 2012, contenente gli indici di capacità contributiva...
Studi di settore anno 2012
Con il rilascio del software Gerico 2013, reso disponibile sul sito dell’Agenzia delle entrate il 27 maggio scorso, per i contribuenti con...
Società tra professionisti al debutto il 22 aprile 2013
Da lunedì 22 aprile 2013 è possibile costituire società tra professionisti (Stp). È infatti entrato in vigore, da tale...
Auto e libera professione: dal 2013 la deducibilità è dimezzata
Il dilemma “amletico” dell’intestazione dell’autovettura alla propria attività professionale o dell’acquisto come consumatore finale tormenta da tempo immemore i contribuenti con partita IVA.
Il nuovo redditometro si applica già dal 2009
Dopo i numerosi annunci susseguitisi nel corso degli ultimi mesi, il nuovo redditometro è pronto per l’utilizzo: il decreto dell’Economia del 24 dicembre 2012 ne ha approvato il meccanismo applicativo e ne ha stabilito la possibilità di impiego già a partire dall’anno 2009. La vasta mole di informazioni ormai accessibili all’Agenzia delle entrate e la possibilità, offerta dal massiccio impiego della telematica nella pubblica amministrazione, di incrociare con efficacia i dati raccolti, hanno permesso di elaborare un sofisticato metodo di accertamento dei redditi delle persone fisiche basato sia sulle spese effettivamente sostenute che sul tenore di vita dei contribuenti. Il nuovo redditometro dovrebbe consentire al fisco di scovare, con maggiore precisione rispetto alla precedente versione, i soggetti che spendono più di quanto ufficialmente dichiarano.
Il regime “supersemplificato”
Possono aderire al regime “supersemplificato” i professionisti (e gli imprenditori individuali) che non possiedono tutte le caratteristiche richieste per poter applicare il regime dei minimi.
Nuovo regime dei minimi con tassazione al 5%: caratteristiche del regime
Come è già stato evidenziato, il bassissimo carico fiscale sul reddito professionale realizzato – pari solo al 5% - costituisce la principale attrattiva del regime ma non è il solo aspetto degno di nota. I “minimi” godono infatti anche di numerose semplificazioni contabili e fiscali. Innanzitutto, essi non sono soggetti agli obblighi di tenuta delle scritture contabili, adempimento cui invece sono tenuti gli altri professionisti: non devono quindi istituire i registri IVA né il registro “cronologico” né tenere altre scritture previste dalla normativa fiscale.
Nuovo regime dei minimi con tassazione al 5%: requisiti d’accesso
Quando ci si mette in proprio, si sa, le questioni organizzative da affrontare sono molteplici. Fra quelle da non trascurare rientra indubbiamente...
Studi di settore 2012 e proroghe fiscali
Ritardo per il termine di pagamento delle imposte risultanti dalla dichiarazione dei redditi e dell’Irap
Presupposto impositivo Irap e lavoratori autonomi: un binomio scindibile in assenza di "autonoma organizzazione"
Ogni anno, in prossimità delle scadenze di versamento delle imposte sui redditi, per i lavoratori autonomi si ripropone il dubbio amletico della debenza dell’imposta regionale sulle attività produttive, comunemente denominata Irap. Era l’8 febbraio 2007, giorno noto agli addetti ai lavori come “Irap Day” o “Dies Irap”, quando i giudici della sezione tributaria della Corte di Cassazione si riunirono per risolvere quasi un centinaio di controversie in materia di presupposto impositivo Irap, ossia il requisito necessario per considerare assoggettabile all’imposta l’esercizio di un’attività economica.
Le novità del decreto “Cresci Italia”
Con l’approvazione definitiva alla Camera avvenuta il 22 marzo scorso, si è concluso l’iter di conversione del decreto...
Decreto "Salva Italia": risvolti fiscali e nuove regole per le libere professioni
L’Esecutivo guidato dall’On. Mario Monti ha esordito con un provvedimento all’insegna del rigore. Finalizzato, nelle intenzioni,...