Normativa Tecnica | Professione
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"Attività professionali non regolamentate", la UNI 11621-7 è in inchiesta pubblica. Norma che interessa in particolare gli ingegneri dell'informazione

Il 27 giugno 2024 si è aperta l’inchiesta pubblica sulla norma UNI 11621-7, riguardante i profili professionali per la transizione digitale nell'Industria 4.0, basata sui principi della UNI 11621-1. Gli interessati possono inviare commenti fino al 26 agosto 2024, contribuendo a definire standard utili per la standardizzazione, l'allineamento al mercato e la formazione nel settore ICT.

L'inchiesta pubblica resterà aperta fino al 26 agosto

Il 27 giugno 2024 si è aperta l’inchiesta pubblica riguardante la norma UNI 11621-7 "Attività professionali non regolamentate"

  • Profili di ruolo professionale per l'ICT;
  • Parte 7: Profili di ruolo professionale relativi a 'Transizione Digitale'.

La norma si propone di definire i profili di ruolo professionale di terza generazione relativi alle attività svolte nel settore "Industria-Impresa-Transizione 4.0", basandosi sui principi stabiliti nella UNI 11621-1.

Gli interessati possono esaminare la bozza ed inviare i propri commenti e suggerimenti durante il periodo dell'inchiesta, che va dal 27 giugno 2024 al 26 agosto 2024.

I commenti pervenuti saranno esaminati dall'Organo tecnico competente. Sulla base di questo esame il progetto potrà essere rinviato alla Commissione Tecnica competente oppure essere approvato dalla Commissione Centrale Tecnica, ratificato dal Presidente UNI ed essere pubblicato come norma.

Per accedere alla documentazione e partecipare all'inchiesta, è possibile visitare il link di riferimento.

La norma UNI 11621-7 è stata sviluppata dalla commissione UNI/CT 526 con la collaborazione della commissione UNI/CT 519 (UNINFO Tecnologie abilitanti per Industry 4.0)

Questa norma fa parte della famiglia di norme UNI 11621 sui profili di ruolo professionale per l'ICT , sviluppate dalla commissione UNI/CT 526.

La famiglia comprende per ora le seguenti norme:

  • 11621-1: Metodologia per la costruzione di profili di ruolo professionale per l'ICT;
  • 11621-2: Profili europei di ruolo professionale per l'ICT di "seconda generazione"
    nonché le seguenti norme sui profili di “terza generazione”:
  • 11621-3: Profili di ruolo professionale relativi alle professionalità operanti nel web;
  • 11621-4: Profili di ruolo professionale relativi alla sicurezza delle informazioni;
  • 11621-5: Profili di ruolo professionale relativi all'informazione geografica;
  • 11621-6: Profili di ruolo professionale relativi alla gestione delle metriche e alla misurazione ICT

Questa famiglia di norme è di particolare rilevanza per gli ingegneri dell’informazione, in quanto fornisce un quadro di riferimento per i ruoli professionali del settore ICT ed uno strumento efficace di autovalutazione e di miglioramento delle proprie competenze nel settore.

Queste norme rappresentano inoltre uno strumento di grande valore per le imprese, nelle quali la componente ICT assume un’importanza sempre maggiore.

Questi sono i principali vantaggi:

  • Standardizzazione dei profili: la descrizione dettagliata dei profili professionali permette alle aziende di confrontare più facilmente le competenze dei candidati, rendendo il processo di selezione più efficiente e mirato;
  • Allineamento con le esigenze del mercato: i profili definiti riflettono le attuali esigenze del mercato in termini di competenze digitali, aiutando le aziende a rimanere competitive nel panorama tecnologico in rapida evoluzione.;
  • Supporto nella pianificazione della formazione: le norme citate possono essere utilizzate come riferimento per identificare eventuali carenze di competenze nel personale e pianificare percorsi di formazione mirati;
  • Miglioramento della comunicazione: l'uso di una terminologia standardizzata per i ruoli professionali facilita la comunicazione sia all'interno dell'azienda che con partner e fornitori esterni;
  • Agevolazione nella scelta dei servizi di consulenza: per le aziende che ricorrono a consulenti esterni la norma fornisce un linguaggio comune per definire con precisione i profili richiesti.

In questo panorama la 11621-7 va a soddisfare l’esigenza, sempre più sentita, di chiarezza nella individuazione di professionisti affidabili che aiutino le aziende per ottenere il massimo potenziale dalle Tecnologie Abilitanti nell’ambito della transizione digitale:
consulenti in grado di valutare l’impatto degli investimenti in beni materiali ed immateriali, di seguire la progettazione e l’implementazione dei sistemi e di garantire il mantenimento dei requisiti nel tempo.

Data la rapida evoluzione delle applicazioni ICT è prevedibile che la famiglia di norme 11621 sia destinata ad ampliarsi..

La partecipazione all’inchiesta pubblica è un importante contributo per garantire che la norma rifletta le esigenze e le prospettive dei professionisti e delle imprese.

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