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Come applicare il software JOINT FRP per il rinforzo di nodi trave-pilastro in c.a: esempi di calcolo
Questo contributo riporta due esempi di calcolo del rinforzo in FRP di nodi trave-pilastro in c.a svolti utilizzando il software JOINT FRP. Il progetto del rinforzo è stato effettuato sia in ottica di rinforzo locale, sia in ottica di miglioramento sismico valutando l’efficacia del rinforzo in termini di incremento di sicurezza e salto di classe di rischio.
JOINT FRP è il software ReLUIS per la progettazione di interventi con FRP per nodi trave-pilastro in c.a.
JOINT FRP è uno strumento di calcolo per supportare i progettisti nella definizione di sistemi di rinforzo di nodi trave-pilastro in c.a. con FRP anche solo dall'esterno. Scarica il software gratuito e scopri le sue funzionalità.
Edifici esistenti in cemento armato: intervento di rinforzo di nodi non confinati mediante materiali compositi
Le carenze principali nelle costruzioni esistenti in cemento armato sono per lo più localizzate nei nodi non confinati, ossia nodi di parete o...
Rinforzo della connessione plinto-pilastro in strutture prefabbricate danneggiate da sisma
Una delle tipologie di danno frequentemente verificatesi in seguito al recente sisma dell’Emilia riguarda il danneggiamento della connessione plinto–pilastro, spesso con conseguente disassamento del pilastro e danneggiamento della parte inferiore dello stesso.
Un innovativo sistema anti-sfondellamento per solai in c.a. gettati in opera: validazione sperimentale e caso studio applicativo
SOMMARIO In numerosi edifici scolastici, negli ultimi anni, sono avvenuti casi di caduta parziale di materiali, quali intonaco, pignatte e...
Presidio antisismico per la protezione e la mitigazione del danno di elementi non strutturali
Presidio antisismico per la protezione e la mitigazione del danno di elementi non strutturali
Rinforzo della connessione plinto-pilastro in strutture prefabbricate danneggiate da sisma con materiali compositi
Una delle tipologie di danno frequentemente verificatesi in seguito al recente sisma dell’Emilia riguarda il danneggiamento della connessione plinto–pilastro, spesso con conseguente disassamento del pilastro e danneggiamento della parte inferiore dello stesso.