Stefano Luigi Gariano

Ricercatore CNR-IRPI

Contatti: Sito Web LinkedIn

Curriculum

Stefano Luigi Gariano è un ricercatore dell'Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica (IRPI) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Lavora al CNR-IRPI dal 2008, prima nella sede di Rende e ora in quella di Perugia.
Si è laureato con lode in Ingegneria per l’ambiente e il territorio presso l’Università della Calabria nel 2009. Nella stessa università nel 2012 ha conseguito il master di II livello “La difesa dalle Catastrofi Idrogeologiche: Previsione, Prevenzione e Soccorso”. Nel 2017 ha conseguito presso l’Università degli studi di Perugia il Dottorato di Ricerca in Scienza e Tecnologia per la Fisica e la Geologia, con una tesi sull’impatto dei cambiamenti climatici sulle frane. Da maggio 2016 a novembre 2017 ha lavorato come consulente per il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Mare. Nel 2018 ha ricevuto l’idoneità per l’Abilitazione Scientifica Nazionale, per la seconda fascia (professore associato), nel settore Geologia applicata, Geografia fisica e Geomorfologia.
I suoi principali interessi di ricerca comprendono: (i) l'analisi di serie temporali di precipitazioni e di eventi franosi; (ii) la valutazione delle condizioni pluviometriche responsabili dell’innesco di frane; (iii) la definizione e la validazione di soglie pluviometriche empiriche per il possibile innesco di frane; (iv) la valutazione dell'impatto dei cambiamenti climatici e ambientali sulle frane; (v) i sistemi di previsione e di allerta per le frane indotte da piogge.
È stato (ed è) coinvolto in diversi progetti nazionali e internazionali incentrati sulla previsione operativa delle frane indotte dalle piogge e sulla valutazione dell'impatto dei cambiamenti climatici sulle frane. È stato coinvolto in un progetto nazionale finanziato dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, finalizzato alla definizione di soglie pluviometriche nazionali e regionali per la previsione delle frane. Ha partecipato a un progetto per Rete Ferroviaria Italiana volto a migliorare la previsione delle frane indotte dalle piogge lungo le principali linee ferroviarie in Italia. È stato responsabile di un accordo di collaborazione tra il CNR-IRPI e la Protezione Civile della regione Marche, finalizzato alla definizione delle condizioni pluviometriche responsabili dell'innesco di frane nel territorio regionale. Ha lavorato nell’ambito di accordi simili tra il CNR-IRPI e le regioni Liguria, Puglia e Sardegna. Ha partecipato al progetto PON OT4CLIMA, nell'ambito del quale è stato responsabile del task "Impatto dei cambiamenti climatici sull’attività di frane lente", le cui attività hanno riguardato l'analisi di serie pluriennali di pioggia e di spostamenti superficiali ottenute da satellite.
Stefano Luigi Gariano è autore di oltre 100 pubblicazioni, tra cui oltre 50 articoli con revisione tra pari pubblicati su riviste internazionali, e numerosi capitoli di libri, atti di convegno, relazioni tecniche e di progetto, con +2500 citazioni sul database Scopus e +3000 su Google Scholar. Il suo H-index è 22. È stato incluso nella prestigiosa “World’s Top 2% Scientists list 2023”, che identifica il primo 2% dei ricercatori nel mondo per qualità, quantità e diffusione delle pubblicazioni scientifiche.
Fa parte del comitato editoriale delle riviste Bulletin of Engineering Geology and the Environment e Landslides. È stato Guest Editor per un numero speciale sui sistemi di allerta per frane della rivista Natural Hazards and Earth System Sciences.
Da anni organizza due sessioni scientifiche sui sistemi di allerta per frane e sugli effetti dei cambiamenti climatici sulle frane nell'ambito dei convegni della European Geosciences Union (EGU). È membro del comitato scientifico (coordinatore del tema "Climate change, extreme weather, earthquakes and landslides") del sesto World Landslide Forum, che si terrà a Firenze nel novembre 2023. Dal 2019 al 2022 ha rappresentato il CNR-IRPI come Alternative Board Member nell'International Consortium on Landslides. È membro fondatore e segretario della rete internazionale sui sistemi d’allerta per frane LandAware (www.landaware.org). È membro della European Geosciences Union (EGU) e dell'International Association for Engineering Geology and the Environment (IAEG).

Archivio

Dissesto Idrogeologico

Come i cambiamenti climatici condizionano le frane

I cambiamenti climatici in atto e previsti non hanno precedenti. L’aumento della frequenza e dell’intensità degli eventi meteorologici estremi desta particolare attenzione, poiché ha importanti risvolti sulle frane e sul dissesto geo-idrologico. Valutare come i cambiamenti climatici condizionano la numerosità, la tipologia, la distribuzione e la frequenza delle frane non è un’attività semplice, ma quanto mai necessaria.

Leggi